Si tratta di una struttura attesa da decenni: la
realizzazione di un museo, adeguato per dimensioni alla
straordinaria consistenza del patrimonio civico, era infatti fra le
“priorità” della ricostruzione di Messina dopo il terremoto del
1908. Priorità poi smentita dai fatti.
La
struttura architettonica iniziata nel 1984 viene consegnata nel
1995, ma non risulta idonea alla tipologia delle collezioni e i
fondi insufficienti e discontinui per la definizione
dell’allestimento in rapporto alle superfici di oltre 4700 mq. Negli
ultimi anni, con la direzione della dott.ssa Caterina Di Giacomo,
è stato possibile dare un’accelerazione ai programmi finalizzati
alla fruizione della struttura – di fatto mai consegnata alla
comunità – definendo interventi di adeguamento tecnologico e
completamento dei percorsi espositivi grazie a finanziamenti UE e
seguenti impegni della Regione.
Adesso, rivisitato il percorso espositivo delle opere (metà delle
quali sinora custodite nei depositi), il museo della città
metropolitana di Messina racconta, attraverso la ricca e poliedrica
collezione permanente, la sua storia millenaria dal III sec. a.C
alle soglie del XX.
Fra i capolavori i due grandi dipinti del Caravaggio (realizzati
dal Merisi in fuga in Sicilia: “Resurrezione di Lazzaro” e
“Adorazione dei Pastori”) e le opere di Antonello da Messina
(“Polittico di San Gregorio”, prima opera datata e firmata del suo
catalogo, e la tavoletta bifronte acquistata nel 2006 alla
Christie's di Londra con un “Ecce Homo” e una “Madonna con Bambino e
francescano” di recente esposta a Taormina in occasione del G7).
Nello scorso dicembre 2016 sono stati aperti al pubblico (e resi
da subito fruibili) il Settore Archeologico e l’Ala nord del MuMe,
con la grande produzione Manierista, i due Caravaggio, la raccolta
dei caravaggeschi. Adesso il 17 giugno si consegna l’intero percorso
medievale moderno, dall’iscrizione arabo-normanna, attraverso i
secoli successivi, fino a qualche anno prima della catastrofe, con
un’opera del 1904.
Da precisare che
una parte della collezione, inclusi gli Antonello ed i Caravaggio, è
stata sempre fruibile in tutti questi anni nella storica sede della
ex Filanda Mellinghoff, antico opificio ottocentesco risparmiato dal
sisma che ha anche ospitato memorabili mostre come l’Antologica di
Antonello nel 1981. L'antica Filanda è destinata alla ospitalità di
mostre temporanee come le recenti esposizioni sul Futurismo (2015) e
sul Mediterraneo (2016) in regime di art sharing con il Mart di
Rovereto e quella con il Ritratto Trivulzio di Antonello,
proveniente da Palazzo Madama di Torino).
Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, si inserisce in un
ampio Parco Museale che per dimensioni e superfici espositive e
operative si configura come uno dei più grandi del Meridione
d’Italia. Si estende, complessivamente, su oltre 17.000 mq,
nell’area dell’ex monastero di S. Salvatore dei Greci, attorno al
quale è stato concepito e progettato negli anni Ottanta.
Gli spazi del Parco Museale di Messina sono così ripartiti:
Museo Interdisciplinare Regionale: 4700 mq di superficie su due
livelli Filanda Mellinghoff: 1.100 mq di superficie. Sede eventi e
mostre temporanee Area a verde esterna: 5.300 mq di superficie.
Ospita già reperti architettonici recuperati dalle macerie e
ricomposti Seminterrato: 3.000 mq. Ospita la Biblioteca, gli archivi
e il caveau e i depositi Magazzini storici Dopo l’anteprima del
dicembre 2016, con la consegna della sezione archeologica e dell’
Ala Nord, per un totale di ca. 2.200 mq di superficie espositiva, il
prossimo 17 giugno saranno consegnati i restanti 2500 mq di
allestimenti.
Gli apparati
didattici che affiancano il percorso espositivo e accompagnano i
visitatori nella conoscenza dei capolavori esposti sono scanditi
cromaticamente per evidenziare i vari periodi artistici: Medioevo
blu, Primo Rinascimento verde, Rinascimento giallo, Manierismo
rosso, Caravaggio e caravaggeschi bruno, Seicento viola, Settecento
arancione, Ottocento rosa.
Fondamentale, in questi anni che hanno portato alla definitiva
consegna dello spazio museale, la sinergia fra gli uffici del
Dipartimento BBCC (diretto dal dott. Gaetano Pennino) e la
Direzione del Polo Regionale di Messina (dott.ssa Caterina Di
Giacomo) su input dell’assessore messinese Carlo Vermiglio. Il
responsabile del progetto di completamento tecnico ed espositivo del
museo è l’arch. Gianfranco Anastasio. Responsabile della U.O.
Direzione Museo Mistretta.
Lo staff dirigenziale del Polo è inoltre costituito dall’arch.
Rosaro Vilardo responsabile U.O. Affari generali contabilità e
dalla dott.ssa Grazia Musolino responsabile U.O. Restauri
valorizzazione gestione siti dipendenti.
ORARI | da martedì a sabato 9-19 (ultimo ingresso 18.30); domenica e
festivi 9-13 (ultimo biglietto 12.30). Lunedì chiuso
BIBILIOTECA | dal lunedì al venerdì ore 9-13.30
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