Dai primi dipinti della fine degli anni Cinquanta dalle suggestioni
neocubiste (Il giradischi, 1958; Ricordo d'Olanda, 1959) a quelli
della prima metà degli anni Sessanta nei quali riecheggia potente
l'espressionismo tedesco ( Al bar II, 1962), la mostra prosegue con
gli intensi lavori dei decenni successivi (Avventura & mistero,
1966; Un delitto, 1967; Combattimento di Tancredi e Clorinda, 1980;
Sonata, 1998) immersi in quello che potrebbe essere chiamato
realismo ceccottiano, una visione pittorica colta, raffinata e
originale che distilla spunti della storia dell'arte, che impiega
artifici retorici del cinema alla Hitchcock, del fumetto (come
Diabolik delle sorelle Giussani), della fotografia, del fotoromanzo
e della letteratura di genere, dal racconto poliziesco alla Hammett
o alla Chandler, alla narrativa di autori contemporanei come
Georges Perec, Patrick Modiano, Antonio Tabucchi o Paul Auster.
Nei dipinti di Ceccotti si rinnovano anche gli spunti dei rebus o
meglio, dei disegni dell'illustratrice della Settimana Enigmistica
Maria Ghezzi. «Il mio interesse per questi disegni -
ha dichiarato l'artista romano - non nasceva da una grande
passione per i rebus, anche se mi diverte risolverli, ma dal fascino
che quelle scene emanavano, un fascino che tenterò di spiegare. Gli
accostamenti di oggetti incongrui, ingrediente principale di ogni
rebus, non producono qui un effetto disturbante di tipo surrealista,
ma sono tranquillamente assorbiti dalla scena generale, come se in
quel mondo fosse naturale che un ragazzo lotti con un serpente tra
l'indifferenza di altri personaggi che contemplano le barche sul
fiume, mentre su una pietra in primo piano una teiera e una tazza
attendono, accanto a due grossi coltelli».
Ceccotti, pertanto, come il disegnatore di Peter Greenaway ne
I misteri dei Giardini di Compton House o come il fotografo di
Blow-Up di Michelangelo Antonioni, rivela le sottili
malvagità celate nelle sue, apparentemente tranquille, vedute di
città, nei suoi paesaggi urbani (Notturno, rio dei Mendicanti, 1990;
Hiver à Montmartre, 1991; Estate a piazzale Flaminio, 2016), e forse
altre scomode verità potrebbero venire alla luce se fossimo capaci
di trovare il codice che governa i suoi articolati e quasi beffardi
rebus dipinti.
Il percorso espositivo si conclude con il documentario inedito su
Sergio Ceccotti dal titolo Cercando il Signor S. (2018) prodotto e
realizzato da RUFA - Rome University of Fine Arts.
La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Cesare Biasini
Selvaggi, edito per i tipi di Carlo Cambi editore, che
include il saggio del curatore, le tavole e le schede delle opere
esposte, un'antologia di testi critici dedicati all'artista,
un'estesa cronologia e una sezione di apparati
espositivo-bibliografici.
Sergio Ceccotti. Il
romanzo della pittura 1958-2018
a cura di
Cesare Biasini Selvaggi
sede
Palazzo delle Esposizioni, via Milano 13 - 00184 Roma
periodo
10 settembre - 14 ottobre 2018
ideata, prodotta e organizzata da
Archivio Sergio Ceccotti
orari
domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00;
venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
informazioni
www.palazzoesposizioni.it
ingresso libero
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Ultimo
aggiornamento:
13-10-22
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