Luigi Epifania

Luigi Epifania

Pittore astratto di ricerca "disoggettivata" , grafico ed incisore . Luigi Epifania , di origine partenopea , è nato a Bari nel 1929 .
Studia a Napoli al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle Arti (Scenografia . Ha avuto come maestri Emilio Notte , Vincenzo Ciardo , M. Giarrizzo , dai quali apprende cromatismi , composizioni paesaggistiche e figurative , di tipica scuola napoletana . Applica questi insegnamenti alla vita artistica barese , divenendone ben presto , di questa , significativo rappresentante .

 

 

 

Scrittura di sogni

Vedere una mostra è più che vedere un quadro. L'artista disvela nelle sue opere tutto un suo modo di essere, una filosofia di vita che percorre le strade della realtà spesso trasfigurandola. Il suo intervento in qualunque caso non è mai pura e semplice riproduzione della realtà, che, in ogni modo, passa attraverso l'artista e si fa specchio di lui stesso in modo cosciente o incosciente.

L'astrattismo è di per sé una strada di fuga dal reale, la ricerca di un altro dove che rinnega qualcosa, che vuol sublimare l'io, renderlo creatore di una utopia. Così l'artista crea, frammento per frammento, tassello per tassello, tessera per tessera il mosaico di una realtà, che lo libera, lo rende sovrano, lo purifica e l'esalta.

Il mondo del nostro Epifania si rivela come impressioni di viaggio, in un canto di luce e di colori. L'iride dell'arcobaleno si scinde in accordi di note musicali, dove il tempo scandisce il ritmo delle forze della materia magmatica.

Nella fisica Democrito cercava l'atomo, l'elemento primario e indivisibile della materia, di ogni cosa, ma ogni elemento della materia si rivela matrice di altri elementi e l'uomo/scienziato del duemila è ancora attanagliato da questa ricerca nel continuo nel continuo vuoto che lo circonda.
Così questo vuoto mi suggerisce il vuoto di razionalità del mondo circostante, una perdita di valori che l'uomo moderno si fa caso di coscienza e di necessità l'artista trova l'altrove in un mondo dove la fantasia, l'immaginazione associano gli attimi fuggenti dell'universo.
Così vedere una mostra è sentire il palpito di vita dell'artista, entrare nei suoi sogni, visitare la sua casa dei desideri e rivivere con lui la gioia o il dramma d'esistere.
Per Epifania il colore e la linea costituiscono il suo linguaggio. Egli parla con le sue opere. Egli cerca un dialogo non con lo spettatore, egli interroga il mondo, interroga se stesso.
Nelle opere di questa mostra avverto un ricco mondo festoso, con le luci avvolgenti delle insegne di Las Vegas, la geometria si fa armonia e i colori si addensano in forme nuove, in agglomerati a spirale nello spazio. L'impressione generale è quella di essere proiettati nello spazio e di attraversarlo nella magia della luce e dei colori come viaggio tra le stelle, tra mille arcobaleni sulla scia del film 2001 Odissea nello spazio di Kubrik.

Triangoli, quadrati e cerchi sono gli elementi geometrici costanti del nostro artista. Il triangolo si fa forza vettoriale di distacco dalla terra oppure modulo di una spirale avvolgente che ruota in lame di colori o facce di piramidi su globi vaganti nello spazio oppure segmentazione di piani proiettati oltre la terza dimensione o forse lingue avvolgenti che rompono la sfericità dell'unità/matrice per sprigionare il fuoco del desiderio o della vita come eruzioni del sole incandescente. Il cerchio è l'altro elemento geometrico che si ripete e si riflette in ogni possibile sfaccettatura come molecola al microscopio in continua scissione. Ma assume anche prospettive conturbanti di abissi che si contrappongono come forze imperscrutabili di attrazione nel vuoto in un vortice di affascinanti colori. Il quadrato o rettangolo è l'elemento contenitore del tutto, che si fa finestra sul mondo che si crea o che appare.

Così la geometria del nostro Epifania rende materia viva quella che potrebbe essere un'immagine visionaria. Nelle sue composizioni vibra la legge di una logica, tra prospettive, contrasti, complementarietà, luce e colore.

Il pittore, come da uno scritto di De Chirico, è l'uomo che si stacca dalla massa sostituendo la visione o comprensione convenzionale del mondo visibile, la visione corrente delle cose, con una visione propria a lui soltanto, con una visione più perfetta, creata dalle sue possibilità eccezionali.
Così la pittura si fa creazione e non pura rappresentazione del reale, si fa utopia concreta, sia pure come visione, e vive oltre l'attimo in dialogo con gli altri. Oronzo Maggio, 12/12/1998


Protagonista delle sue composizioni diventa la civiltà contemporanea tesa e convulsa , la tecnica e l'universo insieme .Nell'allucinata e tesa irrealtà del colore i segni si ergono in verticale , tracciano quadrati , triangoli , cerchi , volute tormentate e forti : la cromia si muta in linguaggio dinanzi agli occhi di Luigi Epifania , si materializza nello stesso tempo , sottolineando un senso di liberazione , testimoniando una sensibilità passante da trama a trama , da luce a luce attraverso aneliti e sentimenti , permettendoci così di penetrare in un tempo esprimente la sua attualità in una visione interiore .

A. Oberti
  

 Opera pittorica di Luigi Epifania

Opera pittorica di Luigi Epifania

Opera pittorica di Luigi Epifania

Opera pittorica di Luigi Epifania

 

 

Ultimo aggiornamento:  13-10-22