Mostra personale di Federico Ferrarini, ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery e da Galleria Ferrero Arte Contemporanea, dal 1° aprile al 1° giugno 2025, presso La Cittadella degli Archivi di Milano.
Federico Ferrarini
(Verona, 1976) Formatosi tra le Accademie di Belle Arti di Bologna e
Venezia, Ferrarini sviluppa un linguaggio in cui spazio, tempo e gravità
si intrecciano come forze cosmiche. Il Sole Stargate diventa l’archetipo
centrale della sua ricerca: un passaggio e un ingranaggio che sfidano la
percezione lineare del tempo, trasformando la materia in archivio vivo.
Nel corso della sua carriera, le sue opere sono state esposte in
istituzioni internazionali di prestigio, tra cui il James L. Knight
Center di Miami, il Macro di Roma, la Lenny Wilkens Foundation di
Seattle, la storica sede della Olivetti a Ivrea e la Vecchia Loggia del
Palazzo Scaligero a Verona. La sua evoluzione verso la scultura culmina
nel 2018 con Vesseldata, una estroflessione ambientale ispirata al
wormhole einsteiniano, e prosegue dal 2021 con la serie Stonestar, dove
il marmo diventa simbolo della materia cosmica per eccellenza.
Attualmente, Ferrarini è impegnato nel progetto Heart of Earth. Opere
come quelle acquisite dal Teatro Ristori e da VeronaFiere — installate
rispettivamente nel foyer del teatro e davanti alla nuova entrata
Scaligera della fiera — testimoniano l’ambizione di rendere la materia
un archivio aperto, in cui il tempo si comprime e si dilata come una
forza fisica. La sua ricerca più recente esplora anche il dialogo tra
arte e tecnologia: in collaborazione con Kiratech S.p.A., Ferrarini sta
sviluppando un’opera che integra intelligenza artificiale, in occasione
del ventennale della società, previsto per settembre 2025 alla Fabbrica
Italia A.I.. Questo progetto estende la sua indagine cosmologica verso
nuove dimensioni, intrecciando archetipo e innovazione in un linguaggio
visivo potente e universale. La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo
archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in
zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse
storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e
privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali
ogni anno. Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi
è uno degli archivi meccanizzati più grandi d'Europa. Attraverso l'utilizzo di
una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo
di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione
migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla
consultazione. In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la
produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio
documentale in proprio possesso. Isorropia Homegallery è una associazione
culturale no profit, con sede a Milano. L’associazione si occupa della
promozione e della diffusione dell’arte, in tutte le sue forme, consentendo la
conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso
modalità multidisciplinari (dall’arte visiva a quella multimediale). Gli scopi
associativi vengono perseguiti tramite l'ideazione e l’organizzazione di eventi,
mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo
dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma
anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro
progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li
rappresentano, favorendone l'incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad
oggi, sono state organizzate oltre 70 mostre. Galleria Ferrero Arte Contemporanea nasce nel
2010 nello storico edificio di Villa Nesi a Ivrea. La Galleria si avvale fin da
subiti della collaborazione di critici e storici d’arte per citarne alcuni:
Ermanno Tedeschi, Liletta Fornasari, Alessandra Redaelli e negli ultimi due anni
fino al 2023 Angelo Crespi, attuale Direttore della Pinacoteca di Brera a
Milano. Nascono cosi progetti di mostre anche fuori sede: come il progetto
realizzato nella fabbrica Olivetti sito Unesco per Quadrifonia anno 2023
dedicato a quattro artisti di cui due storicizzati (Enzo Cacciola e Alfredo
Rapetti Mogol) assieme a due contemporanei (Marica Fasoli e Federico Ferrarini).
Sempre nel 2023 si ricorda la mostra istituzionale, a firma di Angelo Crespi,
Escape from Figure nel Museo Irpino, ex Carcere Borbonico di Avellino con gli
artisti Rapetti Mogol e l'emergente Cristina Nasti. Attualmente la Galleria
Ferrero collabora con il critico d'arte Andrea Daffra che presiede anche la
Fondazione Cacciola e Zappettini. L'interesse e la ricerca della Galleria
Ferrero sono continui nell'ambito dell'astrattismo con nomi più che consolidati
come: Marcello Lo Giudice, Ernesto Morales, Omar Hassan e Gialuca Patti;
concettualisti come: Riccardo Gusmaroli e spazialisti come: Barbara Nejrotti.
Un'attenzione anche al figurativo metafisico con Ciro Palumbo o onirico con
Davide Puma. Arte analitica ben rappresentata da Enzo Cacciola. TEMPO ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA
La Cittadella degli Archivi
di Milano ospita dal 1° aprile al 1° giugno 2025
la mostra personale di Federico Ferrarini TEMPO
ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA, ideata e
organizzata dall’associazione culturale Isorropia
Homegallery e da Galleria Ferrero Arte
Contemporanea. Il progetto espositivo rientra
nella manifestazione “I MARMI DELLA SCALA”
organizzata da La Cittadella degli Archivi di
Milano, in occasione della Milano Art Week,
ed è in collaborazione con il Politecnico di
Milano che ha curato una sezione della mostra
dedicata al restauro del Teatro alla Scala
dell’architetto svizzero Mario Botta.
In mostra una dozzina di opere, tra sculture di
grande dimensione e pitture, di Federico Ferrarini,
artista contemporaneo noto per la sua esplorazione
delle convergenze tra umano e cosmico, naturale e
tecnologico. La sua ricerca, avviata nei primi anni
2000, si caratterizza per un approccio
multidisciplinare che fonde scultura, pittura e
installazione, indagando l’essenza profonda della
materia attraverso l’uso di pigmenti puri, marmi e
onici. Il rapporto spazio-tempo rimane il fulcro
della sua poetica: i monoliti, le fenditure e le
superfici scolpite o dipinte non sono semplici
rappresentazioni, ma mappe temporali in cui il
passato, il presente e il futuro collidono. Ogni
opera è un campo di forze, una pressione che lascia
cicatrici nella materia, un’interferenza che lacera
la percezione. Attualmente, Ferrarini è
impegnato nel progetto Heart of Earth, che lo vede
scolpire direttamente nel cuore della montagna. In
questo contesto, il rapporto con i Maestri di cava
diventa fondamentale per un’indagine sulla pietra
come memoria geologica. Per l’artista Il marmo non è
superficie, ma una tensione compressa, un campo di
battaglia in cui lo spazio viene inciso, spaccato,
eroso fino a trasformarsi in memoria.
Al centro della mostra si colloca Tempo Attratto,
un’installazione scultorea comprensiva di elementi
marmorei di Rosso Verona, estratti direttamente
dalla cava, originali del restauro del Teatro alla
Scala di Milano eseguito da Mario Botta. L’opera
sarà esposta in dialogo con alcuni documenti che
raccontano ai visitatori il restauro del Teatro,
provenienti dall’archivio de La Cittadella,
selezionati dagli studenti del Politecnico di
Milano. Questa installazione, realizzata
dall’artista per la mostra, si compone di cinque
blocchi di marmo scolpiti direttamente in cava che
formano un’orbita di tre metri di diametro, una
curva che incide lo spazio e dilata il tempo. Al
centro, blocchi informi attraversati da tondini
metallici che poi culminano con i marmi originali
del restauro del teatro alla Scala. Un’opera che
trasforma la pietra in archivio vivo, dove il
passato è una forza che non si lascia contenere.
In mostra troviamo anche la serie di sculture di
marmo Stonestar in cui le superfici, solcate da
traiettorie concentriche, evocano mappe stellari e
schemi cosmici; o ancora Futurefossile scultura in
marmo rossa di Verona: un blocco posato a terra,
scavato e quasi rotto che evoca l’ossatura di uno
Stargate inattivo; o Cosmic Landscape, scultura
autoportante di marmo brasiliano, un blocco
sostenuto solo dal proprio peso, un frammento di
universo che sfida la gravità, un paesaggio cosmico
che sembra espandersi oltre i propri confini. Non
solo scultura ma anche pittura con Monolith Planet,
una tela monumentale, un’indagine avviata da
Federico Ferrarini sull’illusione della materia e
sul vuoto come principio generatore. Il percorso
espositivo si conclude con Temperatura Emotiva,
opere su carta, tracce violente, gesti primordiali
che emergono dal nero assoluto. Il rosso taglia la
superficie come una ferita aperta, una pressione che
non si dissolve ma si imprime come cicatrice. Ogni
segno è il residuo di un impatto emotivo, un
frammento di energia che persiste.
“Nella Cittadella degli Archivi, l’idea stessa di
archivio viene demolita. Qui non si conserva, si
incide. Non si catalogano informazioni, si lascia
che il tempo si manifesti nella sua forma più cruda,
più violenta, più ineluttabile. La memoria non è un
concetto astratto, è una pressione fisica, un
impatto, una massa che preme, che pesa, che chiede
di essere spezzata -. afferma Beatrice Marciani, Museologa
-. Federico Ferrarini non modella,
seziona. Non costruisce, erode. La sua arte è un
atto di aggressione contro la materia, un tentativo
di farle dire ciò che normalmente rimane nascosto.
Ogni suo lavoro è un trauma inciso nella pietra, un
taglio nello spazio, un’interferenza nella linearità
del tempo. Alla Cittadella degli Archivi di Milano,
tra memoria scritta e memoria geologica, questa
mostra non è un’esposizione, è uno scontro con la
pietra, un corpo a corpo con la resistenza della
materia. Non lascia scampo, non concede tregua”.
La mostra prende forma presso gli spazi, autentici
eppur avveniristici, della Cittadella degli Archivi,
polo archivistico meccanizzato di circa 70 km
lineari che ospita i documenti del Comune di Milano.
Essendo uno degli archivi più grandi d'Europa,
ospita oltre 1,5 milioni di pratiche e fascicoli di
interesse storico, sociologico, culturale e
amministrativo prodotti da enti pubblici e privati,
nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli
uffici comunali ogni anno. Contribuendo finanche
alla riqualificazione del Quartiere Niguarda, lì
dove trova la sua ubicazione, promuovendo la
riscoperta del paesaggio, del patrimonio storico e
della memoria sociale, Cittadella degli Archivi
assicura la valorizzazione del patrimonio locale a
partire da una fruizione pubblica e stimolante dello
stesso.
È stato possibile organizzare la mostra grazie a
Fasani Celeste, cava di estrazione del marmo
Rosso Verona, fondamentale poiché ha fornito la
maggior parte della pietra che l’artista ha
lavorato; AtelierMarmo di Matteo Passaretta e
IStone: due realtà che hanno appoggiato il
progetto e Dolci Colori: azienda centenaria
di pigmenti puri e terre naturali, partner tecnico
di enorme rilevanza storico culturale. L’esposizione
è accompagnata da un testo curatoriale scritto da
Beatrice Marciani, Museologa della Gallerie
dell’Accademia di Venezia.
www.comune.milano.it/comune/cittadella-degli-archivi
www.isorropiahomegallery.org.
www.galleriaferrero.com
Mostra personale di Federico Ferrarini
1° aprile – 1° giugno 2025
Opening: lunedì 31marzo 2025 dalle 18.30 alle 21.30
Sede: Cittadella degli Archivi, Via Ferdinando Gregorovius, 15, Milano
Contatti: info@isorropiahomegallery.org
Orari: dal lunedì al venerdì ore 10-19
Ingresso gratuito previa registrazione
Instagram @isorropiahomegallery @galleriaferrero @cittadella.degli.archivi
#cittadelladegliarchivi
#isorropiahomegallery
#galleriaferrero
NOTE TECNICHE E PARTNER
Pigmenti: Dolci Colori – terre naturali e pigmenti minerali.
Materiali: Marmo Rosso Verona fornito da Fasani Celeste.
Collaborazioni: Politecnico di Milano – sezione restauro Teatro alla Scala di
Milano.
Video documentazione: Michael Demori.
Tecnica scultorea: AtelierMarmo di Matteo Passaretta e IStone.
Vino: Pasqua Wines
Ufficio stampa della mostra
Laura Cometa
E: press@lauracometa.com T: +39 3271778443
Ufficio Stampa Comune di Milano
Antonella Tauro
E: Antonella.tauro@comune.milano.it T: +39 3477044286
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
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