Eataly Art House – E.ART.H. sta presentando in occasione di Art Verona 2023 un nuovo progetto espositivo inedito, dedicato a uno dei principali protagonisti della scena culturale italiana del Novecento, la cui eredità artistica e intellettuale, a 25 anni dalla scomparsa, continua a ispirare generazioni di creativi in tutto il mondo: Bruno Munari (1907, Milano – 1998, Milano).
Comunicato stampa
Curata da Alberto Salvadori e Luca
Zaffarano, con la collaborazione di Repetto
Gallery di Lugano, la mostra Bruno Munari. La
leggerezza dell’arte è stata aperta al pubblico
gratuitamente da venerdì 13 ottobre 2023 e lo
rimarrà sino a domenica 31 marzo 2024 presso gli
spazi dell’Art House al primo piano di
Eataly Verona.
Il progetto espositivo ripercorre le tappe
fondamentali di una carriera vocata alla
sperimentazione, che ha attraversato l’intero
Novecento lasciando un corpus di opere quanto mai
vario e innovativo. La mostra fornisce una chiara
lettura dei processi creativi alla base della
poetica di Munari e delle forme spettacolari e
giocose con le quali l’artista si è sempre rivolto a
un pubblico indifferenziato, grazie a una
combinazione sapiente di arte, tecnica e spirito
ludico.
Un catalogo, edito da Edizioni E.ART.H., ricco di
apparati iconografici accompagnati da brevi testi
dello stesso Bruno Munari, offre al lettore un utile
strumento per proseguire la scoperta dell’opera e
dell’attività teorica dell’artista. A questo nucleo
centrale si aggiungono altre sezioni documentali:
una parte dedicata alle ultime ricerche
storico-critiche, una selezione di fonti storiche e
un’appendice composta da sequenze fotografiche
descrittive delle installazioni e degli ambienti
luminosi.
La mostra prevede anche un ciclo di laboratori
educativi dedicati al pensiero progettuale creativo
dell’artista, sintetizzato nel celebre Metodo
Munari, curati dall’Associazione Bruno Munari
e progettati da Silvana Sperati, strutturati
per fasce d’età e aperti alle scuole di ogni ordine
e grado e alle famiglie. Inizialmente concepiti per
la Pinacoteca di Brera a Milano nel 1977 con il
titolo Giocare con l’arte, i laboratori sono per
eccellenza i luoghi della sperimentazione,
dell’autoapprendimento e della formulazione di
processi creativi, per questo trovano grande
attenzione nella produzione dell’artista. Le
attività sono orientate a trasformare la conoscenza
dei materiali e dei processi sperimentali in
esperienza concreta, secondo il principio del “fare
per capire”, con l’obiettivo di fornire una maggiore
capacità di lettura dell’arte nelle sue varie
declinazioni.
Le attività pensate per la mostra si sviluppano in
dialogo con la specificità di Eataly Verona e
trovano nel progetto culturale di Eataly Art House,
incentrato sul cibo e sull’inclusività, un
fondamentale filo conduttore.
Bruno Munari (1907-1998), artista sperimentale e poliedrico, è una delle
figure più interessanti del panorama culturale italiano del Novecento.
Protagonista riconosciuto in molti settori, ha svolto attività di
graphic designer, industrial designer, scrittore, docente, formatore.
Esordisce partecipando, a partire dal 1927, alle mostre futuriste in
Italia e all’estero. Nel 1930 realizza una “Macchina Aerea” e
successivamente le sue famose “Macchine Inutili”, composizioni di forme
astratte fluttuanti nello spazio che costituiscono un esperimento di
integrazione percettiva ed estetica, fra opera, movimento e spazio. Nel
1947 con l’opera “Concavo-convesso”, una semplice rete metallica piegata
e appesa, libera di muoversi nello spazio, illuminata da luci
direzionali, l’artista estende la ricerca in una direzione più
propriamente installativa. L’opera incorpora l’elemento della
temporalità e del movimento. La sua disposizione ambientale sfrutta
l’elemento della casualità e, grazie all’uso della luce, si trasforma in
un’esperienza di smaterializzazione percettiva attraverso i meccanismi
di interferenza proiettiva, che scompongono e dilatano la forma
dell’opera. La sperimentazione con la luce prosegue nel 1951 con le
“Proiezioni dirette”, composizioni pittoriche realizzate con vari
materiali inseriti dentro i telai di una diapositiva e che, grazie alla
proiezione e ad una variazione di scala, determinano ambienti immersivi
di grandi dimensioni in cui la dinamicità delle forme è più
cinematografica che pittorica.
Eataly Art House - E.ART.H. è il progetto dedicato alle arti del nostro
tempo fortemente voluto da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Chiara
Ventura, manager culturale, e Francesco Farinetti, Presidente di Green
Pea, che ha sede presso Eataly Verona. Eataly Art House si caratterizza
per una doppia anima, quella culturale che prevede progetti espositivi
inediti appositamente concepiti per i propri spazi e momenti di
approfondimento e divulgazione dedicati, e quella commerciale costruita
secondo modalità innovative e il più possibile inclusive. Il primo piano
dell’edificio è dedicato all’Art House e alla sua programmazione di
mostre temporanee. Il piano terreno della Rotonda ospita invece, oltre a
Eataly, anche i percorsi del progetto
Eataly Art House intende ringraziare i global
partner azimut investimenti, Deloitte., Grana
Padano, illycaffè, gli sponsor Allegrini, Borgogno
Barolo, Fontanafredda, Planeta, e gli sponsor
tecnici Ciaccio e Theke, per il sostegno costante
alla propria programmazione espositiva e culturale.
Questa ricerca, che anticipa di alcuni anni molte tendenze artistiche
legate ai nuovi media, si sviluppa con la scomposizione della luce
attraverso il filtro Polaroid e con la messa a punto delle “Proiezioni
polarizzate”, pitture cromo-cinetiche variabili nel continuo. Nel 1948
inventa i “Libri Illeggibili”: libri senza parole che raccontano storie
per mezzo di immagini, linee, colori, pagine ritagliate, piegate,
trasparenti, con fili di cotone e altri inserti. Nel 1955 espone con una
mostra personale al MoMA di New York. Nel 1958 arricchisce il concetto
di scultura planare realizzando le “Sculture da viaggio”, opere
portatili e pieghevoli che trasformano topologicamente il piano in uno
spazio modulato attraverso delle pieghe geometricamente regolate. Nel
1963 inizia a sperimentare le possibilità creative delle macchine
fotocopiatrici Rank Xerox e crea opere uniche, chiamate “Xerografie
Originali”, ottenute attraverso il movimento di immagini o pattern di
vario tipo durante il processo di riproduzione. Nel 1977 progetta alla
Pinacoteca di Brera a Milano i laboratori per bambini, focalizzati sulla
sperimentazione e la formazione di processi creativi, un’attività che lo
condurrà nel tempo alla formulazione teorica del “Metodo Bruno Munari.
Laboratorio di educazione al pensiero progettuale creativo”. La sua
intensa e costante inventiva lo ha portato a realizzare molte opere
iconiche come le “Forchette parlanti”, i “Negativi-Positivi”, i “Colori
nella Curva di Peano”, i “Fossili del 2000” ed una ricca produzione
ibrida, tra arte e design, di oggetti a funzione estetica. Molte sue
opere sono incluse nelle collezioni dei principali musei del mondo.
A cura di Alberto Salvadori, Luca Zaffarano
Date: 13 ottobre 2023 – 31 marzo 2024
Ingresso gratuito
Orari: mercoledì – domenica, ore 12.00 – 20.00
Chiusura: lunedì, martedì
Indirizzo: Via Santa Teresa 12, 37135 – Verona
Sito web: eatalyarthouse.it
Ufficio stampa E.ART.H.
PCM Studio di Paola C. Manfredi
Via Farini, 70 – 20159, Milano | www.paolamanfredi.com
Federica Farci | federica@paolamanfredi.com |+39 342 0515787
press@paolamanfredi.com | +39 02 36769480
Art Market, con allestimenti temporanei realizzati in collaborazione con
artisti e alcune tra le più importanti gallerie e istituzioni operanti
sul territorio italiano e internazionale.
www.eatalyarthouse.it