Sono nato a Palese (Bari) nel 1961 (praticamente ho superato i 60); ho frequentato un po' di Liceo Artistico e di Istituto d' Arte ; opero (nel senso che mi diletto) nell' ambito dell' astratto e informale . Ho tenuto mostre personali e partecipato ad innumerevoli rassegne collettive nazionali ed internazionali. Ho ottenuto a volte premi e riconoscimenti . Vivo in Bari Santo Spirito , dove faccio dell' arte il mio gioco di vita... salute permettendo.
"Nel reiterato rimu(r)ginare per dolci saliscendi, ove le pietre giammai aguzze convivono con terre odorose di umori selvatici, finisci per introiettare paesaggi che dapprima si sedimentano, poi restano per un tempo ben custoditi nell'intimo e, da ultimo, ti viene di restituire alla condivisione collettiva; dunque li disveli, uno ad uno, velatura su velatura - appunto - in una trasposizione che e' infine memoria evocativa, ammantata di un'alea che e' quella della stagione corrente." [continua]
"In un'opera del 2008: colpodocchio, Basile fissa l' istante della percezione visiva, l' attimo in cui il dinamismo dell' ambiente e la sensorialita' del singolo entrano in contatto, e' il momento della consapevolezza, il passaggio dal vedere all' osservare, e' entrare dentro la situazione, attivare questo tratto della percezione e' indispensabile davanti ad un dipinto Informale: questa capacita' attentiva ci condurra' ad un approdo della coscienza che e' solo nostro, personalissimo. [continua]
"Il pittore ha concentrato la sua fantasia sui giochi pulsanti dei colori accesi, che creano tra loro una sinergia complementaristica e come nell'immensita' dello spazio si lanciano verso l'infinito dove predominano il senso della memoria e il sogno." - prof.ssa Rosalba Coppola , critico d'arte in Striano (NA) [continua]
La grande comunicativa del "linguaggio" rispecchia in tutto il suo essere il pittore barese Leonardo Basile che, spesso, segue la propria innata creativita' correndo a briglie sciolte contemporanei "sentieri", lasciando emergere un nuovo modo di dipingere nel quale, ritengo, possa rispecchiarsi il suo animo di fanciullo sempre contento di tracciare linee concentriche all'infinito, manifestando, senza costrizioni o imposizioni di altri, il proprio pensiero piu' recondito. [continua]
Leonardo Basile e' un artista poliedrico ed originale. Nella sue continue sperimentazioni il concetto di spazio si traduce nel rapporto tra la dimensione dell'oggetto e i luoghi della sua manifestazione. Nelle sue creazioni c'e' sempre un ordine compositivo, anche nella liberta' del segno, nell'apparente dialettica, perche' c'e' un senso di equilibrio nella diversita'. Le sue tessere sono piccole geometrie, porzioni quadrate di spazio che accolgono essenze policrome, sfumature variabili di colore che si modificano sulla base di una stessa tonalita'. Alle volte sono quadrati di spazio nei quali si armonizzano colori e composizioni diverse che giocano tra loro nei contrasti cromatici e nelle fantasie delle forme. Il concetto di spazio si esprime nelle sovrapposizioni di oggetti, nelle sperimentazioni sui materiali poveri come il legno. C'e' la volonta' di misurare lo spazio, di dare un senso a cio' che scorre intorno a noi. Nell'idea di spazio c'e' anche una ricerca attenta del colore attraverso la sintesi formale; un minimalismo che affida a corpi minuscoli come particelle la traduzione di una spazialita' come pura idea, come concetto autonomo, uno spazialismo che riproduce i concetti spaziali di Fontana. L'elaborazione digitale rappresenta la dimensione di un nuovo spazio, quello virtuale, nel quale la dialettica e' nella sintesi tra reale e virtuale, nella fusione dei processi di elaborazione che trasformano un oggetto bidimensionale reale in un prodotto alternativo, attraverso un intervento tecnologico [continua]
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