Ecco Luca Micieli, critico d'arte e scrittore, come recensisce Magda Carella :
"C’è un elemento, nei personaggi di Magda Carella, che accomuna dolci studentesse nell’atto di leggere a fiere donne africane che portano pesanti canestri sul capo. E’ la loro tenacia, quella silenziosa forza con la quale l’artista sembra volerci far capire che si può affrontare la vita. Prendendoci per mano, Carella ci accompagna nel suo mondo: delicato , intimo, riflessivo, è un mondo in cui le avversità del destino si possono affrontare senza venirne schiacciati, sopportando senza sforzo il peso dell’intero universo su esili spalle di fanciulla. Sopportandolo, usando le parole della stessa artista, “con tenacia e fierezza”. Gesti semplici, quelli in cui sono ritratte le donne di Carella; semplici come l’animo estremamente femminile che le pervade. Ed allora ecco che il canestro si fa metafora del peso della vita, mentre libri illustrati sembrano volerci suggerire che, forse, in fondo la vita non è altro che un racconto, la sceneggiatura di un film, il cui copione va seguito. Ma non sempre alla lettera. Ed è così, con semplicità, che la capace pennellata della pittrice ci mostra il suo intimo universo, proiettandoci in luoghi lontani e silenziosi, in dipinti fortemente permeati dagli odori e dai suoni della Haiti di Gauguin.
"(..)La tenace dolcezza che l’artista barese racconta con i colori dell’arte, è quella che contrappone donne diverse, occidentali e africane. Coetanee immortalate in realtà differenti, nelle loro abitazioni mentre leggono e dipingono o in suggestivi paesaggi naturali, ritratte con vestiti colorati e sguardi magnetici. Magda Carella, con tecnica mista e colori sgargianti, riesce a narrare gli usi e i costumi di donne molto diverse. Riesce a raccontare la concentrazione di delicate studentesse spossate, ma non vinte dallo sforzo dell’apprendimento, o di energiche ragazze affaticate, ma non affrante dal peso dei cesti che portano sul capo sempre alto. Ciò che colpisce dei 23 quadri esposti, è la precisione dei dettagli: collane, orecchini, libri illustrati e la fantasia dei tessuti che ricoprono la pelle color ebano. La pennellata di Carella a volte è statica, se rappresenta il frammento di un momento ed è, invece, dinamica se dipinge i ritmati balli africani, interpretati da variopinte ballerine etniche o da tribali danzatori Masai.(..)" - dal sito "Viveur.it" -
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Magda Carella
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