Si potranno ammirare 24 lavori tra tecniche miste, disegni,
inchiostri, acquerelli, tempere e grafiche, risalenti al periodo che
va dal 1927 al 1941. Con la cura scientifica di Giorgio Agnisola la
retrospettiva è realizzata grazie alla disponibilità di Alfredo
Paglione, cognato e gallerista di Aligi Sassu, alla preziosa
collaborazione della Fondazione MuseAte e del Museo Sassu della
Città di Atessa.
La mostra, di particolare interesse scientifico, focalizzerà
l’attenzione sui primi anni della lunghissima e precoce carriera
dell’artista lombardo, quando, mossi i primi passi nel mondo
dell’arte accanto all’amico Bruno Munari e incoraggiato da Filippo
Tommaso Marinetti, Sassu partecipò nel 1928 alla Biennale di Venezia
a soli 16 anni.
Un’esposizione che si pone dunque come approfondimento dei lavori
realizzati durante gli anni formativi, delle prime influenze
artistiche con cui Sassu è entrato in contatto e di come tutto ciò
sarà fondamentale per la prosecuzione della sua carriera.
Come afferma il prof. Agnisola: in queste opere di Aligi Sassu “…
sono rintracciabili quei riferimenti ispirativi che poi saranno i
capisaldi della sua avventura creativa e quelle tracce di una
personale identità che lo renderanno inconfondibile nel panorama
dell’arte italiana del Novecento. Tutto, o quasi, riguardo al suo
registro, sembra in effetti delinearsi e persino compiersi proprio
in quei primi anni…”.
La breve parentesi futurista di cui perpetuerà il dinamismo delle
forme negli anni successivi, l’utilizzo del colore in maniera
simbolica, la scelta dei soggetti (tra cui spiccano la serie dei
Ciclisti e degli Uomini Rossi) sono solo alcune delle
caratteristiche riscontrabili in questa retrospettiva che coglie in
pieno gli aspetti sociali, ideologici, emozionali e spirituali del
giovane Aligi Sassu.
“Sassu rivelava fin dagli esordi – afferma altresì il prof. Agnisola
– una forte sensibilità espressiva, insieme narrativa e visionaria,
fondata in un pathos interiore di grande connotazione umanistica.
Ciò conferiva alle opere, ai dipinti come ai disegni, un taglio di
forte concentrazione simbolica, che non copriva d’altra parte
l’intento descrittivo e più propriamente narrativo dell’immagine”.
A corredo della mostra il catalogo con testi di Giorgio Agnisola
(curatore scientifico), della prof.ssa Adele Cicchitti presidente
della fondazione MuseAte, dell’arch. Anna D’Intino, direttrice del
Museo di Atessa e di Alfredo Paglione.
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ALIGI SASSU OPERE 1927-1941
Pitture su carta, inchiostri, matite colorate, opere grafiche
Dal 23 novembre al 15 dicembre 2019
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00
Spazio COMEL Arte Contemporanea, Via Neghelli 68 - Latina
Ingresso Libero
Contatti: www.spaziocomel.it | info@spaziocomel.it | 0773.487546
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Ultimo
aggiornamento:
13-10-22
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