Mutamento e Transizione

Mostra che connette il passato e il presente della galleria d’arte SACCA, avviata nel 2019 a Pozzallo e trasferitasi a dicembre del 2022 a Modica.

Mutamento e Transizione

7 luglio - 2 settembre 2023  - Comunicato stampa

 

Anche per l’estate 2023 è in arrivo un nuovo progetto firmato SACCAgallery! 13 artisti, oltre quaranta opere, 2 location in altrettante città del ragusano, Modica e Pozzallo. Una mostra che connette il passato e il presente della galleria d’arte avviata nel 2019 a Pozzallo e trasferitasi lo scorso dicembre a Modica.
 

Il 7 luglio a Modica e l’8 a Pozzallosi inaugura“Mutamento e Transizione”. Gli artisti in mostra sono: Calogero Arcidiacono (1998, Catania / San Teodoro – ME), Davide Bramante (1970, Siracusa), Rita Casdia (1977, Barcellona Pozzo di Gotto – ME / Milano), Francesco Cuttitta (1988, Palermo), Demetrio Di Grado (1976, Palermo / Caltagirone – CT), Giorgio Distefano (1972, Chiaramonte Gulfi – RG / Firenze), Cristina Gardumi (1978, Gavardo – BS / Pisa), Andrea Palamà (1979, Cittiglio – VA / Torino), Ettore Pinelli (1984, Modica – RG), Salvo Rivolo (1983, Palermo), Piero Roccasalvo Rub (1974, Siracusa / Pozzallo – RG), Gabriele Salvo Buzzanca (1986, Barcellona Pozzo di Gotto – ME / Venezia), Chiara Sorgato (1985, Padova / Milano).


La mostra, curata da Giovanni Scucces, vuole porre l’attenzione sull’opinione assai comune di considerare questo momento storico come un periodo contraddistinto da un veloce e incessante cambiamento, in cui si fa persino fatica a seguirne le varie e molteplici direzioni. Siamo nell’era delle continue scoperte (scientifiche e mediche), dell’informatica, del world wide web, della globalizzazione, della questione ambientale, del capitalismo su scala mondiale. E tutto ciò non può che causare rivolgimenti in tanti aspetti della nostra vita.
Uno specchio di questo fenomeno può essere rintracciato nell’utilizzo incessante e onnipresente della parola transizione. Basta provare a fare una breve ricerca online e le prime parole che troviamo accostate al termine sono ecologica, energetica, digitale, demografica, di genere.
Per definizione (Treccani) la transizione è il “passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa”. Ma anche il “periodo che segna il passaggio da una civiltà a un’altra, durante il quale si maturano nuove forme sociali e di costume, nuove concezioni e produzioni culturali, letterarie e artistiche”.
Ed è proprio questo il nocciolo della questione. Come viviamo, percepiamo e, nel caso degli artisti, come viene rappresentato questo periodo storico in cui è evidente un cambio profondo, e per certi aspetti repentino, a livello sociale, di costume e, quindi, di stili di vita e consuetudini un tempo radicati e oggi completamente sovvertiti? Non è certo la prima volta che ciò accade, ma è come se stavolta fosse tutto amplificato da una serie di “rivoluzioni”, in diversi ambiti e sempre in divenire.
Inoltre,se per transizione si intende un passaggio da una condizione a un’altra, essa pertanto presuppone il mutamento di una condizione preesistente.
Il De Mauro definisce il mutamento come “cambiamento, modificazione o variazione, specialmente di un equilibrio precedentemente costituito” nonché “cambiamento di atteggiamento, di carattere”. Sempre attraverso una breve ricerca, la parola che troviamo più spesso associata a mutamento è sociale. Il Treccani definisce il mutamento sociale (o socioculturale), come “il complesso delle variazioni e alterazioni, non temporanee, che avvengono nelle componenti strutturali, o nei maggiori sistemi sociali, di una determinata società, o nell’intera società umana; in senso stretto, ogni singola trasformazione significativa che si produce, in un determinato periodo, nella struttura della società”.
Tuttavia, nel linguaggio comune, spesso si parla di transizione come di una situazione incerta, di attesa, quindi anche temporanea e spesso tutt’altro che semplice. Un mondo in cui le trasformazioni sono così complesse, incessanti e incomplete da lasciarci persino smarriti.
Gli artisti, si sa, sono spesso anticipatori dei cambiamenti e con il loro sguardo sensibile ci offrono delle visioni in grado di farci riflettere sui più disparati aspetti del nostro vivere.
 

Attraverso le opere dei 13 artisti coinvolti cercheremo di fornire uno spaccato del nostro tempo suggerendo delle riflessioni sull’attuale condizione di mutamento e transizione in atto.
Appuntamento quindi fissato per venerdì 7 luglio alle ore 19.30 nella sede di Modica (via Sacro Cuore, 169/A) con la prima fase dell’inaugurazione. Il giorno seguente, alla stessa ora, avverrà l’altro opening nello spazio di Pozzallo (via Mazzini, 56) grazie al sodalizio stretto con Funduq per la stagione estiva.
 

La mostra, con ingresso gratuito, potrà essere visita fino al 2 settembre. A Modica, i pomeriggi dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle 20.00 e le mattine di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30. A Pozzallo, il lunedì pomeriggio dalle 17.30 alle 20.30, il giovedì mattina dalle 10.30 alle 12.30. In entrambi i casi, al di fuori degli orari prestabiliti, è possibile fissare anche un appuntamento per consulenze sugli acquisti, visite guidate, di gruppo e per esigenze varie.
Nel corso della stagione estiva gli orari e i giorni di apertura potrebbero subire variazioni. Si consiglia di consultare il sito web o le pagine social della galleria per rimanere aggiornati.


Informazioni
SACCA gallery– Via Sacro Cuore 169/A(ingr. da via Fosso Tantillo)– Modica(RG)
SACCAsummerversion– Via Mazzini 56 – Pozzallo (RG)(in collaborazione con Funduq ospitalità iblea)
Titolo della mostra: “Mutamento e Transizione”
Artisti: Calogero Arcidiacono, Davide Bramante, Rita Casdia, Francesco Cuttitta, Demetrio Di Grado, Giorgio Distefano, Cristina Gardumi, Andrea Palamà, Ettore Pinelli, Salvo Rivolo, Piero Roccasalvo Rub, Gabriele Salvo Buzzanca, Chiara Sorgato.
Inaugurazione: venerdì 7 luglio ore 19.30 a Modica; sabato 8 luglio ore 19.30 a Pozzallo.
Periodo: Dal 7 luglio al 2 settembre 2023
Curatela: Giovanni Scucces
Apertura al pubblico: Modica. Dal martedì al sabato ore 16.30 – 20.00 e le mattine di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30. Pozzallo. Lunedì pomeriggio dalle 17.30 alle 20.30, il giovedì mattina dalle 10.30 alle 12.30. Gli altri giorni e fuori orario previo appuntamento.
Contatti: 3381841981 – info@sacca.online – www.sacca.online

Nasce a Catania nel 1998. Vive a San Teodoro, un piccolo paese di montagna in provincia di Messina. Sin da bambino interessato al mondo del fare e a tutto ciò che riguardasse la manipolazione.
Nel 2012 inizia i suoi studi presso il Liceo Artistico di Bronte dove nel 2017 si diploma in discipline audiovisive e multimediali. Durante questo percorso di studi però sente forte il richiamo verso le arti visive e decide lo stesso anno di spostarsi a Misterbianco e di iscriversi al corso di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Nel 2021 si laurea in scultura I livello. Attualmente frequenta il biennio specialistico, oltre all'accademia continua a portare avanti la sua ricerca artistica presso il suo studio a Misterbianco.

Davide Bramante nasce a Siracusa nel 1970. Si iscrive al locale Istituto statale d’Arte nella sezione “metalli e oreficeria”. Si diploma e si trasferisce a Torino per frequentare l’Accademia Albertina di belle arti.
Torino è ricca sotto l’aspetto artistico. Ci sono i “poveristi” come la famiglia Merz, Gilberto Zorio, Giulio Paolini, Giovanni Anselmo, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone e poi Gastini, Mainolfi, Salvo e Nicola De Maria, importante esponente della Transavanguardia, oltre che i giovani “Pittori Mediali”.
Laureatosi nel 1995 con il massimo dei voti, Davide inizia a viaggiare continuamente, tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove tra 1998 e il 1999 vince due borse di studio presso la prestigiosa Franklin Fournace Foundation (ancora oggi dal 1969, anno di fondazione, è l’unico artista italiano tra le centinaia selezionati ad aver vinto una borsa di studio) e partecipa a una mostra collettiva al MOMA di NY.
Nel 2000, dopo un breve soggiorno a Londra, decide di rientrare in Italia per trasferirsi definitivamente a Siracusa.
Oggi Davide è riconosciuto a livello internazionale per aver esposto e lavorato quasi in ogni parte del mondo, dalla Cina, alla Corea del Sud, dagli Stati Uniti alla Spagna. Oggetto di ammirazione sono le sue photos di grosso formato che ritraggono le città metropolitane del mondo, realizzate con un’originalissima tecnica fotografica (del tutto personale), risultato di esposizioni multiple comprendenti da 4 a 9 scatti fatti in fase di ripresa non digitali.

Rita Casdia nasce nel 1977 a Barcellona Pozzo di Gotto (Me), si diploma all’Accademia di Belle Arti di Palermo in Pittura (2000), si specializza in Arte e Nuove Tecnologie all’Accademia di Belle Arti di Brera (2006). Vive e lavora a Milano.
Tra le principali mostre personali si segnalano: Eden, Museo Riso, Palermo, a cura di Paola Nicita e Antonio Leone, Ferite come fessure, Show Case, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, Be Loved, Nuvole Incontri d'Arte, Palermo, Life Instinct, Muratcentoventidue, Bari.
Tra le collettive: Premio Ariane de Rothschild, Palazzo Reale, Milano, 14° Premio Cairo, Museo della Permanente, Milano, Video.it, Fondazione Merz, Torino, Suspendedterritories and otheritalian stories, MUU Gallery, Helsinki, Under the Stars, Museo Unicaja de Artes y Costumbres, Malaga, Solo gli inquieti sanno come è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere senza, Accademia di Belle Arti – Palazzo Ziino, Palermo, FUORINORMA EXTRA, a cura di Francesca Fini, Macro Asilo, Roma, Mind The Gup,a cura di Giada Centazzo, Spazio Marioni, Udine, INVENTARIUM, a cura di Eliana Urbani Raimondi e Ivan Cenzi, ReialCercleArtistic, Barcelona.

Nasce a Palermo nel 1988. Lasciata la città d'origine a 21 anni per recarsi a Palermo, dove ha conseguito la laurea in grafica all'Accademia di Belle Arti, Cuttitta ha intrapreso un'esplorazione del rapporto tra realtà e rappresentazione, attraverso l'uso di diversi mezzi di espressione artistica. Passo dopo passo, dalla fotografia al video e per coronamento arriva alla pittura. È affascinato dall'aspetto materico ed espressivo, più vivo e meno freddo della meccanica della macchina fotografica. Partendo da zero come autodidatta crea uno stile personale ricco di dettagli. Copiando la realtà, gli ambienti che lo circondano e gli oggetti in essi contenuti, acquisisce l'espressione del suo tratto e raggiunge la consapevolezza pittorica, creando rappresentazioni immaginarie. Ha partecipato a diverse mostre collettive e residenziali e ha prodotto un piccolo documentario su Palermo. Da alcuni anni vende i suoi quadri ed è in contatto con alcuni importanti collezionisti. Sta preparando la terza personale pittorica per il 2024.

Dopo un trascorso nella cultura hip hop, Demetrio Di Grado (Palermo, 1976) rimane affascinato dall’arte e in particolar modo dalla pittura e fonda nel 2012 l’associazione ManSourcing, con cui promuove numerose attività socioculturali.
Nel 2016 ha rivoluzionato la sua idea di fare arte, dedicandosi pienamente alla tecnica del collage che più lo rappresenta.
Numerose le partecipazioni a mostre, festival e vari eventi di respiro nazionale e internazionale. Tra le principali e più recenti esposizioni si citano le personali a Milano (Spazio Marset, 2021) e in Norvegia (Scandinavian Collage Museum, 2020) o le collettive a Palermo (Museo Riso, 2021), Atene (The Blender Gallery, 2022) Varsavia (International Collage Art, 2020 e 2019), Roma (galleria Rosso20sette, 2022), Catania (Palazzo della Cultura, 2020), Edimburgo (Vinylism Event Collage, 2018); tra i festival invece Mosca (Cut and Glue Fest, 2021), Bruxelles (Collagist Festival, 2019), Città del Messico (Paste Up Festival, 2019).
Sue opere decorano i muri delle principali città italiane ed europee, tra cui Roma, Milano, Parigi, Berlino, Lisbona, Basilea, Atene, Copenhagen, Nantes e Valencia. Vive e lavora a Caltagirone (CT).

Giorgio Distefano è nato a Ragusa nel 1972 e ha frequentato e conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove tuttora vive e opera.
In seguito agli studi e dopo avere praticato per diversi anni l’attività di scenografo e costumista, collaborando con compagnie di teatro di ricerca e di danza, ha concentrato la sua ricerca sulla pittura. Questa ricerca si muove in senso trasversale, afferrando stimoli e suggestioni provenienti dall’approfondimento e dalla costante curiosità per le tecniche, nonché dallo studio della resa materica e dei valori ottici legati alla distanza e al senso di astrazione contenuto nella figurazione.
I temi che hanno dominato questo percorso hanno a che fare con il Mediterraneo e i suoi svariati ambiti culturali. lo studio del paesaggio e dei suoi inevitabili intrecci con gli insediamenti umani vuole evidenziare, da un lato, l’inevitabile perdita di identità territoriale - nell’abuso e nelle superfetazioni architettoniche che uniformano le specificità dei luoghi - dall’altra parte, la caratterizzazione degli stessi, nella mescolanza contraddittoria di stilemi, simbologie e dominanze naturali ineluttabili.
La sua sperimentazione tecnica varia dall’utilizzo di colori a olio, stucchi e acrilici su tela e tavola, alla carta, nello specifico quella dei cartamodelli per abbigliamento, utilizzati in maniera “impropria”, sfruttando la forza della geometria prestampata come base di partenza per la “messa a modello” di luoghi- ritratto, evocati dalla memoria e ancorati all’attesa e all’aspettativa di una trasfigurazione pittorica inesorabile. l fascino della geometria, nascosta o palesata, si fonde così ad atmosfere pittoriche brumose e contrastate, nella profondità di visioni sospese in un misterioso labirinto di segni

Cristina Gardumi è artista visiva e performer. Ha studiato pittura all'Accademia di Belle Arti di Verona e recitazione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d’Amico, a Roma. Nata nel Bresciano vive e lavora tra Pisa e Roma. Ha lavorato in produzioni teatrali di Luca Ronconi, Armando Pugliese, Massimo Di Michele. Come artista visiva ha partecipato con opere grafiche, video-animazioni e performance a mostre personali e collettive in Italia, Spagna, Austria e Marocco. Collabora con immagini e elementi scenici con vari autori teatrali, illustrando le loro opere in scena (per Michele Santeramo "Alla luce", "Il Nullafacente", "Leonardo Da Vinci, l'opera nascosta" e "La Prossima Stagione”) e sulla carta. Come “Gardums” ha firmato con la scrittrice e regista, Cristina Ki Casini, le graphic novel “Classici ambienti tossici” e “Ricomizi d’amore”, editi da Barta Edizioni nel 2022 e 2023.
Cristina ha vinto il Premio Celeste Pittura, il Premio Arte Laguna e il Celeste Prize.

Andrea Palamà è nato a Cittiglio (VA) nel 1979. Ha studiato Pittura all'Accademia di Belle Arti di Lecce, dove ha conseguito il diploma nel 2004. Tra il 2005 e il 2006 ha svolto uno stage formativo nell’atelier di Jörg Immendorff a Düsseldorf. Vive e lavora a Torino. Dal 2009 ha preso parte a diverse mostre collettive in spazi pubblici e privati ed è stato tra i finalisti del Premio Combat e del Premio Opera.

Ettore Pinelli (Modica, 1984) si forma nell’Accademia di Belle arti di Firenze, diplomandosi in Pittura nel 2007 e in Progettazione e Cura degli allestimenti nel 2010, in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Nel 2009 fonda .LAB (Young Artists Sharing Ideas | Firenze) e nel 2018 avvia STUDIO [2], un nuovo progetto in collaborazione, che coinvolge gli artisti e i propri studi nella Sicilia orientale.
Nel 2015 partecipa al Workshop Residenza Ritratto a Mano 2.0 con Simone Berti e Valentina Vetturi, Caramanico Terme (PE) e sempre nel 2015 è selezionato da Eva Comuzzi ed Andrea Bruciati per Some Velvet Drawings (ArtVerona). Tra il 2015 e il 2016 è finalista in numerosi premi tra cui il Premio Fondazione San Fedele (Milano), Premio Combat Prize (Livorno), Premio Francesco Fabbri (Treviso). Nel 2015 è vincitore del Premio Marina di Ravenna e nel 2016 del Premio We Art International (Milano). Nel 2016 è uno dei finalisti di TU 35, geografie dell’arte emergente in Toscana. Nel 2016 presenta “Come Out And Play” da Basement Project Room Arte Contemporanea a Fondi (LT) e “Slight Fist” alla Galleria Quam a Scicli (RG).
Nel 2017 partecipa a Modernolatria Boccioni+100 esponendo alla Galleria Nazionale di Cosenza e a DIALOGICA presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa. Nel 2017 è finalista al 18º Premio Cairo (Palazzo Reale Milano). Invitato da I Martedì Critici a partecipare al progetto di Residenze Artistiche Bocs Art a cura di Alberto Dambruoso (Cosenza). Nel 2018 partecipa alla mostra “Sulla Pittura” un dialogo generazionale con Daniele Galliano, Marco Cingolani e Giulio Saverio Rossi, curato da Stefania Margiacchi, a SpazioSiena (SI) e SELVATICO tredici, un focus sulla pittura, attraverso mostre diffuse nella bassa Romagna (RA). Nel marzo 2018 presenta il progetto personale MONO alla Fusion Art Gallery di Torino, poi riformulato ad ArtVerona come una installazione bidimensionale. A luglio dello stesso anno presenta “Un luogo sconosciuto” da RITMO (spazio indipendente) a Catania. Pinelli è stato inserito da Camillo Langone nel sito “Eccellenti Pittori, il diario della pittura italiana vivente”.
Tra le mostre personali si segnalano quelle presso la Fusion Art Gallery a Torino, la Galleria Quam a Scicli (RG), Amy-D Arte Spazio (Milano), SpazioSiena (SI), Ritmo (spazio indipendente) a Catania, Sacca Gallery (RG), Traffic Gallery (Bergamo), Galleria Cartavetra (Firenze), Circoloquadro a Milano. Pinelli è stato menzionato, infine, dalla rivista Arte (Cairo Editore) come uno degli artisti under 40 significativi dello stato della ricerca artistica italiana. È vincitore della sezione pittura di Arteam Cup 2020.

Salvo Rivolo è un pittore siciliano che si forma all’Accademia di Belle Arti di Palermo, presso la quale si diploma nel 2013. Le sue passioni, quali il disegno, la pittura, l’incisione, risultano sempre guidate da una forte esigenza sperimentale. Dopo aver partecipato a molte collettive, tra le quali nel 2018 una itinerante, tra la sede di Banca Generali Private di Milano e lo Spazio Bianco di Torino, esordisce con una personale nel 2019 dal titolo “Sospesi”,presso la ArtgalleryFadibè di Messina. In un’intervista di Gennaio del 2021, a cura della rivista romana “Forme Uniche”, l’artista fa luce sulla sua parte produttiva più recente

Siracusa, 1974. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa dove, nel 1993, consegue la maturità e poi si trasferisce a Venezia per studiare pittura presso l’Accademia di Belle Arti.
Nel biennio 1994-1996 entra a far parte del Gruppo Di Mille, esponendo in varie collettive (80° Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Sacher e profano, Galleria Crossing, Portogruaro-Udine; Mai i treni sono stati così appesi, Stazione Santa Lucia di Venezia; I baffi alla Gioconda, Artefiera, Pordenone).
Successivamente partecipa ad un workshop presso Palazzo Carminati, su invito della curatrice Chiara Bertola che, con il coordinamento del Gruppo Eredi Brancusi, ne realizza una mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (Portami a casa, Catalogo Electa).
Nel 1997 ottiene una borsa di studio presso il Middlesex University Fine Art di Londra, grazie a questo soggiorno di ricerca completerà gli studi accademici specializzandosi sulla pittura di Francis Bacon. Nel 1998 collabora in Accademia con Luigi Viola a Working in aula 2 – 8.6.1998 e nello stesso anno partecipa alla collettiva coordinata da Interno 3 (Guarda cosa guardi versione 2.0, Forte Marghera-Venezia), alla quale segue un confronto tra pittura e poesia (Piero Roccasalvo Rub, Cristiano Ceroni, Cristina Alaimo versus Tiziano Scarpa).
Nell’anno accademico 1999-2000 è docente di pittura e tecniche pittoriche all’Accademia di Belle Arti Giotto di Modica, e parallelamente si è occupato di grafica per l’editoria e la pubblicità.
Negli anni Novanta l’incontro con il filmmaker e scrittore Mauro Aprile Zanetti, fondamentale per la sperimentazione pittorica dell’artista, ha permesso lo sviluppo di un terreno fertile comune mediante un vivace e fervido sodalizio tra arte, editoria, cinema sperimentale, video e teatro.
Piero Roccasalvo RUB ha vinto il premio di Arte Contemporanea “Siciliani Europei 2007”, promosso dalla Provincia e dall’Università degli Studi di Catania, in occasione del 50° Anniversario dell’Unione Europea.
Dal 2010 collabora con il critico d’arte e curatore indipendente Giuseppe Carrubba con il quale ha sviluppato percorsi letterari e visivi che hanno portato alla realizzazione di progetti editoriali ed espositivi.
Nel 2011 è chiamato ad esporre alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia alla Galleria Civica di Montevergini, Siracusa, ed al Palazzo della Cultura a Catania, Artisti nella luce di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi.
Numerose le personali e la partecipazione a collettive oltre all’adesione a progetti interculturali ed interdisciplinari, come l’esperienza con il gruppo Site Specific di Scicli, la condivisione di una residenza di artisti e critici legata al progetto M’Arte 2015, a Montegemoli, in Toscana e l’adesione a Imago Mundi 2017, per la collezione di Luciano Benetton, ai Cantieri Culturali la Zisa di Palermo.
Nel 2017 la personale “Solo un grande sasso” alla sede museale civica raccolta Carmelo Cappello di Palazzo Zacco, a Ragusa, è curata da Giuseppe Carrubba e Andrea Guastella, mentre nel 2018 la bipersonale Renato Frosali-Piero Roccasalvo Rub “Il Negativo Logico. Verso nuove possibilità del soggetto”, presso il Palazzo dei Priori e la Pinacoteca Civica di Volterra, è a cura di Giuseppe Carrubba.
La partecipazione alla prima edizione di Oikos Festival, Le rotte del Mediterraneo, Pozzallo 2020, con la mostra “Sentieri liquidi”, con la curatrice del festival Lucia Trombatore, allo spazio “Meno Assenza” del Comune di Pozzallo, è un’occasione che dimostra la versatilità dell’artista che realizza un percorso scenografico, visionario e didattico, per affermare l’importanza identitaria di un territorio e delle sue genti, in relazione alle Storie, ai Miti ed alle leggende del Mediterraneo.

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1986, vive e lavora a Venezia. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Venezia diplomandosi nel corso di Pittura. Ha partecipato a diverse mostre collettive, installazioni site-specific, workshop e fondato un collettivo artistico a Venezia.

Diplomata nel 2004 presso il Liceo Artistico Statale Amedeo Modigliani di Padova con indirizzo architettura. Diploma di I livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2010.
Nel 2012 è assegnataria di una residenza d’artista presso gli atelier della Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. Vive e lavora a Milano.



 

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Chiara Sorgato : "La mente suprema
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Rita Casdia : "Topouomo"