Grazie a un nuovo importante accordo siglato tra la GAM - Galleria
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Skira editore e il
Musée d’Orsay di Parigi, il capoluogo piemontese ospita una mostra
di grande valenza scientifica, esclusiva per la qualità delle opere
presentate, che illustreranno la poetica di Monet. Il Musée d’Orsay,
che conserva la collezione più importante dell’opera dell’artista,
ha concesso per quattro mesi oltre quaranta capolavori, per dare
vita a una speciale rassegna che documenta l’attività del maestro,
testimoniando i momenti più significativi e le svolte che, partendo
dagli esordi, hanno portato l’artista a essere considerato il padre
dell’Impressionismo.
La curatela della mostra è affidata a Xavier Rey,
Conservatore presso il Musée d’Orsay e specialista di Monet, e a
Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di Torino. Skira, in
stretta collaborazione con la GAM, produce la rassegna, curandone
gli aspetti organizzativi e promozionali e pubblicandone il
catalogo. La mostra sarà allestita al primo piano della GAM, nella
sala dell’Exhibition Area, all’interno del percorso delle collezioni
permanenti.
Dopo un esordio all’insegna del realismo courbettiano negli anni 60
dell’Ottocento, i dipinti di Monet mostrano la cifra più pura
dell’Impressionismo, prima di dare vita, inizialmente tramite uno
sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una libertà e
un lirismo sempre più marcati, a un intero capitolo dell’arte del XX
secolo. Gli studi condotti a partire dal 1980 hanno messo in luce
alcuni aspetti meno conosciuti del lavoro dell’artista, emersi
nell’ultima importante retrospettiva parigina dedicata al pittore
organizzata dal Musée d’Orsay al Grand Palais nel 2010.
La mostra di Torino si prefigge, dunque, di presentare una selezione
delle opere più significative di Monet e di rendere omaggio a uno
dei più grandi artisti francesi, facendo comprendere il suo ruolo di
figura chiave per la storia dell’arte. A rendere la mostra di
eccezionale interesse è la concessione di prestiti di diverse opere
mai prima presentate in Italia: un esempio su tutti è quello del
grande frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe, opera capitale
nel percorso di Monet per la precoce affermazione di una nuova,
audace concezione della pittura en plein air e come passaggio
cruciale per giungere all’Impressionismo.
Per meglio contestualizzare questa straordinaria presenza, cui si
lega anche il superbo ritratto a figura intera di Madame Louis
Joachim Gaudibert, sono stati selezionati due prestigiosi nuclei di
dipinti che documentano i luoghi che accolsero le fasi decisive
della sua ricerca, da un lato gli studi dei riflessi della luce
sull’acqua ad Argenteuil, dall’altro quelli legati al soggiorno di
Vétheuil, che riprendono nello studio della resa luminosa della neve
il precoce motivo de La pie (La gazza), anch’essa esposta.
Tra le opere rare poste in apertura di percorso è il trittico
composto e appartenuto al mercante Durand-Ruel, la cui azione fu
decisa per l’affermazione dell’Impressionismo e che svolse un ruolo
di primo piano anche nelle vicende biografiche di Monet: la
composizione vede al centro il dipinto di Camille Pissaro, Entrée du
village de Voisins (1872), affiancato a sinistra da Alfred Sisley,
L’’ile Saint-Denis (1872), e a destra da Claude Monet, Bateaux de
plaisance (1872).
La mostra documenta momenti decisivi di un arco cronologico che
giunge sino al 1886, anno in cui Monet realizza l’emblematica figura
intrisa di luce dell’Essai de figure en plein air Femme à l’ombrelle
tournée vers droite, affiancando ad essa capolavori come La rue
Montergueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878, con l’immagine delle
bandiere che si sfaldano nella luce parigina o Les villas à
Bordighera (1884) che restituisce gli sfolgoranti colori che egli
registra nel suo primo soggiorno nella Riviera ligure. Ad evocare la
ricchezza dell’ultima parte della produzione dell’artista sono altre
presenze d’eccezione come le due straordinarie versioni della
Cattedrale di Rouen: Le portail, temps gris e Le portail et la tour
Saint-Romain, plein soleil: qui il gioco di scelte cromatiche quasi
antitetiche rimanda alla messa a punto di serie e ripetizioni che
egli compone tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta,
mentre in Londres, le Parlement, l’architettura monumentale del
parlamento inglese è ormai pressoché dissolta nella luce.
L’esposizione consentirà dunque di mettere a fuoco alcuni tratti
decisivi della complessa evoluzione del percorso artistico di Monet,
evidenziando la varietà e qualità della sua tecnica pittorica,
concentrando lo sguardo su temi e innovative soluzioni che ne fanno
il padre indiscusso dell’arte moderna.
Monet dalle Collezioni del Musée d’Orsay
GAM - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino - dal 2 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016
Via Magenta 31 (10128)
+39 0114429518 , +39 0114429550 (fax)
gam@fondazionetorinomusei.it
www.gamtorino.it
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