Pride by your side

Per raccontare l'amore e il mondo LGBTQI+

Connor Addison, Emiliano Alfonsi, Alberto Alicata, Alessia Babrow, Thomas Bires, Keith Buswell, Cinzia Carbonelli e Adriana Seganti, Lidia Cestari, Stefano Cipollari, Stefano Coviello, Bianca Demo, Yasmine Elgamal, Yisrael Dror Hemed, Salvador Manzano Carabante, Ernesto Notarantonio, Gonzalo Orquin, Stefano Pallara, Grigorii Pavlychev, Massimo Perna, Nadir Pecvik, Paola Di Valentini, Paolo Pilotti, Irene Poli, Stefano Regondi, Francesco Ruspoli, Kou Shou, Fabio Turri, Marko Tubic, Alberto Torres Hernandez, Richard Wallace.



Trenta artisti a confronto per raccontare l'amore e il mondo LGBTQI+, tra pittura e fotografia, street art e illustrazione. I ricavati della galleria saranno devoluti a due associazioni LGBT italiane: Casa Famiglia Refuge LGBT e Plus - Persone LGBT+ sieropositive.

In mostra l'amore LGBT+, tra corpi e passioni (quest'opera di leonardo basile non è in mostra)Una mostra online per raccontare l'amore LGBT+, sia fisico che spirituale, attraverso l'arte: prosegue sino al 20 settembre (2020) la collettiva "Pride by your side", all’interno di Artspace, spazio che la galleria online FMB Art Gallery di Francesco Maria Boni (www.fmbartgallery.com) dedica agli eventi speciali. L'esposizione, partita il 20 giugno con diciannove artisti e più di cento opere, è cresciuta ulteriormente: sono trenta gli artisti ora in mostra, italiani e con "incursioni importanti" da Spagna, Israele, Russia, Giappone e Inghilterra. Circa duecentodieci, invece, le opere presenti, tra fotografia e pittura, street art e illustrazione. I ricavati della galleria saranno devoluti a due associazioni LGBT italiane: Casa Famiglia Refuge LGBT e Plus - Persone LGBT+ sieropositive.

Il tema del progetto "Pride by your side" riguarda il mondo LGBT e punta a mettere in evidenza l’orgoglio della diversità di ogni singolo individuo che si manifesta nel rapporto intimo che ha non solo con se stesso, ma anche con il mondo esterno con il quale si relaziona. Le opere raccontano orgoglio, identità, unicità, sesso e sessualità. Un viaggio alla scoperta del proprio io, un percorso per riscoprire l'amore e il sesso come espressione del proprio essere.

"Penso che il nudo sia sempre rivoluzionario - spiega Francesco Maria Boni, ideatore dell'iniziativa - perché espone la parte più intima e vera di ognuno di noi. Un corpo nudo non ha barriere né sovrastrutture. Semplicemente è quel che si vede, nel bene e nel male, nel bello o nel brutto. Ed è proprio questa la sua forza: mostrare la propria verità con orgoglio e coraggio senza timore del giudizio altrui. Compito dell'artista è prendere in consegna quel corpo, con la sua storia annessa, e riuscirla a raccontare dando valore all’intimo umano, reinterpretandolo con i propri strumenti. Per mostrare quello che si cela dietro una forma, una posa, una staticità apparente. Nella ‘banalità’ dell’essere, noi siamo i nostri corpi".
 

Pride by your side : Quattro delle opere in mostra

   

 

Ultimo aggiornamento:  22-03-22