Questa precisa vocazione per la grafica è un forte elemento
caratterizzante del Gruppo Credito Valtellinese, come
rammenta il Presidente Miro Fiordi: Per menzionare la sola
sede di Fano, ricordo la recente grande retrospettiva dedicata a
Massimo Dolcini, altro straordinario grafico marchigiano, mostra
che abbiamo poi riproposto in altre nostre sedi espositive. Non si
tratta di scelta casuale: attraverso la grafica si evidenzia la
storia dell'industria e quella del Costume, la storia di un Paese e
dei suoi territori, tema cui il nostro Gruppo bancario è
particolarmente interessato.
Il 2017 ha voluto ricordare la figura e lo straordinario lavoro di
Federico Seneca in diverse città italiane: a Chiasso presso
il Centro Culturale Chiasso m.a.x. museo e a Perugia presso la
Galleria Nazionale dell'Umbria, mettendo in rilievo sia le grandi
doti di intuitivo grafico pubblicitario novecentesco, ma soprattutto
l'identità rivoluzionaria, che si evolve a punto di riferimento
della comunicazione aziendale. I suoi manifesti, insegne, loghi,
scatole, calendari hanno fatto la fortuna, oltre che l'immagine, di
alcuni notissimi marchi. Dagli esordi di sapore Liberty,
all'adesione al Futurismo (suggellata dallo stesso Marinetti),
accostandosi al Déco, poi al Cubismo e via via fino
all'originalissima sintesi formale che egli raggiunge negli anni
successivi, spesso carica di Surrealismo, con la quale ha
trasformato la natura di un prodotto e la conseguente percezione dei
suoi consumatori.
Obiettivo dell'esposizione fanese è scandagliare la personalità
ingegnosa quanto talentuosa di Seneca, attraverso una ricca
selezione delle sue opere - circa una novantina tra manifesti,
bozzetti preparatori in gesso e matita su carta, schizzi e studi -
partendo dai manifesti di promozione turistica locale dedicati
proprio alla città di Fano, rappresentati in modo particolare dal
favoloso manifesto del 1924, appartenente Museo Nazionale
Collezione Salce (Treviso) in cui Seneca, attraverso la sua
straordinaria abilità di disegnatore, mette in scena una teatralità
raffinatissima riuscendo al contempo ad esaltare sia la bellezze
della stazione balneare fanese che l'eleganza della sua gente. Degli
anni che seguono la Grande Guerra, gli elaborati per Perugina, con
il famoso cartiglio dei Baci e ancora Buitoni, Agip, Ramazzotti,
Talmone, Fiat e molti altri. Lavori che ricordano bene dunque anche
gli anni dal suo trasferimento in Lombardia.
Seneca nasce a Fano nel 1891 da famiglia borghese, si diploma
all'Accademia di Belle Arti di Urbino e per pochi anni è impegnato
nell'insegnamento. E proprio nella sua città natale che inizia
l'attività di cartellonista: incaricato dal 1912 di promuovere il
lido fanese, realizza un gruppo di manifesti che, se da un lato
richiamano lo stile di Marcello Dudovich, dall'altro delineano il
suo preciso e originalissimo marchio grafico. Basti guardare al
giallo puro con cui rende la battigia, lo stesso giallo che si
ritroverà protagonista di altri suoi più celebri e celebrati
manifesti successivi. La guerra lo porta ad un distacco da Fano; va
al fronte, poi all'Accademia di Modena, quindi ad Orbetello
impegnato a ottenere il brevetto di pilota e ancora al fronte.
All'indomani del conflitto, inizia il suo rapporto professionale
come direttore dell'ufficio pubblicità della Perugina, in
particolare a supporto della promozione dei Baci, e di seguito della
Buitoni. E poi Milano, il successo: il Premio internazionale
ottenuto a Monaco, i lavori per Eni e Cinzano .... In tutto ciò, a
Fano egli resta di casa, qui trascorre le vacanze e coltiva le
vecchie amicizie.
La direzione artistica di Leo Guerra e Cristina Quadrio
Curzio ha tra i suoi massimi obiettivi quello di offrire, in
particolar modo ai giovani, una finestra su un passato che vale la
pena di ricordare perché ancora attuale e di forte stimolo per
capire il presente, sia da un punto di vista prettamente legato al
mondo della grafica, che a quella preziosa e intramontabile
tradizione del fare manuale che a loro avviso non è scomparso, come
molti invece sostengono trovandosi di fronte all'eccezionale
progresso tecnologico.
Per l'occasione è stato stampato un catalogo edito da Silvana
Editoriale, con la curatela e saggi critici di Nicoletta Ossanna
Cavadini, Dario Cimorelli, Marta Mazza, Luigi Sansone.
Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese con la collaborazione del Comune di Fano
Assessorato alla Cultura e Turismo
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