La mostra (dal 6
dicembre 2019 al 13 aprile 2020) è parte di un progetto di
rilancio della Basilica palladiana di Vicenza, destinata a
ospitare continuativamente esposizioni di rilevanza
internazionale. È curata da Stefania Portinari, docente di
storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di
Venezia, affiancata da un comitato scientifico composto fra gli
altri da Luca Massimo Barbero (Fondazione Giorgio Cini di
Venezia), Alessandro Del Puppo (Università degli Studi di
Udine), Nico Stringa (Università Ca’ Foscari di Venezia),
Valerio Terraroli (Università degli Studi di Verona), Gabriella
Belli (Fondazione Musei Civici di Venezia), Elena Pontiggia
(Accademia di Belle Arti di Brera, Milano), Elisabetta Barisoni
(Fondazione Musei Civici di Venezia), Giuseppina Dal Canton
(Università degli Studi di Padova), Sergio Marinelli (Università
Ca’ Foscari di Venezia), Sileno Salvagnini (Accademia di Belle
Arti di Venezia). |
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Il sogno, il doppio riflesso nello specchio, l'amicizia femminile,
il rapporto tra il pittore e la modella, donne fiere al punto da
divenire feline, la nostalgia di paradisi perduti, ma anche la
crudezza della realtà, sono i temi centrali che percorrono le sette
sezioni della mostra.
In un dialogo bellissimo con l'architettura della basilica
palladiana, dipinti meravigliosi, abiti bellissimi, gioielli, sogni
di esotismo, desideri di viaggi e amori pervadono lo spazio
espositivo con un effetto magico che intende rievocare quegli Anni
Venti in cui, come scrisse la prima critica d'arte donna, la potente
Margherita Sarfatti, "la pittura appare tra tutte l'arte
magica per eccellenza".
Sogni di avventure, amori e successi imperniano le esistenze degli
artisti che attraversano quegli anni come un viaggio ricco di
aspettative e desideri, in un tempo che sa essere anche complicato.
Interpreti sensibili dei cambiamenti e dei sentimenti, i pittori
danno vita a immaginari nuovi, da cui nascono magnetici ritratti di
donne che si stagliano da protagoniste con potenti personalità,
esaltate nella loro seducente energia.
Tra i protagonisti che promuovono l'arte più nuova, all’insegna di
una 'classicità moderna' vi sono artisti come Felice Casorati,
Mario Sironi, Antonio Donghi, Achille Funi, Piero Marussig, Mario
Cavaglieri, Guido Cadorin Massimo Campigli e naturalmente
Ubaldo Oppi che, cresciuto a Vicenza ma formatosi tra Vienna,
Venezia e Parigi, ha un immediato successo in mostre
importantissime, anche nella Milano e nella Roma dei primi anni
Venti, dove viene ‘scoperto’ da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti.
I suoi dipinti ci rivelano lo sguardo attraverso cui scorrono in
mostra una costellazione di ritratti dei maggiori artisti che sono
stati suoi amici e avversari in esposizioni strabilianti, dal Salon
d’Automne di Parigi al Premio Carnegie di Pittsburgh, dalla Biennale
di Venezia alla mostra di Modern Italian Art di New York.
A partire dalle suggestioni dei maestri della Secessione Viennese
come Gustav Klimt e dagli ultimi echi del simbolismo,
attraversando il fervido clima parigino e momenti di realtà, si
giungerà al grande caleidoscopio degli anni Venti, in un susseguirsi
di passioni, scandali e poetiche atmosfere.
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Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di
Ubaldo Oppi
Basilica Palladiana, Vicenza
Piazza dei Signori
6 dicembre 2019 – 13 aprile 2020
Tutti i giorni dalle ore 10 alle 18
Info
Mostre in Basilica – T +390 0444 320854
biglietteria@mostreinbasilica.it – www.mostreinbasilica.it
Brochure della mostra
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Ultimo
aggiornamento:
13-10-22
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