artista pittore in Palese (BA)
Franco Bratta, nato a Bari, vive ed opera a Palese. Non ha frequentato scuole d'arte, ma ha sempre disegnato e dipinto da autodidatta, seguendo la passione ereditata dal padre Filippo. Negli anni sessanta conobbe il noto pittore Benito Gallo Maresca, allora professore dell’Accademia di Belle Arti di Bari, del quale seguì insegnamenti e consigli e con il quale, per molto tempo, conservò un rapporto di fraterna amicizia. Gli anni settanta segnarono l’inizio della sua costante partecipazione ad estemporanee e collettive che lo portarono, con la sua pittura figurativa, al contatto importante e determinante con il pubblico. Le numerose personali allestite nel corso degli anni seguenti sottolinearono l’interesse unanime di visitatori ed estimatori. Molti sono i suoi dipinti presenti in diverse città italiane, alcuni sono in Svizzera, Germania e Russia. Da alcuni anni, superato il figurativo si dedica alla pittura informale: su una tela segue il tracciato che non è più figura, né corpo, ma è solo composizione di colori che disegnano case, città, periferie e scorci di natura. I colori uniti, affiancati o distaccati riproducono, in modo informale, la realtà che, per l’artista, non ha più il fascino del passato ormai lontano.
"Non è facile - ebbe a scrivere
Michele Campione - presentare un pittore
intimista come Franco Bratta che della sua pittura
conserva gelosi pudori, un sentimento di castigata
ritrosia verso tutto ciò che è estraneo e lontano
dal mondo dei colori, dalla suggestione della
tavolozza e del suo dialogo con la tela.
Non è facile perchè si tratta di vincere situazioni
psicologiche che si negano a quanto altri con
smaniosa offerta di se invece affermano
rissosamente. Ma proprio per questa predilezione per
le sue cose, il suo mondo pittorico, Franco Bratta
appare come personaggio fuori del tempo e al quale
si deve attenzione ed interesse.
Il mondo pittorico di Bratta è molteplice e diverso
perchè molteplici e diverse sono le fonti
d'ispirazione, i motivi che lo interessano, gli
spunti che alimentano la sua sensibilità. Ci sono le
occasioni del paesaggio pugliese con la sua luce e
le sue architetture, ci sono le spinte che gli
vengono dal colore per il colore come nei fiori, ci
sono i momenti ispiratori delle composizioni che
parlano un linguaggio forse più congeniale a lui.
La tavolozza è abbastanza doviziosa. Vi si alternano
le spinte e le impennate per il colore solido ed
immediato accanto alla ricerca di soluzioni meno
evidenti, di mezze tinte mesticate, di sfumature
elaborate. E lo stesso può dirsi per il ritmo
compositivo ed il senso della impaginazione.
Prospettive accurate, impianti solidi e ben
costruiti ritrovano talvolta soluzioni ardite che
proprio per il loro carattere oggettivo di
difficoltà parlano a favore della spontanea
immediatezza della pittura di Bratta.
In un mondo non solo pittorico di furbi Franco
Bratta non è certo fra questi. Le sue opere, i suoi
dipinti hanno la presa accattivante di un discorso
semplice e coerente, vivo e spontaneo. Sono le tappe
di una condizione esistenziale che nella pittura
trova una sua collocazione precisa ed adeguata. Una
pittura che significhi però soprattutto colloquio
con se stesso, con il suo mondo, con la
quotidianeità dell'essere e del vivere. E forse per
questo è da scommettere su Franco Bratta. Una
scommessa fatta sul cuore del pittore palesino."
(dalla presentazione pubblicata sulla brochure della
personale dell'artista presso il Circolo della Vela
- Bari, nel Dicembre del 1977)