"Man Ray: L'uomo infinito", è il titolo della mostra
allestita nel Castello Aragonese di Conversano (BA) dal 15
luglio al 19 novembre, che presenta circa 150 opere (di cui 50
costituiscono un unico progetto dedicato all'ultima moglie) :
dipinti, disegni, fotografie, sculture, litografie e oggetti d'arte,
dell'americano Man Ray, artista/icona del Dadaismo.
La mostra è organizzata da Il Libro possibile-Arte con la
Fondazione Marconi e si avvale della curatela di Vincenzo de
Bellis (giovane critico originario di Castellaneta ma di stanza
negli USA, a Minneapolis, dove è curatore del prestigioso Walker Art
Center) e Eugenia Spadaro.
L'esposizione è suddivisa in otto sezioni tematiche che si
susseguono in ordine cronologico: Apre la sezione "New York 1912 -
1921", poi "Il rapporto con Marcel Duchamp", e "Gli amici artisti e
autoritratti" e "Muse e Modelle" che sottolineeranno una delle
caratteristiche dell'opera fotografica di Man Ray, ritrarre le
persone che lo ispiravano. Seguono "Dadaismo ed avanguardie",
"Realtà e finzione-voyeurismo e sadismo", 'Juliet' e "Ritorno in
Francia".
Man Ray (Emmanuel Radnitzsky, Philadelfia 1890 - Parigi nel 1976) è
stato pittore, fotografo, scultore, cineasta.
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