Nel 2012, dopo il
sisma dell'Emilia, Alberto Agazzani - critico sui generis,
scomparso lo scorso anno - diede il via ad ARTQUAKE, ovvero il
"sussulto dell'arte": Agazzani si appellò al "sistema" dell'arte
italiana per mettere in atto una forma di aiuto dal basso, dove
artisti, curatori, critici, potessero impegnarsi a restituire -
ognuno facendo la propria parte - un poco di aiuto alle popolazioni
colpite dal sisma che sconvolse l'area della bassa pianura modenese,
ferrarese, mantovana.
All'epoca l'operazione andò piuttosto bene, raccogliendo circa 600
opere che portarono a un ricavato di circa 120mila euro, che
contribuì a rimettere in sesto alcune delle scuole più colpite della
zona.
Ora l'iniziativa ritorna, stavolta guardando al Lazio e all'Abruzzo
e alle zone colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto, che ha
messo in ginocchio i paesi di Amatrice, Accumuli, Arquata e Pescara
del Tronto.
E così Lorenzo Paci di Equilibriarte, Amedeo Bartolini
di Agenzia NFC (che già si schierarono con Agazzani nel 2012),
stavolta insieme a Guya Bacciocchi, e all'associazione
Caravan SetUp, hanno ripreso in mano le fila di ARTQUAKE, con la
collaborazione di enti pubblici e privati, fondazioni, università,
galleristi e addetti ai lavori, per contribuire alla ricostruzione.
I pezzi raccolti saranno esposti ad Ancona dal 6 al 27 novembre alla
Mole Vanvitelliana, poi battute all'asta sabato 17 dicembre, a
Bologna, da Roberto Milani di Casa d'aste San Lorenzo. La
gara della solidarietà è aperta, e se volete contribuire potete
scrivere a artquakecentroitalia, fino al 30 settembre. (
artquakecentroitalia@gmail.com )
Tutto l'incasso
delle vendite delle opere sarà così devoluto direttamente ai comuni
terremotati.
Dipinto con cui Leonardo
Basile partecipa alla lodevole iniziativa.
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