RACCOLTA SALCE
|
Grande antologia della grafica pubblicitaria dal 1885 al 1962 a cura di Nando Salce |
Nella prima delle due, la chiesa di Santa Margherita, stanno trovando
collocazione, in grandi cassettiere tecnologiche, i 24.580 manifesti
raccolti da Nando Salce e dalla moglie Regina Gregory. E,
accanto ad essi, i laboratori scientifici indispensabili per garantire
la loro perfetta conservazione e manutenzione. Dall'8 aprile 2017 sarà invece aperto al pubblico l'importate spazio per mostre temporanee del Museo Salce, ricavato dallo storico immobile annesso alla Chiesa di San Gaetano, già Chiesa dei Cavalieri Templari con il titolo di San Giovanni al Tempio. Questi ambienti sono pronti ad accogliere mostre dedicate alla Collezione che, con ogni 4 mesi ne illustreranno una sezione, un tema o un autore. I 4 mesi previsti per ciascuna mostra costituiscono il tempo massimo previsto dai protocolli di conservazione di questi preziosi e fragili materiali cartacei.
I visitatori delle mostre avranno la possibilità di ammirare anche il San
Gaetano, chiesa ancora consacrata, che grazie a questo progetto
ministeriale, viene finalmente riaperta. Città e turisti ritrovano così
un affascinante luogo di culto, da tempo escluso alle visite. Con la sua
magnifica quadreria e un organo del grande Callido. Nemmeno Nando riusciva a conoscere il numero dei pezzi da lui raccolti, tanto che l'inventario effettuato dopo il suo lascito della Collezione al Ministero li ha quantificati in poco meno di 25 mila, il doppio di quanto il collezionista supponesse. Ma a colpire della Collezione Salce non è solo il dato quantitativo, oggettivamente strabiliante per una singola collezione privata, bensì sopratutto quello qualitativo. Per questa sua passione Nando volle essere affiancato anche di esperti al massimo livello, creando una rete di rapporti che gli garantirono il meglio di quanto veniva proposto in Italia (ma non solo) nel settore della grafica pubblicitaria. Così come riuscì a intessere rapporti di collaborazione con editori e tipografi specializzati nel ramo pubblicitario (Wild e Tensi di Milano, Alessandro Marzi di Roma, Salomone di Roma, Chappuis di Bologna, Ricordi di Milano, Cassan di Tolosa, Hirth's Verlag e Bruckmann di Monaco di Baviera), con le ditte e le aziende committenti, con gli stessi cartellonisti (del Mataloni, l'autore del primo manifesto collezionato, rimase ammiratore fedele, al punto da commissionargli il disegno della sua carta intestata), con gallerie specializzate (Sagot di Parigi).
La realizzazione del nuovo Museo Salce, nella sua doppia sede in Santa
Margherita e in San Gaetano, ha richiesto un investimento di oltre 6
milioni di euro, interamente garantito dal Ministero per i Beni
Culturali, ricorda il Direttore del Polo Museale Veneto, Daniele
Ferrara. Grazie ad esso, a 55 anni dalla scomparsa del collezionista e
dal sua lascito, la Collezione ha trovato una collocazione consona, dopo
essere stata ospitata in modo provvisorio in diverse sedi, tra cui i
Civici Musei di Treviso. Tutti i 24580 manifesti Salce sono stati
catalogati e fotografati e, con l'apertura del Museo, saranno
disponibili anche on line. Tappe di un progetto organico che ha
consentito di assicurare loro una casa definita e che segna un momento
importante per la valorizzazione pubblica di questo immenso, affascinate
patrimonio. Che non riguarda solo la storia della comunicazione ma anche
quasi un secolo di storia del costume dell'Italia e degli italiani. |
da Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net
|