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  Sono 
			più di venti le opere in mostra, tutte in bianco e nero, tra tele e 
			carte inedite, in cui Biggi, con un ostinato rigore, sempre intriso 
			di vibrazione e sensibilità, ritrova il senso di una profonda 
			ricerca culturale e pittorica. È la prima potente risposta del 
			maestro (fondatore del Gruppo 1 di Roma, insieme a Carrino, 
			Frascà, Pace, Santoro e Uncini) alla fortissima polarizzazione 
			che negli anni Sessanta spaccava l’arte tra figurazione e 
			astrazione. Lo stesso Gruppo 1, in contrapposizione al dispotismo 
			dell’individualità, puntava alla “collaborazione, alle comunità 
			di artisti” (Argan) per innescare nuovamente una 
			“circolarità sociale” in cui rinnovare la possibilità dell’arte di 
			farsi valore fondante calato nella storia. Risulta così evidente la 
			reazione alla stagione dell’informale, nella quale Biggi si era 
			formato, insieme agli artisti della sua generazione. La mostra alla PoliArt Contemporary si apre proprio con due opere 
			ancora informali di Biggi, due colature, nelle quali, tuttavia, si 
			percepisce già in nuce l’identificarsi di quel minuto tracciato 
			segnico che condurrà Biggi sulle soglie del “punto”. La portata 
			potentemente culturale della vicenda del maestro, anche da un punto 
			di vista didattico, è data anche dagli straordinari scritti teorici 
			con cui l’artista ha accompagnato per tutta la vita la sua ricerca 
			visiva.
 
 Alla luce della complessità e del fascino di un simile 
			artista-intellettuale, i curatori Leonardo Conti e Giorgio 
			Kiaris hanno deciso di ripercorrere la vicenda del maestro 
			seguendo il racconto di un “testimone oculare”, Kiaris appunto, che 
			ha affiancato Biggi per venticinque anni, prima come allievo, poi 
			come assistente e infine, dalla metà degli anni novanta, come 
			artista (stimatissimo da parte del Maestro) nell’esperienza degli 
			Studi Uniti. Come scrive Leonardo Conti nel saggio introduttivo: “Biggi 
			è troppo colto e intelligente per non sapere che l’arte è sempre 
			un’impresa collettiva e vuole fare di questa consapevolezza 
			un’esperienza dichiarata e viva”. L’alter ego artista, Kiaris 
			appunto, è stato la logica conseguenza dell’antica scelta del 
			gruppo, quel bisogno di confrontarsi continuamente con l’altro, per 
			aprirsi, da subito, a quella circolazione culturale dell’opera che 
			deve esserne il suo fondamento etico e sociale.
 
 Completeranno Gastone Biggi. Trilogia 1960-2014 altre due 
			esposizioni alla PoliArt Contemporary, che seguiranno tutto 
			l’itinerario creativo del maestro sino al 2014, anno della sua 
			scomparsa.
 
 Ogni mostra è corredata da un catalogo, con testi di Leonardo 
			Conti, Giorgio Kiaris e Sara Bastianini (nel primo volume 
			Leonardo Conti introduce ad una lettura generale dell’opera di 
			Gastone Biggi proprio a partire dagli anni sessanta; Giorgio Kiaris 
			racconta che cosa significava per Biggi la “lettura in partitura” di 
			un’opera). Un’approfondita nota biografica è suddivisa nei tre 
			cataloghi, seguendo la cronologia di ogni volume, con immagini di 
			repertorio gentilmente concessi dalla Fondazione Biggi. I tre 
			cataloghi di Gastone Biggi. Trilogia 1960-2014 saranno raccolti in 
			un unico cofanetto edito da PoliArt Edizioni in collaborazione con 
			Eclipse ArteEdizioni.
 
 GASTONE BIGGI - TRILOGIA
 1960-1969 Informale, Continui e Variabili
 
 7 maggio – 18 giugno 2022
 a cura di
 Leonardo Conti e Giorgio Kiaris
 
 da sabato 7 maggio alle ore 18
 
 con un fotogramma musicale di Paola Samoggia
 Esposizioni in collaborazione con la Fondazione Gastone Biggi
 
 PoliArt Contemporary – Milano
 Viale Gran Sasso 35
 
 ORARIO
 Martedì e giovedì 15.30 -18.30
 Venerdì 11-13 e 15.30-18.30
 Sabato 11-13
 Gli altri giorni e in orari diversi per appuntamento
 
 ingresso libero
 Green pass obbligatorio
 
 CATALOGO 1
 Gastone Biggi. 1960-1960 Informale, Continui e Variabili, a cura di 
			Leonardo Conti e Giorgio Kiaris, PoliArt e EclipseArte Edizioni 2022
 
 INFO
 02.70636109
 388.6016501
 380.3816409
 info@galleriapoliart.com
 www.galleriapoliart.com
 
			
			
  
 
				
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			Ultimo 
			aggiornamento:  
			09-05-22 
							
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