Mostra in corso - fino 26 novembre 2023 - presso la Fondazione Rossetti Valentini che intende approfondire, per la prima volta in modo articolato ed esaustivo, l’attività artistica e didattica, ma anche la dimensione umana di Enrico Cavalli (1849-1919).
Nel 2023 compie 145 anni
l’unica Scuola di Belle Arti ancora in attività su
tutto l’arco alpino italiano: dopo due anni di
interventi strutturali, di ampliamento del percorso
espositivo e di ristrutturazione delle sale,
la Fondazione Rossetti Valentini è pronta a
riaprire le porte di questo luogo così speciale, che
tra fine ‘800 e inizio ‘900 fu luogo di
sperimentazione e confronto con le correnti
artistiche europee.
In occasione della mostra Enrico Cavalli (1849-1919) Tra la Francia
di Monticelli e la Val Vigezzo di Fornara e Ciolina incorso fino al
26 novembre presso la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” di Santa
Maria Maggiore (VCO), il prossimo 4 agosto inaugura l’itinerario tra
pittura e natura “Tra i paesaggi di Giovanni Battista Ciolina”,
un nuovo percorso outdoor – adatto a tutti, con dislivello di 280 metri
tra Santa Maria Maggiore e Toceno – che è un tributo al pittore
originario di Toceno.
In occasione della riapertura della Scuola di Belle
Arti “Rossetti Valentini” e del suo rilancio quale
centro di formazione e di produzione culturale, la
mostra Enrico Cavalli (1849-1919) Tra la Francia
di Monticelli e la Val Vigezzo di Fornara e Ciolina,
organizzata dalla stessa Fondazione Scuola di Belle
Arti Rossetti Valentini in collaborazione con il
Comune di Santa Maria Maggiore, intende
approfondire, per la prima volta in modo articolato
ed esaustivo, proprio l’attività artistica e
didattica, ma anche la dimensione umana di Enrico
Cavalli.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di
Fondazione Compagnia San Paolo, InterregPAES.CH.IT
100 (con il contributo di SSIF Società Subalpina di
Imprese Ferroviarie, Unione Montana Valle Vigezzo e
Fondazione Intra), Fondazione Comunitaria del VCO
Ente Filantropico, Museo dell’Emigrazione Vigezzina
nel Mondo e Distretto Turistico dei Laghi, Monti e
Valli d’Ossola, mentre gli importanti lavori di
ristrutturazione ed ampliamento sono stati
realizzati con il sostegno finanziario del Comune di
Santa Maria Maggiore ed il corposo contributo di
Fondazione Cariplo, nell’ambito dei Progetti
Emblematici Maggiori.
La Scuola Rossetti Valentini, avviata nel 1868 dal
pittore Gian Maria Rossetti Valentini (1796 – 1878)
per accogliere i ragazzi della valle – futuri
falegnami, decoratori, fabbri o tessitori – e
insegnare loro l’arte del disegno e della
composizione pittorica, ha dato spazio all’estro
artistico di diversi importanti protagonisti
dell’arte italiana tra Otto e Novecento. Guidati da
Enrico Cavalli (1849-1919), maestro molto amato e
apprezzato, pittori come Giovanni Battista
Ciolina, Carlo Fornara e Gian Maria Rastellini,
Maurizio Borgnis e Lorenzo Peretti Junior, hanno
ricevuto proprio nelle aule di Santa Maria Maggiore
le basi del disegno di figura e del ritratto.
Figlio del pittore Carlo Giuseppe, Enrico
Cavalli, che Fornara definiva «geniale, bizzarro e
discontinuo», ha vissuto la giovinezza e parte della
maturità in Francia: a Grenoble, a Lione (dove si
era iscritto all’Accademia di Belle Arti e dove,
oltre a seguire gli insegnamenti di Joseph
Guichard, era entrato in contatto con Auguste
Ravier, François Vernay, Louis Carrand e Jean
Seignemartin, e a Parigi. Con lo scoppio della
guerra franco-prussiana, si è poi trasferito nella
più sicura Marsiglia, dove ha conosciuto e
frequentato Adolphe Monticelli.
La modernità che aveva appreso da Monticelli,
Cavalli l’ha poi portata in Italia quando, intorno
al 1881, ha fatto ritorno a Santa Maria Maggiore,
dove, fino al 1892 (e poi ancora dal 1917 fino alla
morte), ha insegnato nella locale Scuola d’Arte
voluta da Rossetti Valentini. La sua pittura è stata
particolarmente valorizzata negli anni Venti -
Trenta con importanti riconoscimenti di affermati
critici e con acquisti da parte di noti
collezionisti quali Alfredo Giannoni,
benefattore novarese della locale Galleria d’Arte
Moderna, Gustavo Botta, Giacomo Jucker,
l’onorevole Giacinto Gallina e altri.
L’esposizione in particolare vuole mettere in
evidenza da un lato i legami di Enrico Cavalli con
la Francia di François-Auguste Ravier e di
Adolphe Monticelli (pittore tanto amato anche da
Van Gogh e da Cézanne, che in mostra
sarà rappresentato con ben cinque importanti oli), i
cui insegnamenti in materia di luce e colore furono
determinanti per la sua formazione e per l’impronta
moderna che hanno dato alla sua pittura, dall’altro
le sue radici vigezzine, che hanno visto in Fornara
e Ciolina due importanti eredi e che hanno
trasformato quel piccolo centro di montagna nella
famosa “Valle dei pittori”, ma anche far comprendere
come l’attività di Enrico Cavalli non si sia fermata
nei confini della Scuola e che, al contrario, sia
stata in dialogo con gli artisti del suo tempo, in
particolare lombardi.
Il percorso espositivo, arricchito da preziosi
documenti d’archivio della Scuola e oggetti
generosamente prestati da collezionisti, si apre con
gli anni della formazione, quando agli insegnamenti
del padre Carlo Giuseppe (pittore e anch’egli
insegnante alla Rossetti Valentini), si sono
aggiunte le suggestioni francesi di Monticelli, che
gli hanno fatto scoprire la forza della luce e la
moderna bellezza della pennellata sciolta. Prosegue
con la testimonianza di numerosi ritratti, il genere
più insegnato nella Scuola e per il quale gli
allievi hanno ottenuto una nomea internazionale.
Affronta poi il rapporto, non sempre sereno, di
Cavalli con la Scuola e quello, decisamente più
costruttivo e appagante, con gli allievi (in
particolare con Fornara, Ciolina e Rastellini) ai
quali ha saputo trasmettere l’importanza della
libertà creativa e la forza di un colore che sa
catturare la luce. Si conclude con i paesaggi
marini, realizzati in Liguria e nel sud della
Francia, quando ormai Cavalli aveva lasciato
l’insegnamento, e con i progetti decorativi e con le
vedute vigezzine, il luogo che gli ha dato i natali,
ma anche non poche delusioni. I giorni trascorsi a
Santa Maria Maggiore (la cittadina che oggi lo
ricorda come uno dei suoi abitanti più illustri) nel
tempo si sono circondati di un alone di leggenda e
spesso sono stati narrati con aneddoti che hanno
trasformato lo spirito creativo di Cavalli in
eccentriche stranezze. Nelle notti d’estate, tra le
montagne della Valle, non era raro sentire risuonare
le note di un violino. Cavalli amava dedicare
serenate alla luna, così come era solito fumare la
pipa, che aveva sopra un piccolo cavallo intagliato,
un vezzoso omaggio al proprio cognome.
La sua è un’arte tutta da scoprire per arrivare a
comprendere la ventata di modernità che ha portato
nella pittura italiana di fine Ottocento e per
mettere in luce il valore di un Maestro che in una
piccola scuola ha saputo formare grandi artisti.
La mostra Enrico Cavalli (1849-1919) Tra la Francia
di Monticelli e la Val Vigezzo di Fornara e Ciolina
è inserita nel progetto “Val Vigezzo.La valle dei
pittori”, realizzato con il sostegno della
Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del
bando in “Luce – Valorizzare e raccontare le
identità culturali dei territori”: della Missione
Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira
alla valorizzazione culturale e creativa dei
territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone
che li abitano e per i turisti, in una prospettiva
di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
Il progetto è realizzato da Fondazione Rossetti
Valentini insieme ai partner Comune di Santa Maria
Maggiore, Associazione Poscio, Associazione Musei
d’Ossola e Fondazione Ciolina.
La mostra è accompagnata da un catalogo con le
immagini di tutte le opere esposte, una timeline
cronologica sulla vita di Cavalli e sulla Scuola e i
testi critici delle due curatrici Lorella Giudici
e Elisabetta Staudacher.
La Fondazione Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore rafforza dunque
il proprio progetto di valorizzazione degli artisti che hanno
contribuito a rendere la valle dei pittori conosciuta anche oltre i
confini nazionali. Infatti dopo il primo itinerario dedicato al pittore
divisionista Carlo Fornara, inaugurato nel 2022, ora il viaggio fra arte
e natura continua con questo secondo ed importante tassello: dal
capoluogo della Valle Vigezzo il percorso attraversa alcuni dei luoghi
più importanti dipinti da Giovanni Battista Ciolina, confrontando i
paesaggi di oggi con quelli di ieri, rappresentati rigorosamente en
plein air, fino a raggiungere Toceno, dove nacque e visse uno degli
allievi più noti e apprezzati della Scuola di Belle Arti “Rossetti
Valentini”.
Alle 17 di venerdì 4 agosto, presso la Casa Parrocchiale di Toceno (Sala
consiliare in caso di maltempo) – insieme a Chiara Besana, che ha
curato il percorso e la ricerca di testi e immagini, e Paolo Volorio,
autore degli approfondimenti critici – viene presentato “Tra i paesaggi
di Giovanni Battista Ciolina”, un itinerario percorribile tutto l’anno
su strade secondarie, pedonali o facili sentieri che permette al
visitatore di intraprendere un viaggio suggestivo tra i paesaggi di oggi
e quelli immortalati sulle tele di Ciolina. Dieci pannelli, che segnano
le tappe del cammino, approfondiscono alcuni aspetti delle opere e del
pensiero dell’artista attraverso brani dei suoi diari, mentre grazie al
codice QR riportato su ogni cartello sarà possibile scaricare la traccia
del percorso e accedere a nuovi approfondimenti online.
Il percorso prende avvio dalla Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”
di Santa Maria Maggiore, tocca la frazione di Crana e raggiunge Toceno,
sviluppandosi su poco più di 6 chilometri, con dislivello di 280 metri e
un tempo di cammino di 2 ore e 45 minuti. Dieci le tappe segnalate da
altrettanti pannelli con informazioni utili per il visitatore desideroso
di scoprire di più su questo grande pittore vissuto a cavallo tra XIX e
XX secolo:
- La mia vallata
- La passeggiata giornaliera
- Il sentiero della vita
- Un’esistenza seria
- Un’opera di verità
- Dalla piazza della chiesa
- Non vi è che un sol corpo
- Variare dalla verità
- Usare tutti gli espedienti
- Ciò che conta in un’opera di successo
"Le riflessioni di Giovanni Battista Ciolina, raccolte nei suoi diari
e riportate nei dieci pannelli lungo il percorso, sono una continua
scoperta – afferma il Presidente della Fondazione Rossetti Valentini,
Bruno Testori – non solo della poetica dell’artista e del suo
impegno nel realizzare un percorso unico ed originale, con le sue
riflessioni e felici intuizioni sulla luce, il colore, la composizione,
ma anche del suo rapporto con la Valle Vigezzo e i suoi paesaggi, il
tempo e la vita nel suo scorrere. Riflessioni intime e molto
contemporanee, che sollecitano la sensibilità di chi esplora i paesaggi
di Ciolina in questo percorso cui la nostra Fondazione tiene
particolarmente e che è parte di una stagione ricchissima di
appuntamenti e iniziative rese possibili grazie alla prestigiosa rete di
partner e sostenitori che è al nostro fianco e ad uno slancio verso il
futuro che sta caratterizzando questo periodo di rinascita per la nostra
amata Scuola di Belle Arti”.
Questo secondo percorso outdoor è inserito nel più ampio progetto
dedicato alla Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, unica ancora in
attività su tutto l’arco alpino italiano, che ha riaperto quest’anno
dopo il restauro e che nel 2023 celebra i suoi 145 anni.
ENRICO CAVALLI (1849-1919)
Tra la Francia di Monticelli e la Val Vigezzo di
Fornara e Ciolina a cura di Lorella Giudici e
Elisabetta Staudacher
Inaugurazione 24 giugno 2023, ore 17,00
25 giugno – 26 novembre 2023
Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, Santa
Maria Maggiore (VCO)
https://www.fondazionerossettivalentini.it/
Orari: 25 giugno – 10 settembre 2023, tutti i giorni
10-13 / 15,30-18,30. Lunedì chiuso.
Dal 16 settembre al 26 novembre apertura solo sabato
e domenica 10-13 / 16-18.
Ingresso a contribuzione responsabile
Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli | Press Office &
Communication
Email mariachiara@salvanelli.it | Cell +39 333
4580190