Sabato 18 maggio alle ore 17:30, presso la Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco, inaugura la prima edizione di Nuove acquisizioni, una rassegna che avrà cadenza periodica e con la quale il Museo di Crema intende mettere in luce il continuo incremento delle proprie collezioni accresciute costantemente attraverso donazioni, comodati o acquisti.
Questa iniziativa si propone come occasione per
offrire uno sguardo privilegiato sulle recenti
aggiunte, che permetta di apprezzarne il valore
artistico e culturale, nonché di ringraziare
pubblicamente chi con tanta generosità contribuisce
ad arricchire le raccolte civiche. L’atto di
destinare opere private a un museo, infatti, si
configura come un gesto di straordinaria nobiltà,
che va oltre la mera offerta: rappresenta un
autentico investimento nella storia, nella cultura e
nell’educazione di una comunità.
Grazie alle generose elargizioni dei mecenati, i
musei possono perseverare nella loro cruciale
missione di custodi del passato e di luoghi di
ispirazione e apprendimento per le attuali e le
future generazioni. Tra il 2023 e il 2024 il Museo di
Crema è stato scelto come depositario di alcuni
notevoli dipinti di famiglia, giunti tramite un
comodato e ben due donazioni, ciò a riprova della
scientificità e della serietà con cui l’istituzione
cremasca esercita le sue funzioni di salvaguardia e
valorizzazione, confermando al contempo il suo ruolo
fondamentale di referente culturale.
Con la prima edizione di questa rassegna si vogliono
quindi introdurre alla città tre distinte collezioni
artistiche che includono significative opere del
panorama pittorico cremasco ottocentesco e
novecentesco. Apre la mostra un cospicuo gruppo di
dipinti provenienti da Genova, concessi nel 2023,
mediante un comodato gratuito, da Vittorio Bozzo.
Si tratta di undici lavori di Angelo Bacchetta
(Crema, 1841 - 1920) che attraverso il percorso
cronologico dell’allestimento permettono di seguire
i progressi stilistici dell’artista. Le prime due
opere, dal titolo Ritorno dal pascolo, ricordo della
campagna romana e Cucina, studio dal vero,
appartengono al suo periodo post-accademico; mentre
la
Carità - Dar da bere agli assetati,
I due frati vinattieri e le Due monache in un chiostro sono
l’espressione più romantica del pittore. Altri
quattro dipinti sono ascrivibili alla sua fase
naturalista e realista e di questi fanno parte la
Donna che stende i panni, le Galline nell’aia, la
Dama vestita di bianco con levriero e la Dama con
fiori seduta sotto un glicine. Al termine della
serie sono visibili anche due interessanti studi
preparatori: il primo raffigura la Gloria di santa
Teresa d’Avila, composizione in seguito adattata
all’iconografia dell’Assunzione della Vergine,
eseguita da Bacchetta ad affresco nella cupoletta
meridionale del santuario di Santa Maria della Croce
di Crema; il secondo bozzetto rappresenta invece la
Gloria dei santi Vito, Modesto e Crescenzia,
realizzata ad affresco nella volta della navata
della chiesa parrocchiale di Civate (LC).
Il nucleo intermedio della mostra è costituito da
quattro opere giunte da San Felice Circeo (LT),
donate nel 2023 da Cristina Crotti. Tre di esse sono
state eseguite da Eugenio Giuseppe Conti (Crema,
1842 - Milano, 1909), mentre la quarta dalla figlia
- anch’essa pittrice - Noemi Conti (Crema, 1878 - Sergnano, 1942). Del padre, oltre a un
Autoritratto
giovanile, spicca sicuramente Domani in collegio, un
dipinto da cui emerge tutta l’abilità ritrattistica
del pittore cremasco, in grado di rendere con
assoluta maestria l’introspezione psicologica dei
personaggi effigiati: in questo caso i due figli, Gineria e Renzo, colti impensieriti tra le fronde di
un giardino. Con Ore tranquille invece l’artista si
ispira al Settecento e a taluni temi arcadico-galanti messi in scena dalla cosiddetta
pittura rococò; in particolare la grande tela
risulta una fedele ripresa da un’opera del pittore
francese Jean-Antoine Watteau oggi perduta, nota a
Conti attraverso una stampa di traduzione. Della
figlia Noemi si può osservare esposta Fiori,
un’elegante composizione floreale rientrante in un
genere particolarmente congeniale alla pittrice. In
chiusura della mostra trovano spazio le opere
novecentesche di Gianetto Biondini (Crema, 1920 -
1981), arrivate da Crema, all’inizio del 2024,
attraverso la donazione di Giulia Polenghi,
purtroppo recentemente mancata. Si tratta di sette
dipinti che coprono un arco temporale abbastanza
ristretto, che va dagli anni Sessanta ai primi anni
Settanta del secolo scorso. La prima opera del
gruppo di ampie dimensioni, Il platano, così come
pure l’ultima, Il tronco del platano, si discostano
dalla ricerca espressiva e dagli esiti compositivi
che caratterizzano il percorso artistico del pittore
cremasco; mentre Fabbriche e Paesaggio urbano si
inseriscono a pieno titolo in quella sua fase
geometrizzante nella quale il dato oggettivo viene
reinterpretato in una direzione più immaginaria e
meno realistica. Altri tre dipinti, denominati
Composizioni floreali, costituiscono una serie e
sono ascrivibili alla sperimentazione già matura
degli anni Settanta, contraddistinta da
un’essenzialità del tratto e da un’atmosfera
cromaticamente morbida.
La mostra, curata da Alessandro Barbieri, Alessandro Boni e Gabriele Valesi, offre dunque un’opportunità
preziosa per mettere a disposizione del pubblico le
recenti opere acquisite dal Museo, le quali sono
state oggetto di studi e affondi dettagliati,
raccolti nelle pagine di un agevole catalogo edito
dalle Edizioni Museo Civico Crema. Una pubblicazione
dove ogni gruppo di dipinti è introdotto da un
capitolo che ne delinea le vicende collezionistiche,
seguito da schede utili all’approfondimento di ogni
singola opera.
Sabato 18 maggio dopo l’inaugurazione, in
concomitanza con la Notte europea dei Musei, la
mostra e il Museo Civico di Crema e del Cremasco
saranno visitabili fino alle ore 23:30.
Curatori: Alessandro Barbieri, Alessandro Boni, Gabriele Valesi
Durata: 18 maggio - 28 luglio 2024
Inaugurazione: 18 maggio 2024 ore 17:30
Sede: Museo Civico di Crema e del Cremasco, Pinacoteca. Piazzetta
Winifred Terni de’ Gregorj, 5 - Crema
Giorni ed orari apertura :
lunedì chiuso
martedì 14:30-17:30
da mercoledì a venerdì 10:00-12:00 e 14:30-17:30
sabato, domenica e festivi 10:00-12:00 e 15:30-18:30
Ingresso gratuito, senza prenotazione
Informazioni generali
Museo Civico di Crema e del Cremasco
Piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj, 5 26103 Crema
tel. 0373 257161 - 256414
museo@comune.crema.cr.it
www.culturacrema.it
Facebook: @museocrema
Segnalato da: Sara Zolla