Alla vigilia dei 170 anni dalla
sua nascita, Palazzo Bonaparte (Roma) ospita
la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata
alla pittura di Van Gogh. Attraverso le sue opere
più celebri - tra le quali il suo famosissimo
Autoritratto (1887) - sarà raccontata la storia
dell’artista più conosciuto al mondo.
Lo straordinario percorso umano e artistico del
maestro olandese attraverso una selezione di
capolavori: Cinquanta opere di Vincent van Gogh
provenienti dal prestigioso Kröller-Müller Museum
di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi
patrimoni delle opere di Van Gogh – offono
un’occasione straordinaria per entrare in contatto
con la visione di un artista che ha saputo
rappresentare in modo esemplare, con la forza delle
sue pennellate, la sua idea della realtà, riuscendo
a trasmettere un mondo interiore carico di
sentimenti ed emozioni, e uno spaccato di vita del
suo tempo che il suo sguardo ci restituisce insieme
al suo profondo significato, a volte semplice, a
volte invece inquieto e drammatico
Il catalogo - a cura di Maria Teresa Benedetti
e Francesca Villanti, edito da Skira/Arte
- che accompagna la mostra documenta l’intero
percorso del pittore olandese a partire
dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi
della prima giovinezza, quando si dedica allo studio
sacrale del lavoro della terra. Figure che agiscono
in una severa quotidianità sono esempi di un intenso
rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. La
grandezza dell’artista si rivela nell’espressività
dei volti, negli atteggiamenti dei corpi, nella
fatica intesa come ineluttabile destino.
Il soggiorno parigino apre a un’appassionata ricerca
del colore, alla conquista di un linguaggio più
immediato e cromaticamente vibrante. Van Gogh scopre
la forza del colore impressionista, si emoziona di
fronte alle soluzioni scientifiche del divisionismo
di Seurat. L’immersione nella luce e nel calore del
sud genera aperture ancora maggiori verso eccessi
cromatici e voluttà di penetrazione dell’elemento
naturale.
Negli ultimi anni torna la figura del seminatore,
solenne nell’epico gesto, anche se presto interviene
un espandersi esistenziale dell’ombra. Il giardino
dell’ospedale di Saint-Rémy assume l’aspetto di un
intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un
burrone sembra inghiottire ogni speranza e la
rappresentazione di un vecchio diviene immagine di
una disperazione fatale.
Skira/Arte
Van Gogh Capolavori dal Kröller-Müller Museum