Fabio Fiorese

 

Fabio Fiorese in una elaborazione grafica di Leonardo Basile

Fabio Fiorese è nato nel 1973 a Cassano delle Murge, collinare e ridente cittadina pugliese, in cui vive ed opera.

Sin da piccolo ha mostrato una intensa passione per il disegno ed il colore. Datano agli inizi degli anni novanta le sue prime opere, in gran parte ispirate al paesaggio, anche urbano, che ottennero vasti consensi di pubblico e della critica militante che ne rilevò sottolineandola in più occasioni, la freschezza espressiva.
Usa e preferisce, in particolar modo, la pittura ad olio. Attualmente ama dipingere tematiche diverse lasciandosi apprezzare per la pacatezza linguistica e cromatica.

 Ha tenuto due mostre personali a Cassano delle Murge : una nel 2003, presso la “Pro Loco” e l’altra, nel 2009, presso la biblioteca “Armando Perotti” presentata dal critico d’arte Lello Spinelli. Ha partecipato, altresì, ad alcune mostre estemporanee, collettive, di gruppo, recentemente ad una performance presso l'Auditorium La Vallisa di Bari in occasione della “Notte del futurismo”.

Ha ottenuto alcuni premi tra i quali la targa di merito al “Premio la mia terra” concorso di pittura e scultura dedicato a Nicola Alessandrelli tenutosi nel 2006 a Cassano delle Murge.

 

"Il pugliese Fabio Fiorese, esprime in pittura le testimonianze della sua terra, la quale conserva tracce di un passato lontano di insediamenti di antiche civiltà rupestri e paesaggi da contemplare.

Gli scorci scelti dall’autore, inducono lo spettatore ad essere partecipe dei ritmi, delle abitudini, dei silenzi emanati dall’antico borgo cassanese e dalla natura circostante.

Attraverso un linguaggio pittorico semplice, quasi naif, l’artista emula il fascino dei luoghi ove è cresciuto e lavora.

Il bianco calcinato delle case; l’oro dei campi che attendono la mietitura; il verde rigoglioso degl’ alberi di ulivo che per magia, in alcuni dipinti, assumono leggiadre sembianze antropomorfe pronte ad accogliere le carezze del caldo sole del sud.

L’artista non si fa quindi unicamente interprete del paesaggio, ma percepisce e contempla la bellezza dei luoghi per trasformarla in una personalissima poetica pittorica con la quale traccia il percorso che conduce alla sua anima.

Egli in questo modo diviene interprete di una forma figurativa capace di integrare componenti descrittivi ad elementi più ampiamente interpretativi.

A dispetto di una pittura a prima vista “ingenua”, essa si rivela in realtà profonda e romantica come si evince in “Melodie da una prigione” o in “ Sogno allo specchio”, entrambe intrise di dechirichiana memoria.

Fabio Fiorese è dunque un artista che guarda il suo paese per interiorizzarlo nel suo mondo che è di volta in volta forte e fragile, terso ed ombroso così come lo è la natura umana." - Testo critico a cura di Nello Arionte

Opera pittorica di Fabio Fiorese

 

Opera pittorica dell'artista Fabio Fiorese