Elogio dell'errore

13 gennaio 2025

“Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”

La celebre frase che campeggia sul Palazzo della Civiltà, a Roma, nel quartiere Eur, nata durante l'Esposizione Universale del 1942 che avrebbe dovuto ospitare la Mostra della Civiltà Italiana, da cui la famosa iscrizione leggibile sulla sommità dell’edificio potrebbe oggi ampliarsi aggiungendo un aggettivo poco qualificante come “tuttologi”.

In un’epoca dove vige la democrazia intellettuale, per cui chiunque si crede esperto e scrive su qualsiasi argomento, convinto della propria rilevanza, i tuttologi stanno sempre più prendendo piede e parola. Non é difficile riconoscerli. Carlo Verdone, interpretando il suo ormai mitico Furio, in «Bianco, rosso e Verdone» agli inizi degli anni ‘80, era riuscito a crearne il perfetto stereotipo”.
In realtà, personalmente, credo che qualsiasi cosa innalzi un poco la conoscenza, anche quella enciclopedica, anche quella un poco superficiale come la “tuttologia” sia auspicabile. “Tutto ciò che è inevitabile deve diventare auspicabile”.
Dico questo pensando ad un campo particolare di apertura e conoscenza, quello del coaching e della crescita personale, dove tutti prima o poi ci siamo imbattuti. In questi vasti territori di sperimentazione e accrescimento del sé, si parla spesso dell’”errore”. Se nell’accezione generale sbagliare era violare le regole, era fallire, ora sempre di più si parla di “una parte inevitabile dei processi di apprendimento e di crescita, e” si dice che “ammetterlo è un passaggio fondamentale per lo sviluppo di menti aperte e personalità equilibrate”.
Ma quale è il nesso con l’arte?
Nell’esecuzione creativa includere l’errore significa “mantenere una mente aperta e flessibile, abbracciare il cambiamento e fluire con esso, trovando - con il metodo di procedere per tentativi e correzioni - modi creativi per superare ostacoli, sbagli e fallimenti”.
Non solo. Abbiamo esempi di opere importanti ed iconiche, famosissime che hanno al loro interno i cosiddetti “errori”. Scelte artistiche o incidenti di percorso non è dato sapere, il dato rilevante è che proprio queste “imprecisioni” ne danno maggior valore. Il bando vuole indagare questo procedere, vuole lasciare agli artisti di Circuiti il negare o esaltare l’errore, evidenziare il processo oppure negarlo, sottolineare la strada o al contrario darne solo il risultato. A voi la scelta.
Il concorso è aperto a tutti gli artisti (senza limiti d’età) operanti nel campo delle arti visive: pittura, fotografia, scultura, video, performance, fumetto, street art, poesia. Ogni artista può proporre massimo 2 opere che saranno vagliate dal comitato scientifico dell’Associazione Circuiti Dinamici. La mostra collettiva “ELOGIO DELL’ ERRORE” si terrà presso gli spazi espositivi dell’Associazione Circuiti Dinamici – via Giovanola, 21/c Milano – dall’ 16 febbraio al 12 marzo 2025.
Tutte le opere selezionate per la mostra collettiva saranno incluse nel catalogo cartaceo con testo critico. L’artista vincitore del concorso avrà come premio una bi-personale nel ns spazio, rientrando nel progetto: CIRCUITI CONDIVISI – nuovi punti di vista DINAMICI.

Per saperne di più: https://www.circuitidinamici.it/2024/12/20/elogio-dellerrore-il-bando-di-concorso-deadline-16-gennaio/