Mostra che celebra il centenario della morte di Giacomo Matteotti, a Palazzo Roncale in Rovigo, dal 5 aprile al 7 luglio 2024, e che mira a sottrarre la figura di Giacomo Matteotti a una astratta rappresentazione del martire e restituire la corposità della sua presenza reale nei luoghi, nelle umane relazioni, nelle scelte ideali e culturali, che lo videro operare dalla sua appartata periferia polesana.
Il 10 giugno 1924, Giacomo Matteotti, giovane
deputato socialista rodigino, veniva brutalmente assassinato da 5 squadristi
fascisti. Ad essere colpito a morte fu il più coraggioso oppositore del
regime fascista, l’uomo che aveva avuto il coraggio e la dirittura morale di
condannare i brogli elettorali messi in atto dalla dittatura e la corruzione
presente nel Governo presieduto da Benito Mussolini. GIACOMO MATTEOTTI (1885 –1924). Storia di un uomo
libero
Comunicato stampa
È un Matteotti a tutto tondo quello che emergerà,
dal 5 aprile al 7 luglio, in Palazzo Roncale a
Rovigo, dalla mostra “Giacomo Matteotti (1885
–1924). Storia di un uomo libero” promossa dal
Comitato Provinciale per le Celebrazioni del
Centenario della morte di Giacomo Matteotti e dalla
Regione del Veneto, con il sostegno della Fondazione
Cariparo, e la collaborazione dell’Archivio di Stato
di Rovigo, della Direzione Musei regionali Veneto
del Ministero della Cultura e il patrocinio del
Comitato Nazionale per le Celebrazioni del
Centenario della morte di Giacomo Matteotti, della
Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di
Firenze e della Fondazione Giacomo Matteotti di
Roma.
Lo anticipa il professor Stefano Caretti, tra i
massimi studiosi di Matteotti e di storia del
socialismo, docente di Storia contemporanea
all’Università di Siena.
Dell’uomo politico polesano la mostra rievocherà
l’attività di pubblico amministratore in diverse
realtà del territorio rodigino, l’impegno
nell’attività sindacale nelle leghe e cooperative e
quello parlamentare, irriducibile oppositore del
fascismo e infine segretario del Partito Socialista
Unitario. Così come sarà ricordato, anche con la
emersione di documenti, mai prima esposti,
patrimonio dell’Archivio d Stato di Rovigo, il suo
assassinio e infine il suo funerale.
Ma, in parallelo, ad essere approfondito in mostra
sarà anche il Matteotti privato, le sue letture, la
passione personale e familiare per la musica, il
fondamentale rapporto con la moglie Velia e la
famiglia.
Alla mostra rodigina ha assicurato la sua
collaborazione anche il Museo Nazionale Collezione
Salce di Treviso (Ministero della Cultura), che
metterà a disposizione un corpus di manifesti che
documentano quanto la vicenda Matteotti abbia
influito nell’Italia del tempo.
"Pochi uomini politici hanno saputo ispirare –
sottolinea il curatore della mostra, professor Caretti
– intere generazioni e suscitare echi così
profondi e duraturi, anche all’estero, come
Matteotti, ma pochi sono stati al tempo stesso
glorificati e meno conosciuti. Certo ha nociuto in
qualche modo alla comprensione della complessa
personalità di Matteotti il prevalere dell’aurea
mitica, e quindi astratta, sulla figura concreta
dell’uomo. Una sublimazione ideale che ha puntato
esclusivamente sul 'martire', sulla'vittima',
sull’'apostolo' sull’'eroe', sfumando così i tratti
veri del personaggio, favorendone la metamorfosi in
un simbolo sostanzialmente etico e sacrificandone lo
spessore umano e la portata storica della sua opera.
Scopo della mostra è appunto quello di sottrarre la
figura di Giacomo Matteotti a una astratta
rappresentazione del martire e restituire la
corposità della sua presenza reale nei luoghi, nelle
umane relazioni, nelle scelte ideali e culturali,
che lo videro operare dalla sua appartata periferia
polesana per giungere alle esperienze ai vertici
della politica nazionale. La mostra si sviluppa come
una sorta di racconto per immagini e documenti,
sovente di rara reperibilità, che riescono, con la
loro pregnante immediatezza visiva, a ricostruire il
senso complessivo di una vita non racchiudibile
nella pur nobile fissità del martirologio, ma che
anzi in tal modo spiega quel percorso di rigoroso
impegno civile e di dovere etico capace di giungere
al sacrificio estremo."
La sua rappresentazione di organizzatore di leghe e
cooperative, amministratore locale, deputato in
Parlamento nella irriducibile opposizione al
fascismo, e infine segretario del Partito socialista
unitario, restituisce una nuova e concreta immagine
di Giacomo Matteotti.
Nel Centenario di quell’omicidio politico, atto che rimane tra quelli che
hanno fatto la Storia italiana del Novecento, il Polesine, terra natale di
Matteotti, ne ricorda la figura, ne rinnova l’insegnamento morale e rievoca
la sua vicenda umana e politica riconducendola a “memo” ed esempio per
l’oggi.
A Rovigo, per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato
Provinciale, presieduto dal Sindaco di Fratta Polesine, comune natale di
Matteotti, che riunisce più di 40 istituzioni, realtà associative e
culturali.
Al Comitato si sono attivamente affiancate la Regione del Veneto e la
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Quest’ultima si è assunta
l’onere del completo restyling della Casa Museo di Matteotti a Fratta
Polesine e del finanziamento di una mostra commemorativa programmata in
Palazzo Roncale, a Rovigo.
In previsione del Centenario, l’attività del Comitato Provinciale ha preso
il via già da due anni, con un ricco programma di incontri, iniziative
rivolte all’intera popolazione, altre alle fasce giovanili, altre a pubblici
specializzati, condotte in modo capillare in tutto il territorio polesano ma
non solo. In questi anni il Comitato si è fatto promotore di una intensa
attività scientifica con convegni e ricerche condotte con le Università di
Ferrara e Padova.
Vivace e molto importante il lavoro avviato, e che continua, con le scuole
intorno a “Pensiero che non muore”. Con il Ministero della Pubblica
Istruzione si è consolidato il Concorso Nazionale Matteotti per le scuole.
Attività che fanno riferimento alla Casa Museo di Fratta.
Il Centenario è occasione anche per la creazione di una banca dati delle
fonti amministrative polesane presenti all’Archivio di Stato di Rovigo: una
documentazione ancora inedita che permetterà di approfondire la visione
matteottiana sull’ente locale come primo spazio di partecipazione
democratica. Questo progetto è realizzato con la collaborazione della
Fondazione Anna A. Kuliscioff di Milano, Fondazione con cui sarà realizzato
anche un fumetto sul giovane Matteotti e un board game (realizzato
dall’Archivio di Stato di Rovigo) per i ragazzi, entrambi strumenti
distribuiti alle scuole dell’intero territorio nazionale. Il fittissimo
programma del Comitato continua con spettacoli, lezioni multimediali, cicli
di poesia e musica… Ma altre iniziative sono in cantiere e saranno attivate
non appena perverranno i finanziamenti previsti dalla “Legge Segre” per il
Centenario già approvata dal Parlamento.
Nel Centenario, a Rovigo la figura di Matteotti verrà ricordata da una
originale mostra curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi
studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia
contemporanea all’Università di Siena. La mostra sarà in Palazzo Roncale, a
Rovigo, dal 5 aprile al 7 luglio 2024. A promuoverla sono il Comitato
Provinciale per il Centenario di Matteotti, la Regione del Veneto, con il
sostegno di Fondazione Cariparo, la collaborazione della Direzione Musei
regionali Veneto del Ministero della Cultura e il patrocinio del Comitato
Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo
Matteotti, della Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di Firenze e
della Fondazione Giacomo Matteotti di Roma. Attraverso un percorso di
immagini e documenti la mostra su Matteotti intende offrire al contempo
informazione e formazione al pubblico più vasto e soprattutto ai giovani.
Può raccontare di Giacomo Matteotti, con l’immediato ed efficace linguaggio
delle immagini, la famiglia, il profilo umano, gli studi, la militanza
politica, la guerra e il difficile dopoguerra, le battaglie parlamentari, lo
scontro frontale con il fascismo condotto sino all’estremo sacrificio. Può
restituirci a un secolo di distanza, senza retorica e senza ideologismi, la
storia di un uomo libero, che del suo amore per la libertà ha reso
testimonianza estrema.
Il completo restyling della Casa Museo Matteotti a Fratta Polesine è
promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e
Rovigo, in accordo con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei
Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto
come Monumento Nazionale.
La progettazione del nuovo volto della Casa Museo è stata affidata allo
studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e aggiornamento del
percorso narrativo a Luca Molinari Studio, team curatoriale guidato dal
professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione
dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania
Luigi Vanvitelli, con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.
Lo spazio della Casa Museo sarà un luogo di riflessione sulle immagini di un
Paese in uno dei momenti più critici della sua storia e per la lettura
critica e potente della figura centrale di Giacomo Matteotti per la storia
italiana contemporanea.
Un’attenzione particolare sarà riservata anche al grande giardino di Casa
Matteotti, proposto come luogo di introduzione al percorso museale, ma anche
di riflessione e approfondimento, grazie alla possibilità offerta al
visitatore di soffermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili
all’interno della casa.
05 Aprile 2024 - 07 Luglio 2024
Rovigo, Palazzo Roncale
Mostra a cura di Stefano Caretti
Ufficio Stampa: Studio ESSECI
Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net