Francesco Madero

Recensione di

Gianni Latronico


 

"Francesco Madero usa colori caldi su fondo azzurro, con accostamenti cromatici equilibrati, e trasmette con naturalezza le proprie emozioni.

La mancata imitazione dei classici, il non voler seguire scuole, correnti e stili altrui, contribuiscono a rendere la sua tavolozza fresca, genuina, spontanea. Avendo scelto la natura come maestra, sia di vita, che di stile, egli la segue nelle sue evoluzioni continue e vi si adegua.

In un periodo di alto inquinamento e di dissacrazione delle leggi umane e divine, è piacevole immergersi in questo blu, che richiama nobili pensieri ed egregia virtù. In questi quadri si respira aria pura, serenità di spirito e perfetta letizia. Basta ammirarli per un attimo, per sentirsi trasportare in un mondo sublime, parallelo al nostro, ma più puro ed elevato. Quando tutto va in rovina, l'imperativo categorico diventa il ritorno a madre natura, alle sacre tradizioni ed alla profonda meditazione.

Francesco Madero: VeleFresche, dolci e chiare acque spumeggiano e biancheggiano; verdi, contorti e secolari ulivi testimoniano la dura fatica dell'uomo e la fruttuosa gratitudine delle piante. Marine, serene e in tempesta, denotano la passione dell'uomo per il mare e la risposta del mare, con la sua bellezza, il suo splendore e la sua utilità.

Nelle opere recenti di Francesco Madero si avverte una potente ventata di giovinezza, una rinata voglia di vivere e di celebrare il nudo nella sua perduta innocenza e nella sua riconquistata immortalità, tramite l'arte.

Assi sconnesse, in fondo ad una barca a vela, danno il senso dell'inquietudine e del movimento interiore, in un caleidoscopio cromatico, basato su pochi colori essenziali e su un'abbondanza di luce straordinaria.

L'introspezione psicologica caratterizza l'autoritratto, nel gioco di luce e ombra, dell'essere e dell'apparire. E' un preludio del clown, che si allontana dalle tradizionali macchiette, per evidenziare l'intima sofferenza di un uomo, destinato a far ridere gli altri, anche col pianto nel cuore. Bando alla tristezza, con i fiori in carriola e con l'eterno girasole, corteggiato da una leggiadra donzella, con le ali di farfalle." - Gianni Latronico, pittore, letterato e critico d'arte in Matera, 16/12/95

Francesco Madero (a sin.) e il critico d'arte Gianni Latronico

Francesco Madero (a sin.) e il critico d'arte Gianni Latronico

 

 

 

Ultimo aggiornamento:  01-02-22