"Un filo invisibile congiunge la pittura più recente di Pascal con l'universo d'immagini dei suoi primi quadri , caleidoscopio di forme costruite d'un ordine geometrico ravvivate negli anni di colore ; simboli insistiti , come ideogrammi che raccontino una verità scoperta nei meandri della coscienza dell'uomo universale .
Quella di Pascal de Nicolo è una pittura fatta di contrasti , tesi ed antitesi , insinuazioni dell'enfasi e grafia abbreviata , frenetico inseguirsi di profili sull'onda inquieta di ritagli di mare e fiori di ghiaccio d'una staticità assoluta , compressi in cerchi che s'alzano , simili a bolle di sapone , a lambire spazi di distanze siderali dai rimbalzi d'eco dei rumori della vita di ogni giorno ; "favi" dilatati in suggestivi sovrapporsi di concavi e convessi , soffici d'aria nella malìa delle loro trasparenze e ossessive insieme , come scansioni di vite ritmate su un malinconico uguale che sgomenta .
Elementi naturalistici raggelati in simboli allusivi : ali di farfalla sospese immobili nell'aria e fili d'erba che si allungano con la pretesa di accarezzare il cielo , in magici scenari che suggeriscono al fruitore un precorrimento surreale .
Mai Pascal si sofferma sulla momentaneità impressionistica del tremore atmosferico , spingendo il reale in uno spazio dominato dalla fantasia e dal sogno , dove stagna il silenzio e il fenomenico s'impone di traslati , quasi archetipo di un riscoperto iperuranio di Platone."
Paolo Cicchini
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