La mostra, attraverso
cinque sezioni, intende analizzare i meccanismi della propaganda politica
attraverso lo studio della storia italiana del Ventesimo secolo.
Particolare attenzione è dedicata al regime fascista, con documenti,
manifesti ed opere d’arte del Ventennio, più una serie di opere ai
margini di questo periodo storico che aiutano a contestualizzare il
percorso espositivo.
Gli anni tra il 1922 e il 1943 (seguiti dal tragico biennio 1943-45
della Repubblica Sociale) costituiscono l'epoca più controversa e
drammatica della storia italiana moderna, e l'uso della propaganda
messo in atto dal regime fascista è un caso emblematico nello studio
delle dinamiche politiche totalitarie.
La mostra illustra come il regime mussoliniano sia riuscito a fare
leva sull'arte moderna, la comunicazione di massa, le tecniche
pubblicitarie e la cultura popolare per manipolare la società e
attrarre un vasto supporto per le proprie imprese dittatoriali.
Considerate nella loro varietà, la propaganda emersa dal fascismo,
così come quella emersa dai primi due decenni del Novecento e dalla
neonata democrazia del secondo dopoguerra, ci offrono l'opportunità
di decostruire la retorica della comunicazione politica nel suo
insieme e ci permettono di osservare con rinnovato spirito critico
la moltitudine di voci e narrazioni politiche in competizione tra
loro, che oggi ci circonda.
Propaganda - The Art of Political Indoctrination
Opere dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli
5 marzo - 17 aprile 2020
A cura di
Nicola Lucchi, CUNY Queens College
Consulenti NYU
Ruth Ben-Ghiat; Valentina Castellani; Ara Merjian
Casa Italiana Zerilli-Marimò
New York University
24 West 12th Street
New York, NY
Inaugurazione mercoledì 4 marzo
dalle 18:00 alle 20:00
Maria Chiara Salvanelli
Press Office & Communication
Via Bocconi 9
20136 Milano
cell + 39 3334580190 tel +39 02 39461253
mariachiara@salvanelli.it
|
| |
|
Ultimo
aggiornamento:
13-10-22
|
|
|
|