Inaugura l’8 novembre alle ore 18.30 al Kursaal Santalucia a Bari la mostra Pino Pascali Toti
Scialoja. Confluenze, curata da Federica Boragina e
Eloisa Morra con Antonio Frugis. Promossa da
Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo,
Economia della Cultura e Valorizzazione del
Territorio della Regione Puglia, insieme alla Casa
editrice Electa, "Pino Pascali Toti Scialoja.
Confluenze" è la prima mostra dedicata a Pino Pascali
a Bari dal 1981, omaggio e celebrazione del grande
artista pugliese, riconosciuto a livello
internazionale e le cui opere sono presenti nelle
più grandi collezioni al mondo.
L’esposizione segna il primo appuntamento di una
sinergia integrata tra Fondazione Pascali, Regione
Puglia ed Electa, nell'intento di promuovere un
palinsesto di iniziative per la valorizzazione della
figura di Pino Pascali, in relazione agli artisti
che lo hanno ispirato o con cui ha collaborato.
La mostra è realizzata con la partecipazione della
Fondazione Toti Scialoja di Roma.
Le sale del Kursaal Santalucia di Bari, restituito
alla città nel 2021 grazie a un progetto virtuoso di
restauro voluto e coordinato da Regione Puglia ,
ospitano un itinerario visivo in grado di restituire
per la prima volta il dialogo personale e artistico
fra Toti Scialoja e Pino Pascali, protagonisti delle
vicende artistiche italiane degli anni Cinquanta e
Sessanta. Il percorso espositivo, articolato in
cinque sezioni, mette in luce le sperimentazioni
nate da ispirazioni condivise, rendendo tangibile
una sorprendente serie di corrispondenze tra temi e
immaginari.
L’incontro fra Pascali e Scialoja avviene nelle aule
dell’Accademia di Belle Arti di Roma in via Ripetta,
dove l’artista pugliese si iscrive nel 1955 e dove
Scialoja è il titolare del corso di scenotecnica,
tra i docenti meno accademici e più apprezzati. A
questa altezza cronologica Scialoja è un artista già
noto e affermato, in contatto con il panorama
artistico internazionale e invita i suoi giovani
allievi a sperimentare senza riserve nonché a
confrontarsi con i linguaggi contemporanei. Pascali,
poco più che ventenne, è fra gli allievi più
ricettivi e dalla frequentazione delle lezioni di
Scialoja derivano visioni inaspettate e cariche di
vitalità, specchio di quell’irrequieta fascinazione
per la materia ereditata dal suo maestro e
ampiamente documentata nella prima sezione.
Ad avvicinare i percorsi di Scialoja e Pascali è,
inoltre, la comune curiosità riservata all’America e
al rinnovamento impresso alla tradizione europea
dalla cultura d’oltreoceano, oggetto della seconda
sezione della mostra, dove trovano spazio le celebri
impronte di Scialoja e le sperimentazioni pop di
Pascali.
Non secondarie sono poi le rispettive esperienze
teatrali, viatico ai linguaggi dinamici della
televisione e della pubblicità, esplorati con
ampiezza nella terza sezione del percorso. È
Scialoja — complice un’esperienza teatrale iniziata
negli anni Quaranta e protrattasi per decenni — a
far entrare in contatto Pascali col teatro
d’avanguardia, delineando uno spazio scenico volto a
costruire una seconda realtà, illusoria e
antinaturalistica. Riflessioni che Pascali ha modo
di sviluppare prima nelle tesine redatte in
Accademia, poi, in modi diversi,nei lavori per la
pubblicità, dai quali emerge uno spiccato interesse
per la performance (non mancano casi in cui Pascali
stesso interpreta in prima persona alcuni
personaggi, come negli spot per la Cirio).
Ulteriori confluenze si rintracciano nella comune
fascinazione per il mondo animale a cui è dedicata
la quarta sezione. Sin dagli anni Sessanta, infatti,
ragni, balene, giraffe e ghepardi divengono
protagonisti della poesia del ‘senso perso’ di
Scialoja, corredata da disegni dal tocco zen, e si
ritrovano nell’Arca di Noè ingrandita delle celebri
‘finte sculture’ di Pascali, appassionato lettore di
romanzi d’avventure e filastrocche. Nascono così due
bestiari antinaturalistici, irriverenti e
spiazzanti, che non smettono di parlarsi l’un
l’altro per via della comune attitudine alla
giocosità e all’approccio metafisico all’esistenza.
A concludere il percorso l’omaggio di entrambi per i
luoghi del Mediterraneo, quali Procida e Polignano,
geografie sentimentali e creative mai dimenticate.
Pino Pascali -Toti Scialoja. Confluenze
Inaugurazione: 8 novembre ore 18.30 – fino al 4
maggio 2025
a cura di Federica Boragina e Eloisa Morra
Teatro Kursaal Santalucia
Largo Adua, 5, 70121 Bari BA
Fondazione Pino Pascali
www.fondazionepascali.it
press@fondazionepascali.it
tel: +39080 424 9534