"Le ville antiche sono, assieme al mare, il tratto
distintivo del borgo. Molte sono cadute sotto gli
attacchi della ferocia cementizia, altre resistono
dignitosamente all’abbandono e agli assalti del tempo,
altre ancora rimangono, perfettamente curate o hanno
preferito diventare delle sale ricevimento (come villa
Morisco, ex Villa Sylos-Labini e Villa degli Arcieri, ex
Villa Dameli-Melodia-Cioffrese) pur di non cedere alla
rovina. Se ne trovano un po’ dappertutto nel quartiere,
ma si concentrano in particolare lungo via Umberto I, la
strada vecchia che portava a Bitonto. E non è un caso:
queste residenze sono proprio la testimonianza più viva
dell’amore che l’antica aristocrazia bitontina ha sempre
nutrito per quella che considerava la sua marina.
Villa Anna, Villa Memena: le eleganti residenze dai nomi
femminili si susseguono piacevolmente fiancheggiate
dalle acacie, il cui profumo è una dolce persecuzione.
Al numero 39 di Corso Umberto I c’è Villa Giordani,
esempio tipico di un’antica villa in stato di abbandono:
si sgretola ogni giorno un po’ di più, ma rimane
stoicamente in piedi, in attesa che una mano
misericordiosa venga a strapparla al declino, mentre
l’immancabile glicine, ormai sfiorito, si arrampica
lungo l’intonaco rossastro e le rose fanno quel che
possono per ricordarne gli antichi splendori. In realtà
non è abbandonata (dicono) ma i suoi proprietari vengono
qui solo per qualche giorno in estate: nel resto
dell'anno rimane vuota. Di fronte, al numero 20, Villa
Anna mostra sfrontata una doppia scalinata. Corso
Umberto I finisce davanti al passaggio a livello che
sigilla il quartiere. Santo Spirito si protrae poco
oltre quei binari, poi lascerà il posto al comune di
Bitonto." - da barinedita.it
|