Pietro Pietra (1885-1956) - La forza del segno


L’Associazione Bologna per le Arti presenta a Palazzo d’Accursio dal 6 dicembre al 12 febbraio, Pietro Pietra (1885-1956). La forza del segno, una mostra antologica a 140 anni dalla nascita dell’artista, che raccoglie 82 opere originali, tra incisioni, disegni, acquerelli e dipinti. Provenienti dall’archivio storico della famiglia Pietra e da diverse collezioni private, le opere in mostra comprendono principalmente disegni dal vero, dipinti a olio e acqueforti dedicati al mondo animale, insieme a una serie di penne acquerellate che ritraggono alcuni scorci della città natale dell’artista, Bologna.

Pietro Pietra (1885-1956) - La forza del segno

16 novembre 2025 - Comunicato stampa

 
La mostra monografica intende ripercorrere la tradizione del disegno e della grafica bolognese a cavallo tra Ottocento e Novecento, seguendo le tracce dell’intensa e poliedrica produzione di Pietro Pietra: un artista sognatore che ha profondamente amato Bologna, ritraendola in suggestive vedute e immortalando nei suoi lavori i luoghi simbolo della città — le storiche vie porticate, le antiche porte della cinta muraria, le piazze più caratteristiche. Qui il gusto per la veduta architettonica e il rigore prospettico si fondono con la teatralità scenografica e la dimensione narrativa, mentre le persone, ridotte a macchie o tratti essenziali, vengono spesso impiegate per misurare e animare la monumentalità urbana. Pietra rappresenta una Bologna ormai scomparsa, trasformata dai restauri e dalle demolizioni di fine Ottocento, recuperandone la memoria attraverso le sue vedute ad acquerello, tra realtà storica e visione onirica.

Artista sensibile e attento osservatore, anche grazie all’intenso studio condotto nel Giardino Zoologico di Roma tra il 1914 e il 1915, Pietra si distinse sin da subito come disegnatore di animali, capace di coglierli con rigore naturalistico e sensibilità poetica. Nei suoi disegni, ogni creatura — cani, leoni, tigri, gatti o cavalli — è resa con straordinaria precisione e profondità: non solo ne intuiamo l’aspetto esteriore ma anche l’essenza più intima di ciascun esemplare, spesso ritratto come essere senziente e fiero. Da queste rappresentazioni emerge il senso di rispetto che l’artista rivolgeva al mondo animale, anticipando una sensibilità animalista ed ecologica certo più propria della contemporaneità in cui viviamo. Pietra resta fedele alla tradizione bolognese ottocentesca e al mestiere dell’artista, pur aprendosi a riflessioni moderne sulla sintesi, sul dinamismo e sulla psicologia del disegno. Il tratto rapido e mnemonico diventa strumento per catturare l’essenza del movimento e dell’anima del soggetto, in continuità con la lezione leonardesca sul “moto interiore”.

Osservazione dal vero e rielaborazione mnemonica convivono nelle sue opere, realizzate con tecniche diverse — acqueforti, puntesecche, penne acquerellate e pittura a olio — che rendono questa esposizione un evento unico nel panorama italiano. L’intento è anche quello di offrire al pubblico un’occasione di educazione dello sguardo e di riscoperta delle tecniche incisorie, spesso rimaste ai margini della storia dell’arte. Non a caso, la mostra è accompagnata non solo da un catalogo monografico ma anche da un compendio pratico dedicato alle principali tecniche d’incisione (entrambi editi da Paolo Emilio Persiani, 2025). Inserito nel clima della rinascita grafica voluta da Cesare Ratta e Stanislao Petri, Pietro Pietra si distingue, infatti, nel panorama dell’incisione italiana del primo Novecento. L’acquaforte, in particolare, è la tecnica nella quale dimostra grande perizia e sperimentazione: è il suo linguaggio più autentico, un mezzo in cui tecnica, segno e introspezione si fondono.

Il 15, 22 e 29 gennaio 2026 alle ore 17 torneranno i Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio, il ciclo di conferenze a ingresso gratuito, condotte da studiosi, in programma presso la Cappella Farnese. L’Associazione Bologna per le Arti organizza anche una serie di visite guidate (per informazioni:info@bolognaperlearti.it) e quotidianamente, i tirocinanti dell’Università di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti saranno disponibili in mostra per accompagnare i visitatori in visite guidate specializzate, anch’esse gratuite.
Il progetto è patrocinato dall'Università di Bologna, dall’Accademia di Belle Arti, dal Comune di Bologna, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Fondazione Collegio Artistico Venturoli.

Pietro Pietra (Bologna, 28 gennaio 1885 – 20 dicembre 1956) nasce in una famiglia d’arte: il padre Giulio Cesare Pietra, restauratore e insegnante di disegno, ne orienta la formazione. Studia all’Accademia di Belle Arti di Bolognae all’Istituto Professionale per le Arti Figurative, dove è allievo di Giovanni Bedini, Carlo Casanova, Giuseppe Tivoli e Pompeo Fortini. Si distingue presto come incisore e disegnatore, specializzato nella rappresentazione del mondo animale attraverso tecniche come acquaforte, acquatinta, puntasecca e xilografia. Alla pratica del disegno dal vero, affianca una vasta produzione di acquerelli, tra cui la celebre serie Vecchia Bologna, dedicata alla sua città natale. Accanto all’attività grafica realizza dipinti a olio, disegni a carboncino e pastello, oltre a opere decorative e scenografiche: tra queste, le decorazioni della Cappella di San Giuseppe della Chiesa di San Paolo di Ravone(1933) e della Sala degli Zoologi di Palazzo Caprara Montpensier(1934, oggi perdute). Collabora anche come illustratore per riviste per ragazzi negli anni Quaranta. Partecipa a numerose mostre italiane e internazionali, tra cui le esposizioni della Società Francesco Francia, le International Print Makers Exhibition di Los Angeles (1921–1938) e la International Exhibition of Etching di New York (1923–1924). Tiene una personalenel 1924 presso la Galleria del Circolo di Cultura di Bologna. Dagli anni Settanta in poi, la sua opera viene riscoperta attraverso retrospettive e mostre, in particolare presso la Galleria D’Azeglio. Sue opere sono conservate al MAMbo, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolognae alSistema Museale dell’Università di Bologna, oltre che in collezioni private.

L’Associazione Bologna per le Arti è nata nel 1999 per fornire un servizio diretto alla conoscenza e alla divulgazione delle arti figurative con specifico riferimento ai periodi dell’Ottocento e del Novecento. A tal fine, l’associazione, senza scopo di lucro organizza mostre, conferenze e realizza pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione della tradizione artistico-culturale del territorio bolognese. L’Associazione Bologna per le Arti realizza i propri progetti collaborando con enti, associazioni e istituzioni di natura pubblica e privata. Dal 2010 realizza mostre annuali presso Palazzo d’Accursio in collaborazione con il Comune di Bologna, sempre corredate dal ciclo di incontri «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» grazie alla partecipazione dei maggiori professionisti della cultura in città e nel Paese. Sono state finora allestite mostre antologiche di importanti pittori bolognesi, con grande successo di pubblico (circa 520.000 presenze in totale), spesso realizzando per la prima volta delle monografie. In ordine di realizzazione: Alessandro Scorzoni (1999), Fabio Fabbi (2000), Raffaele Faccioli (2001), Giulio Fiori (2002), Ugo Guidi (2003), Coriolano Vighi (2009), Guglielmo Pizzirani (2010), Luigi Bertelli (2011), Alfredo Protti (2012), Mario De Maria (2013), Giovanni Romagnoli (2014), Flavio Bertelli (2015), Carlo Corsi (2016), Luigi Busi (2018), Giovanni Paolo Bedini (2018), Da Bertelli a Guidi (2019), Augusto Majani (2021), Norma Mascellani (2022), Giovanni Masotti (2023), Paolo Manaresi (2024).L’Associazione Bologna per le Arti è stata premiata due volte dalla Presidenza della Repubblica e in occasione del ventennale ha ricevuto dal Comune di Bologna anche la Turrita d’Argento per l’opera di divulgazione e valorizzazione della pittura bolognese.
 

Pietro Pietra (1885-1956) - La forza del segno

A cura di Daria Ortolani

Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna
6 dicembre 2025 – 12 febbraio 2026

Inaugurazione
sabato 6 dicembre, ore 17.00

Mostra promossa da
Associazione Bologna per le Arti

Con il patrocinio di
Accademia di Belle Arti di Bologna
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti
Comune di Bologna
Fondazione Collegio Artistico Venturoli
Regione Emilia Romagna

Con il sostegno di
Greenfield
Buonristoro Vending Group
Anderlini Meccanica
Rotary Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi
Emil Banca Credito Cooperativo

Si ringrazia
Biblioteca dell’Archiginnasio
Comune di Bologna
Fondazione Cineteca di Bologna
Fondazione Collegio Artistico Venturoli
Prefettura di Bologna
Unione Campanari Bolognesi
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Orari
Martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, 10.00 - 18.30; venerdì, 15.00 – 18.30
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito

Informazioni
Associazione Bologna per le Arti, via Solferino 3, Bologna
Tel.335 6781920| info@bolognaperlearti.it |www.bolognaperlearti.it
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Ufficio stampa
Irene Guzman | Tel. 349 1250956 | irenegzm@gmail.com