"Il Castello del Buonconsiglio, il più importante monumento storico-architettonico-artistico della provincia di Trento, celebra quest’anno i cento anni di nascita del museo che venne inaugurato nell’aprile del 1924 da
Giuseppe Gerola, primo Soprintendente italiano e primo direttore della nuova istituzione. Un traguardo che verrà ricordato con un intenso calendario di iniziative che si snoderanno durante tutto l’anno per rinvigorire il legame e la relazione con i cittadini e per risvegliare un sentimento di vicinanza. Il museo deve sempre più diventare luogo di ricerca per una identità collettiva, dove arte e cultura siano risorse essenziali per il benessere individuale e comunitario rappresentando anche un motore per il welfare culturale."
- Francesca Gerosa (Vicepresidente e Assessore
all’istruzione, cultura e sport, politiche per la
famiglia, per i giovani e per le pari opportunità, della
Provincia autonoma di Trento).
Comunicato stampa
Il 2024 è un anno molto importante per il museo del
Castello del Buonconsiglio perchè celebra i cento
anni di nascita, venne infatti inaugurato nell'
aprile del 1924 da Giuseppe Gerola, primo
Soprintendente italiano e primo direttore del museo.
Sarà un anno caratterizzato da un ricco calendario
di eventi che nel corso delle stagioni renderanno il
museo vivo, partecipativo, accessibile, rivolto a
tutti i pubblici con mostre, pubblicazioni, aperture
serali straordinarie, aperitivi d’arte, conferenze,
concerti (tra questi la Fondazione Haydn e il coro
della Sat) attività per famiglie, appuntamenti per i
giovani, spettacoli teatrali, installazioni in
città, videoclip, e tanto altro. Il compleanno
ufficiale sarà celebrato sabato 27 aprile 2024 con
una giornata densa di eventi che inizieranno in
museo e si svilupperanno fuori dalle mura
coinvolgendo anche Piazza della Mostra fino a tarda
sera.
Ci saranno concerti, momenti di svago (il panificio Sosi presenterà la torta creata in occasione del Centenario), ma anche incontri come l’intervento del filosofo Umberto Galimberti che, prendendo spunto dal motto del Centenario ovvero “Conosci te stesso”, che campeggia sullo specchio cinquecentesco della Loggia veneziana, farà alcune riflessioni sul tema in un dialogo con la città e i cittadini. Il museo, con le sue sedi distaccate, conserva più di 120 mila opere tra dipinti, disegni, stampe, sculture, reperti archeologici, manoscritti, codici musicali, mobili, monete, bronzetti, e collezioni d’arte applicata. Grazie a questa ricchezza il ‘sistema museale’ del Buonconsiglio è ormai uno degli attori culturali più importanti del Trentino, proponendo ogni anno mostre temporanee, eventi, iniziative didattiche per ogni pubblico, rafforzando l’impegno di conservazione e valorizzazione, di educazione e sensibilizzazione sociale, e venendo visitato da più di 300mila persone. L'intento è quindi quello di plasmare un anno ricco di attività e iniziative che possano evidenziare e valorizzare la profonda connessione tra la storia del Castello del Buonconsiglio e il territorio circostante e in questo modo far riscoprire ai tanti pubblici un museo relazionale, coinvolgente ed esperienziale.
Il Castello del Buonconsiglio sta diventando sempre più museo accessibile, a breve sarà fruibile un ascensore al servizio della Sala delle conferenze nelle Marangorie, collegato alla ‘viabilità’ già sbarrierata a collegamento degli accessi con gli spazi verdi del Buonconsiglio, con la caffetteria che verrà rinnovata, assieme a Biblioteca e Archivio fotografico. Prossimi mesi verrà aperto anche l’antico luogo della Pallacorda, come spazio di relax e intrattenimento all’ombra di Torre Aquila, sospeso tra la storia secolare del Buonconsiglio e la contemporaneità dei piccoli spettacoli destinati a esservi organizzati.
Come prima tappa delle
celebrazioni del Centenario è stata inaugurata a
dicembre 2023 la mostra Museo Anno zero. Opere
recuperate 1919-1923, visitabile fino al 5
maggio 2024. Nel quadro delicatissimo delle
trattative di pace al termine della Prima guerra
mondiale essa tratta in particolar modo le vicende
grazie alle quali la fondamentale figura di Giuseppe
Gerola ricondusse ‘a casa’ e depositò
definitivamente al Castello del Buonconsiglio,
appena riscattato dal ruolo di caserma
austro-ungarica, numerose opere d’arte e
testimonianze documentarie trentine da tempo
‘migrate’ nelle principali collezioni museali
austriache, con le quali si potè costituire il
primissimo nucleo di collezioni che diedero vita nel
1924 al Museo nazionale. Nel solco delle iniziative
collegate alla storia del museo è anche la mostra
primaverile Con spada e croce. Longobardi a
Civezzano in programma dal 22 marzo al 20
ottobre. Sarà infatti un’ulteriore tappa che porterà
ad approfondire la storia dei Longobardi in
Trentino, grazie ai reperti e ai capolavori orafi
rinvenuti nelle tombe della principessa e del
principe di Civezzano e alle nuove ricerche e scavi
sul territorio condotte dalla Soprintendenza per i
beni culturali. Ma è anche una iniziativa nata dalla
stretta sinergia tra il Castello del Buonconsiglio e
il Museum Ferdinandeum di Innsbruck - con il quale
si è mantenuto e consolidato negli anni un rapporto
di grande collaborazione -, che conserva una
consistente raccolta di reperti longobardi di
provenienza trentina, acquisiti nel pieno Ottocento,
che per la prima volta saranno esposti assieme a
quelli del nostro museo.
Dunque, una preziosa occasione per conoscere le più
affascinanti tematiche della cosiddetta archeologia
“barbarica”. La grande mostra estiva sarà dedicata a
Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino
prevista dal 6 luglio al 20 ottobre ed affronterà le
dinamiche culturali dell'area tra Trentino e Tirolo,
in virtù degli scambi artistici che si susseguirono
lungo la valle dell’Adige durante il Basso Medioevo
e il Rinascimento. Partendo dal 'caso Dürer', il
celebre artista che varcò le Alpi e attraversò il
nostro territorio nel 1494/95, verranno approfondite
nei termini più ampi possibili le origini di quel
peculiare Rinascimento che si sviluppò in Trentino
tra il 1470 e il 1530/40: un fenomeno ampio e
complesso, che coinvolge la pittura, la scultura e
le arti applicate, promosso dai più importanti
principi vescovi trentini di origine tedesca e
italiana, come Johannes Hinderbach e Bernardo
Cles. Lungo questo filo conduttore, che intende
anche valorizzare il patrimonio conservato nel
territorio, saranno esposti straordinari dipinti,
sculture, disegni, incisioni di importanti artisti
come Albrecht Dürer, Vivarini, Bartolomeo Dill
Riemenschneider, Jorg Artzt, Max Reichlich, Michael
Pacher, Girolamo Romanino ed altri ancora,
provenienti da grandi istituzioni museali come la
Galleria degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca
Ambrosiana di Milano, il Kunsthistorisches Museum di
Vienna, l'Accademia Carrara di Bergamo, il Museo
Correr, il Museum Ferdinandeum di Innsbruck, il
museo Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, i Musei di
Strada Nuova di Genova e la Pinacoteca Nazionale di
Siena.
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