Ciclo di mostre collettive presso la Galleria Arianna Sartori di Mantova che vogliono esplorare il mondo artistico mantovano moderno e contemporaneo.
Giuseppe Billoni nasce a Roma nel 1953,
vive a Mantova.
Claudio Cermaria nasce a Cattolica (RN)
nel 1942, muore a Mantova nel 2014.
Carlo Dusi nasce nel 1917 a Mantova dove
muore nel 1995.
Denis Guerrato nasce a Nogara (VR) nel
1970, vive a Castel d’Ario.
Francesco Ruberti nasce nel 1908 a
Mantova, dove muore nel 1992.
Albano Seguri nasce nel 1913 a Mantova,
dove muore nel 2001.
Vanni Viviani nasce a San Giacomo delle
Segnate (MN) nel 1937, muore a Mantova nel 2002.
Comunicato stampa
La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nelle sale
di via Ippolito Nievo 10 e via Cappello 17, il
prossimo Sabato 13 gennaio alle ore 17.00, inaugura
un ciclo di mostre collettive che vogliono esplorare
il mondo artistico mantovano moderno e
contemporaneo. Arianna Sartori è la curatrice della
mostra “Mantova in collettiva 2024/1”, che con
l’esposizione di artisti diversi tra loro per
generazioni (dagli inizi del ’900 ad oggi) per
tipologie espressive e tematiche e anche per le
tecniche esecutive che tanto li caratterizzano, si
muove ormai da decenni, con la volontà di
rivitalizzare la curiosità e l’interesse del
pubblico ponendo accenti nuovi verso il mondo
dell’arte mantovana che merita di essere
costantemente rivitalizzato.
In mostra le opere degli Artisti: Giuseppe De Luigi
(Stradella di Bigarello, 1908 - Genova/Quarto,
1982), Francesco Ruberti (Mantova, 1908 - Mantova,
1992), Anselmo Galusi (Bagnolo S. Vito, 1909 -
Mantova, 2003), Albano Seguri (Mantova, 1913 -
Mantova, 2001), Carlo Dusi (Mantova, 1917 - Mantova,
1995), Anna Ruggerini (Mantova, 1927 - Mantova,
2022), Angelo Boni (Suzzara, 1935 - Carpenedolo,
2020), Vanni Viviani (San Giacomo delle Segnate,
1937 - Mantova, 2002), Anna Somensari (Mantova, 1940
- vive a Mantova), Claudio Cermaria (Cattolica, 1942
- Mantova, 2014), Giuseppe Billoni (Roma, 1953 -
vive a Mantova), Marzia Roversi (Poggio Rusco, 1962
- vive a Poggio Rusco), Denis Guerrato (Nogara, 1970
- vive a Castel d’Ario).
La prima esposizione “Mantova in collettiva 2024/1”,
che resterà aperta al pubblico fino al 25 gennaio
2024, vede esposte quattro opere per ciascuno dei
tredici artisti presentati per complessivi 44
dipinti e 8 sculture.
Prima esposizione - Mantova in collettiva
Galleria “Arianna Sartori”, Mantova - via Ippolito
Nievo 10 e via Cappello 17
Mostra a cura di: Arianna Sartori
Inaugurazione: Sabato 13 gennaio ore 17.00
Date: dal 13 al 25 gennaio 2024
Orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 /
15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260,
info@ariannasartori.eu
Pittore, grafico, incisore, laureato in restauro di Beni Culturali con
quattro specializzazioni. Nel 2000 fonda la corrente “Arte Criptica” di cui
ha redatto un sintetico manifesto: L’Arte Criptica è il superamento delle
categorie ammuffite di “formale e informale” di “figurativo e astratto” -
essendo aduale, l’Arte Criptica non entra in queste concezioni dualistiche
avendo la sua origine nella “tradizione naturale” che il substrato o
sovrastato di ogni altra tradizione. Attraverso il formale apparente si
esprime l’informale cripticamente descritto. Sue opere sono al MAM, Museo
d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti - nel Museo Collezioni Civiche di
Mantova – Museo dei Lumi di Casale Monferrato. Dei numerosi apprezzamenti
ricevuti da studiosi e critici è da menzionare l’interesse e gli scambi
epistolari con Federico Zeri che ritenne di farsi raffigurare sulla
copertina del suo libro “Confesso che ho sbagliato”, con i Tarocchi di
Billoni. Inoltre durante il 31º Premio Suzzara manifesterà la sua netta
preferenza per le opere esposte dal pittore. I suoi dipinti sono pubblicati
in alcune copertine di libri e numerose sono le pubblicazioni a lui
dedicate.
Opere in mostra di Giuseppe Billoni:
Agguato al plenilunio, 2016, olio su tela, cm 150x100
Sconfine, 2015, olio su tela, cm 150x100
Aurora, 2019, olio su tela, cm 120x100
Universal Generator, 2020, olio su tela, cm 150x100
Angelo Boni nasce a Suzzara (MN) nel 1935, muore a Carpenedolo (BS)
nel 2020.
Incisore e pittore di formazione naturalista, muove i primi passi
all’Istituto d’Arte P. Toschi di Parma dove si diploma nel 1954. Dagli anni
Cinquanta partecipa a rassegne nazionali di pittura. Dalla metà degli anni
Sessanta si dedica esclusivamente alla pittura e alla grafica. Stampa in
proprio. Dal 1966 opera abitualmente con le tecniche dell’acquaforte,
acquatinta, maniera nera e punta secca. Partecipa al Premio Suzzara ed è
segnalato alla Biennale del Po di Piacenza. Gli viene dedicata una mostra
antologica a Castenedolo (BS) nel 1981, e nella Biblioteca di Palazzo
Sormani di Milano nel 1995. Adalberto Sartori sul mensile d’arte “Archivio”
nel periodo 1991-1992 gli pubblica “Tutta l’opera grafica di...”. Le sue
incisioni si trovano nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di
Bagnacavallo e nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova.
Espone in molte gallerie italiane (Ancona, Venezia, Milano, Roma, Trento,
Teramo, Desenzano). Nel 2004 gli viene conferito a Stresa, il Premio
Ambiente per il paesaggio naturalistico.
Opere in mostra di Angelo Boni:
Riva boscata, 2002, acrilico su tela, cm 100x70
Senza titolo, 1995, acrilico su tela, cm 100x70
Senza titolo, 2000, acrilico su tela, cm 100x50
Senza titolo, 2004, acrilico su tela, cm 100x70
Nonostante il volere contrario della famiglia, che lo voleva impiegato di banca,
riuscì dopo dure lotte a iscriversi all’Istituto d’Arte di Modena, dal quale si
licenziò Maestro ceramista. All’inizio degli anni ’60 frequentò l’Accademia di
Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Dante Carpigiani e Luigi Degasperi, ma
soprattutto del Maestro Umberto Mastroianni, del quale poté frequentare anche lo
Studio torinese. Artista di vecchio stampo, conoscitore di tutte le tecniche
creative che lo portarono a lavorare varie tipologie di pietre e marmi, oltre a
legni, bronzo, ferro, cera, creta, gesso, oro ed argento. Collocare Cermaria
all’interno di una corrente artistica non è semplice, in quanto, pur risultando
palese il suo astrattismo, in realtà esso origina dalle esperienze della sua
infanzia, quando rimase affascinato dalle forme che il mare riusciva ad imporre
alle pietre ed ai legni che trovava sulla spiaggia, oltre che dal continuo
studio delle conchiglie sia integre che rotte. Sue opere sono conservate in
raccolte private e pubbliche in Italia, Svizzera, Germania, Croazia, Vaticano,
Svezia, Corea del Sud, Australia, Giappone, Stati Uniti ed Emirati Arabi.
Principali manifestazioni e mostre: 1970 - Iglesias (CA), V Mostra
Internazionale della piccola opera d’arte. 1971 - Gubbio (PG), VI Biennale
d’arte del Metallo. 1983 - Faenza (RA), Rassegna Arte e tecnologia. 1986 -
Carrara (MS), simposio internazionale di scultura. 1992 - Milano, Galleria
BonapArte, personale di scultura. 1996 - Stidsvig/Klippan (Svezia), simposio di
scultura. 2001 - Mantova, Casa del Mantegna, personale di scultura. 2003 -
Firenze, III Florence Biennale d’Arte Contemporanea. 2006 - Gazoldo degli
Ippoliti (MN), Museo d’Arte Moderna, personale di scultura. 2016 - Cattolica
(RN), Museo della Regina, personale di scultura. Genova, Satura Art Gallery,
personale di scultura. 2019 - Gazoldo degli Ippoliti (MN), MAM, personale di
scultura. Bruxelles, Espace Art Gallery, collettiva. 2023 - Genova, SATURA
Palazzo Stella, mostra personale.
Opere in mostra di Claudio Cermaria:
L'onda e il relitto, 1971, legno, h cm 73
Composizione, 1993, marmo Portoro, h cm 42
Forme interne ed esterne, 1993, pietra delle colline moreniche, h cm 35
Forme interne ed esterne 2, 1996, pietra delle colline moreniche, h cm 35
Giuseppe De Luigi nasce a Stradella di Bigarello (MN) nel 1908, muore a
Genova-Quarto nel 1982.
Nel 1926, grazie all’interessamento di Mario Nuvolari e del pittore Arturo
Raffaldini, si aggiudica le borse di studio del Comune di Bigarello e
dell’Istituto mantovano Giuseppe Franchetti, per corsi di perfezionamento di
pittura a Firenze dove soggiorna fino al 1930. Prima di lasciare Mantova, dedica
loro l’affresco “San Martino” sulla facciata della Chiesina di Canedole. A
Firenze, diventa allievo del pittore Focardi, frequenta lo studio del pittore
Giovanni Costetti. Al “Caffè delle Giubbe Rosse”, conosce intellettuali ed
artisti tra i quali Giansiro Ferrata, Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Piero
Bargellini. Si impiega a Fiesole presso una “bottega” dove apprende l’arte della
ceramica. Nel 1932, Sandro Bini include un saggio su De Luigi, tra quelli su
Manzù, Tomea, Sassu, Lorenzetti e Giorgi nel volume “Artisti” edizioni “Libreria
del Milione” di Milano. Nel 1936 apre uno studio a Mantova con lo scultore
Albano Seguri. Frequenta la “Bottega” di Giordano Di Capi e l’“atelier” di A.
Giuseppe Facciotto. Nel 1960 ordina la sua prima mostra personale a Milano alla
Galleria D’Arte Totti, curata dal Prof. Mario Monteverdi; nel 1964 ordina la sua
prima mostra personale a Mantova, alla Casa del Mantegna. Gli viene conferito
nel Salone d’Onore del Circolo della Stampa a Milano il “Diploma per Meriti
Artistici” al 1° Gran Premio della Stampa - Concorso Mostra Internazionale di
Pittura 1975, organizzato e patrocinato dall’Assessorato all’Istruzione-Cultura-Turismo
della Provincia e del Comune di Milano presso il Palazzo del Turismo di Milano.
Nel 1979 viene invitato ad esporre alla 1a Mostra Permanente Pinacoteca
Internazionale d’Arte Antica e Moderna al Palazzo delle Manifestazioni di
Salsomaggiore Terme. Gli viene conferito il Premio Nazionale d’Arte e Cultura
dell’Accademia, nel Palazzo dei Principi Pignatelli a Roma. Dopo la morte, le
sue opere vengono esposte su invito alle più qualificate rassegne espositive
dedicate alla pittura del Novecento e del Chiarismo.
Opere in mostra di Giuseppe De Luigi:
Casetta dal tetto rosso, anni ’60, olio su tavola, cm 36x50
Case e muretti azzurri, primi anni ’60, olio su cartone, cm 42x50
Casa grigia con muretto rosa, anni ’60, olio su tavola, cm 34x48
Mare, muretto grigio, cancello verde, anni ’70, olio su tavola, cm 30x49
Ha iniziato l’attività di pittore alla metà degli anni Trenta sulla scia del
movimento Corrente. Frequenta lo studio di Alfonso Monfardini. Trasferitosi a
Milano, è allievo del pittore milanese Antonio Piatti, ritrattista di Verdi e
Mascagni, nello studio di Palazzo Borromeo. Da allora parte l’attività
espositiva. Principali esposizioni: nel 1939, X° Mostra d’Arte del Sindacato
Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano, Palazzo della Permanente. Mostra
Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te, Mantova. Nel
1942, IX Mostra Sindacale degli Artisti Mantovani, nel Ridotto del Teatro
Sociale di Mantova. Nel 1946, Mostra d’Arte mantovana al Palazzo della Ragione
di Mantova. Nel 1947, Mostra del Gruppo Artistico Mantovano nel Palazzo della
Ragione di Mantova. Nel 1948, partecipa alla XXIV Biennale di Venezia. Nel 1949,
Premio Nazionale di Cremona. Nel 1950, Collettiva di artisti nazionali, Clusone.
Nel 1954, 1955 e 1956, Casa del Mantegna di Mantova. Nel 1961, Rassegna Arti
Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, Casa del Mantegna. Nel 1965, I Mostra
Regionale Lombarda, Galleria San Maurizio di Mantova. Nel 1967, Prima Rassegna
delle Arti Figurative Mantovane, Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1970,
personale nel Ridotto del Teatro di Carpi. Nel 1971, Mostra Regionale d’Arte
Lombarda, Cremona. Nel 1974, Premio Corrado Alvaro di Torino. Nel 1975, Premio
Brunelleschi di Firenze. Nel 1976, Rassegna Arts Plastiques Villes Jumelées,
Maison de la Culture, Nevers. Nel 1979, 1a Biennale di pittura e scultura Quando
l’arte si fa religiosa, Salone Mantegnesco di S. Francesco, Mantova, Primo
premio. Nel 1980, Biennale del Mediterraneo, Bari, riceve la medaglia d’oro. Nel
1983, Collettiva al Salone delle Nazioni, Parigi. Nel 1984 l’Ente Manifestazioni
Ticinesi di Lugano (Svizzera), gli dedica una mostra personale. Nel 1989,
Rassegna Artisti Italiani, Arte Expo di Barcellona (Spagna). Nel 1991, la
Galleria Zammarchi di Milano, gli allestisce un’importante mostra personale.
Nelle Sale del Palazzo Vescovile di Cremona partecipa, nel 1994, alla III
Biennale d’Arte Sacra. Partecipa nel 1995 all’Arte Fiera di Bologna, con la
Galleria Zammarchi di Milano.
Opere in mostra di Carlo Dusi:
Ombre lontane, 1976, tecnica mista, cm 100x100
Le Amiche, 1990, tecnica mista, cm 100x70
Ragazza con mandolino, 1992, tecnica mista, cm 104x70
Ragazze in piscina, 1992, tecnica mista, cm 100x90
Anselmo Galusi nasce a Bagnolo S. Vito (MN) nel 1909, muore a Mantova nel
2003.
Attivo dal 1938, nel 1946 inizia l’attività espositiva con la partecipazione
alla Manifestazione degli Artisti “Indipendenti” al Palazzo della Ragione di
Mantova; manifestazioni alle quali espone anche negli anni successivi. Partecipa
a numerose edizioni del Premio Suzzara (1950, 1951, 1957, 1958). Nel 1952
partecipa al Premio Nazionale Firenze; nel 1953, espone al Premio Mantegna alla
Casa del Mantegna di Mantova. Principali mostre: nel 1960, Mostra Nazionale Arti
Figurative, Venezia. Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, Casa del
Mantegna, Mantova. Mostra Internazionale, Budapest. Nel 1962, Mostra
Internazionale di Helsinki. Nel 1964, 2a Mostra Triveneta”, Padova (vince il I
premio bianco-nero). III Mostra Interregionale, Palazzo dell’Arte, Cremona.
Mostra Nazionale, Palermo (vince il I Premio bianco-nero), opera inviata alla
Mostra Internazionale di Parigi, alla Galleria Balzac (III premio bianco-nero -
medaglia d’oro). 3a Mostra Nazionale Triveneta, Padova (vince il II premio
bianco-nero). Nel 1966, Mostra del piccolo quadro, Galleria Gianferrari, Milano.
IIa edizione del Premio Novi, Novi (medaglia d’oro). Nel 1967, Va edizione
Premio Rovereto (premiato). Rassegna Internazionale, Belgrado. Nel 1971,
Incontro Internazionale d’Arte, Mogliano Veneto (medaglia d’oro). Nel 1975 e nel
1978, Galleria Il Deschetto, Mantova. Nel 1981, Quando l’arte si fa religiosa,
Museo Diocesano, Mantova. Nel 1984, Mostra del Disegno Mantovano del ’900, Museo
Civico di Palazzo Te, Mantova. Nel 1985, Anselmo Galusi. L’informale degli anni
Sessanta, Studio Sartori, Mantova. Nel 1990, mostra personale (con Vittorio
Carnevali), Galleria La Torre, Mantova. Nel 1991, Sperimentazione e ricerca,
opere inedite 1970-’90, Galleria La Torre, Mantova. Nel 1993, Anselmo Galusi. Il
fascino dell’astratto, Saletta Cavriani, Mantova. Nel 1994, Antologica, Anselmo
Galusi - opere 1939-’94, Casa di Rigoletto, Mantova. Nel 1995, Un segno
essenziale tra realtà e sogno, Teatro Comunale, Reggiolo, poi alla Torre Civica
di Medole. Nel 1997, Il segno inciso, l’Incisione mantovana del novecento,
Pinacoteca, Quistello. Nel 1998, La valle del grande fiume, Teatro Comunale,
Reggiolo. Nel 1999, personale Opere recenti, Circolo Castello di Cerlongo. Nel
2000, Arte a Mantova 1950-1999, Casa del Mantegna, Mantova.
Opere in mostra di Anselmo Galusi:
Composizione astratta, 1966, olio su tela, cm 92x72
Disco nero - geometria, 1966, olio su tela, cm 81x61
Composizione, 1967, olio su tela, cm 61x81
L’arco del tempio, 1969, olio su tela, cm 80x62
Negli anni 2000 ha iniziato a frequentare vari corsi di pittura e disegno presso
l’Accademia delle Belle Arti di Verona, vincendo per due anni una borsa di
studio. Da allora frequenta con regolarità il gruppo “amici dell’Accademia”
creatosi negli anni e con loro lavoro, realizzo progetti e sperimento nuove
tecniche. Ha esposto in varie mostre personali e collettive in gallerie e musei
di Mantova, Bologna, Modena, Ferrara, Verona, Peschiera e Roma, catturando
l’interesse del pubblico per l’originalità delle sue opere. Ha partecipato a
vari concorsi vincendo vari premi e le sue opere sono state inserite per diversi
anni nel Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea. Ha intrapreso la
carriera artistica seguendo i corsi del Prof. Maurizio Taioli, col quale ha
studiato in modo approfondito la teoria dei colori, da questo periodo si stacca
dopo la conoscenza del Prof. Nicola Nannini con il quale studia la vera pittura
accademica, successivamente conosce l’artista poliedrico Pier Antonio Tanzola
che gli insegna ad aprire la mente ed a scavalcare i confini dell’immaginazione
approcciandosi alle opere in modo più concettuale.
Opere in mostra di Denis Guerrato:
Malditesta1, 2020, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 90x75
Malditesta2, 2020, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 90x75
Giulia, 2021, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 30x30
Ioefede, 2021, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 30x30
Marzia Roversi nasce a Poggio Rusco (MN) nel 1962.
Laureata in Architettura presso l’Università degli studi di Firenze, dal 1990
esercita la professione di Architetto, progettando per edilizia pubblica e
privata, ristrutturazioni e restauri di antiche dimore. La passione per l’arte
moderna e contemporanea l’ha condotta a esplorare varie forme di espressione
artistica, in campo pittorico come in quello dell’illustrazione. Un percorso
iniziato con opere di pittura su intonaco, proseguito attraverso l’esperienza
dell’acrilico e del collage, per approdare alla grafite, collage e tecniche
miste su tavola di legno. Ha presentato le proprie opere in Italia e all’estero
(Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone) presso Gallerie ed esposizioni d’arte
contemporanea. Premio della giuria GenovArte 2013 V Biennale d’arte
contemporanea; opera finalista al Premio Internazionale Arcaista III edizione
(Tarquinia 2009); diploma di merito Premio Arte 2015 (Cairo Editore - Editoriale
Giorgio Mondadori). Sue opere sono pubblicate su varie riviste d’arte. Autrice
di libri illustrati e copertine per l’editoria.
Opere in mostra di Marzia Roversi:
Danae a spasso con il pesce, 2021, acrilico grafite e collage su legno con
foglia oro, cm 90x80
Lucilla, 2016, grafite e collage su legno, cm 90x80
Edna, 2020, grafite e collage su legno, cm 45x35
Carmen, 2022, grafite e collage su legno, cm 54x40
Ventenne parte come operaio per la capitale francese; a Parigi resta alcuni mesi
durante i quali ha modo di confrontarsi con il locale mondo dell’arte. Rientrato
in Italia, di formazione autodidatta, dipinge privatamente ed il suo primo
appuntamento artistico risale al 1939, quando, sollecitato dagli amici Perina,
Facciotto e Cavicchini, partecipa alla Mostra dei Pittori, Scultori e Incisori
Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te di Mantova. Partecipa nel 1941 alla VIII
Mostra sindacale degli artisti mantovani e alla Mostra Sindacale
Interprovinciale di Milano, nel 1942 alla IX Mostra sindacale degli artisti
mantovani al Ridotto del Teatro Sociale di Mantova, nel 1944 alla X Mostra
Sindacale d’Arte, all’Unione professionisti e artisti a Mantova. Nel 1945 espone
con Gino Donati e Carlo Andreani alla Galleria alle Concole a Mantova (anche nel
1946); mostra personale alla Galleria Bergamo di Bergamo; mostra di Guastalla”.
È chiamato insieme a Mario Lomini e a Carlo Andreani a far parte del direttivo
artistico del Gruppo Artistico Mantovano, lo stesso che promuove la Mostra della
Libertà nelle Sale di Palazzo Ducale a Mantova. Nel 1946 alla Mostra d’Arte
mantovana al Palazzo della Ragione. Nel 1947, alla Mostra del Gruppo Artistico
Mantovano nel Palazzo della Ragione di Mantova, vince il Premio del paesaggio
mantovano; alla Mostra d’Arte Mantovana al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel
1948 è invitato alla Quinta Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e al 1° Premio
Suzzara. Nel 1949, al II Premio Suzzara si aggiudica un premio; figura alle
rassegne nazionali Natale dell’arte a Milano; Premio Michetti a Francavilla a
Mare; alla Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi
al Palazzo della Ragione. Nel 1950, alla Mostra Collettiva Artisti Mantovani nel
Palazzo Te di Mantova, al III Premio Suzzara, alla Mostra Regionale Lombarda a
Milano ed al Premio Michetti a Francavilla a Mare. Nel 1951, alla Mostra
Sindacale Artisti Mantovani alla Casa del Mantegna di Mantova, è tra i vincitori
della quarta edizione del Premio Suzzara, partecipa al Premio Michetti a
Francavilla a Mare, alla Cinquantesima Biennale Nazionale di Verona e alla VI
Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Seguono importanti e numerose mostre
personali e partecipazioni a mostre collettive, rassegne e premi in tutta
Italia.
Opere in mostra di Francesco Ruberti:
La ceramica, 1952, olio su tavola, cm 40x50
Paesaggio mantovano, 1948, olio su tela, cm 44,5x54,5
Paesaggio, 1955, olio su tavola, cm 70x54,5
Composizione, olio su tela, cm 50x60
Anna Ruggerini nasce nel 1927 a Mantova, dove muore nel 2022.
Compie gli studi classici, si laurea in medicina, specializzandosi in pediatria.
Dopo intense esperienze missionarie in Africa, nel 1963 si avvicina alla pittura
non abbandonando mai questo mezzo espressivo pur dedicandosi anche alla musica e
alla poesia. Dal 1966 la pittura semplice, essenziale e diretta all’uso del
colore di Anna è stata presentata in numerose mostre collettive e personali, in
Italia ed in Europa. Ha inoltre partecipato ad importanti concorsi pittorici
ricevendo premi e riconoscimenti: i più cari all’artista sono il Primo Premio
Arte Medica ad Aqui Terme (AL) e la Coppa Artistica al concorso nazionale del
Miniquadro a Verona. Mostre personali: 1969 - Galleria Saletta, Mantova. 1970 -
Galleria Tiziano, Mantova. 1971 - Bottega d’Arte Benaco, Bardolino. 1972 -
Galleria d’arte Salsomaggiore, Salsomaggiore. 1973 - Galleria alla Torre,
Mantova. 1974 - Club Walter, Bozzolo. 1974 - Al Cavallino Bianco, Suzzara. 1975
- Galleria d’Arte Mantegna, Mantova. 1975 - Croce d’Oro, Bozzolo. 1976 - Parete
d’Arte Mossini, Mantova. 1977 - Galleria d’Arte Bertoni, Mantova. 1978 -
Galleria la Piazzetta, Mantova. 1979 - Studio Sartori, Mantova. 1979 - Galleria,
Bagnolo San Vito. 1986 - Galleria Andreani, Mantova. 1991 - Galleria Lo Scalone,
Mantova. 1995 - Casa di Rigoletto, Mantova. 1999 - Galleria Arianna Sartori
Arte, Mantova. 2001 - Galleria Einaudi, Mantova. 2004 - Galleria d’Arte Principe
Amedeo, Mantova. 2006 - Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. 2011 - Galleria
Arianna Sartori Arte, Mantova. Nel 2014 figura alla rassegna Cento anni di arte
mantovana dal secolo breve ai nostri giorni, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario.
Opere in mostra di Anna Ruggerini:
Solleone, olio su tavola, cm 17x25
Il Rio da via Massari, 2010, olio su cartone telato, cm 33x23
Ritratto di ragazzo, olio su cartone, cm 18x13
Vaso con fiori, olio, cm 22x11,5
Ritenuto da eminenti storici dell’arte uno dei più importanti maestri del ’900,
Seguri si forma alla “Cignaroli” di Verona allievo dello scultore Gerelli. Poi è
all’Accademia di Brera a Milano, seguendo le lezioni di Francesco Messina, fino
al 1937. La sua attività artistica lo vede partecipare alle rassegne di
carattere locale ed a rassegne di grande respiro internazionali. Caratterizzato
da una grande produzione artistica, figura alle numerosissime rassegne a
carattere locale fin dal 1933. Vince nel 1935, la Borsa di Studio Franchetti.
Insegna dal 1945, per due anni a Brera, poi a Venezia, e quindi a Mantova,
all’Istituto d’Arte dove insegna fino al 1974. Del 1948, partecipa a molte
edizioni del Premio Suzzara. Nel 1950, partecipa alla Biennale di Cremona. Nel
1951, VI Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni di Roma (anche nel
1956, 1959, 1965). Dal 1953 partecipa alle numerose rassegne tenute
dall’Accademia di Brera, le Biennali Milanesi al Palazzo della Permanente di
Milano. Alla Casa del Mantegna di Mantova al Premio Mantegna, (Primo premio per
la scultura). Nel 1954 è alla XXVII Biennale di Venezia (anche 1956). Nel 1955,
per l’Associazione Nazionale Paracadutisti, realizza l’Urna che custodisce la
terra di El Alamein, nel Famedio dei Caduti di Mantova. Mostra Itinerante -
Piccoli bronzi a Liegi, Parigi e Amburgo. Espone a Parigi nel 1956. Vince
moltissimi concorsi per la costruzione di numerosi monumenti a Mantova e anche
in molte città italiane. Partecipa alle diverse edizioni del Bronzetto a Padova.
Vince a Mantova il Concorso Premio per una Grande Scultura in bronzo, per il
nuovo Ospedale Carlo Poma di Mantova. Nel 1981, gli viene dedicata una grande
Mostra al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1989 si tiene la mostra
personale intitolata “I Pugilatori” alla Casa di Rigoletto a Mantova. Nel 1996,
a cura della Provincia di Mantova, gli viene allestita la mostra dal titolo
“Figure” alla Casa di Rigoletto a Mantova. Nel 1999 ordina una importante mostra
antologica, nel Palazzo della Ragione di Mantova, per l’occasione il Comune di
Mantova edita un prestigioso catalogo. È presente alla rassegna Città di Lissone
- Premio di Pittura, che si tiene nel Palazzo Terragni. Nel 2000 è presente alla
Casa del Mantegna di Mantova alla mostra Collezione d’arte moderna della
Provincia di Mantova. Nel dicembre gli viene assegnato il Premio Camera di
Commercio di Mantova.
Opere in mostra di Albano Seguri:
Mondine, anni ’40, bronzo, cm 50x70x20
Prete seduto, anni ’60, bronzo, cm 40x45x25
Figura femminile, anni ’60, bronzo, cm 40x50x20
Donna con serpente, anni ’80, bronzo, cm 40x45x10
Anna Somensari nasce nel 1940 a Mantova, dove vive.
Da sempre appassionata di pittura, a partire dagli anni Novanta si dedica
interamente a questa disciplina artistica. Ha partecipato a numerose mostre,
collettive e personali, a: Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Venezia.
Alcune sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero. Nella
sua elaborazione pittorica c’è stata una continua evoluzione. Tra i vari periodi
si distingue quello legato ai “vecchi muri” riprodotti su tela di sacco. Ora,
l’artista è orientata verso un Astrattismo simbolico di stampo Concettuale; il
pensiero, infatti, è sempre alla base del suo lavoro. Le sue opere sono state
pubblicate su diversi cataloghi tra cui “Artisti a Mantova nei sec. XIX e XX” e
in dieci edizioni del “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”, editi
da Archivio Sartori Editore, “Anna Somensari. Nature silenti” edito da
PubliPaolini nel 2011, “Anna Somensari. Il pensiero: forma e colore” pubblicato
da Arianna Sartori Ed. nel 2015, “Spoleto Arte incontra Napoli”, con testo
critico di Vittorio Sgarbi pubblicato da Ed. Promoter nel 2016, “Art Escape
2018” edito da I Due Colli Ed. di Terni. “Artisti d’Italia 2020” edito da
Orizzonte Italia. Rosario Pinto. Fra tradizione e innovazione, Volume V.
Processi creativi artistici della contemporaneità, Ed. Napoli Nostra, con
storicizzazione presso la Biblioteca T. J. Watson del Metropolitan Museum of Art
di New York. Avendo partecipato nell’ottobre 2023 alla XIV FLORENCE BIENNALE di
Firenze, le opere esposte sono pubblicate sul Catalogo della Mostra
Internazionale di Arte Contemporanea e Design edito da Giorgio Mondadori Ed. nel
2023.
Opere in mostra di Anna Somensari:
Il colore dei giorni, 2023, olio su tela, cm 100x80
Io e l'albero, 2023, olio su tela, cm 100x80
Trasmutazione, 2023, olio su tela, cm 100x80
Ponti tra le parole, 2023, olio su tela, cm 100x80
Si trasferisce giovanissimo a Bolzano dove inizia l’attività artistica,
improntata inizialmente sulla figurazione pittorica e scultorea. Nel 1963 vive e
opera a Parma, partecipando attivamente alle avanguardie emiliano-lombarde.
Negli anni ‘70 si trasferisce in via Brera a Milano, capitale dell’arte europea
ed è nell’ambito milanese che avverte il bisogno di passare dalla collettività
delle spighe all’individualità della “Mela”. Nei primi anni ‘70 l’artista su
invito della scrittrice ed amica Milena Milani inaugura uno studio estivo
nell’Eden privato di Villa Faraggiana ad Albissola (SV) dove per vent’anni opera
nel campo della ceramica artistica, realizzando moltissime opere uniche. Nel
1983 realizza il “Convito di Pietra” citando in dieci grandi opere l’Ultima Cena
di Leonardo, l’alto profilo artistico dell’opera viene proposto per
rappresentare l’arte italiana a Melbourne in Australia. Iniziano poi i frequenti
viaggi in Sud America, dove conosce Oscar Niemeyer, il grande architetto,
inventore di Brasilia, diventano amici, le pomacee curve trovano corrispondenza
fra le ali architettoniche di una Brasilia metafisica, “Arquiteturas de Leonardo
a Niemayer” è la grande mostra-omaggio all’amico, ospitata al Museo D’Arte
Contemporanea di San Paolo. Viviani nel 1988 lascia Milano, ritorna al paese e
alle proprie origini virgiliane, inventa Ca di Pom. Nel 1995 Alitalia per L’Arte
nell’ambito di far conoscere le più significative espressioni dell’arte
contemporanea italiana, lo invita nei propri spazi presso l’aeroporto J.F.
Kennedy di New York a presentare una selezione antologica della sua opera, “The
Big Apple” è il titolo emblematico della vicenda artistica del maestro italiano.
L’ultima grande esposizione antologica “Pom Aria” alle Fruttiere di Palazzo Te a
Mantova sintetizza la sua vita artistica.
Opere in mostra di Vanni Viviani:
Dalle architetture, 1986, acrilici su tela, cm 80x80
Fuoriuscita da spazio, 1973, acrilici su tela, cm 80x80
Proiettarsi nel quadrato, 1976, acrilici su tela, cm 80x80
Labirinto letterale, 1985, acrilici su tela, cm 80x80