Al via la seconda edizione di Lydia!, il premio all’arte
contemporanea emergente promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto – nata a
Milano con l’obiettivo di favorire processi di trasformazione collettiva
e individuale – e intitolato alla memoria di Lydia Silvestri,
scultrice allieva di Marino Marini, che per anni ha lavorato
negli spazi dove oggi ha sede la Fondazione.
Il bando è rivolto ad artisti e gruppi residenti in Italia (o comunque
attivi sul territorio italiano) di età under30 ed è costituito da: un
premio del valore di 5.000 euro destinato alla realizzazione di un’opera
d’arte senza limitazioni di tecniche e linguaggi, che verrà presentata a
novembre durante il Festival della Peste!; un percorso di mentorship con
l’artista Adrian Paci; tre momenti di formazione sul tema del
bando con esperti e professionisti di diversi ambiti culturali.
Come punto di partenza di una ricerca finalizzata, la partecipazione al
bando prevede tra gli altri la proposta di uno statement in forma di
domanda in linea con l’approccio del “dubbio metodologico”, che Il
Lazzaretto adotta in tutte le sue ricerche con l’obiettivo di porre
domande il più possibile generative e praticare consapevolmente il
dubbio per raccogliere risposte plurali capaci di offrire un
osservatorio sul presente e sulle sue trasformazioni.
Le candidature dovranno essere inviate entro il 22 febbraio 2019
all’indirizzo lydia@illazzaretto.com e saranno valutate da una giuria
composta da rappresentanti degli enti promotori e da professionisti del
mondo della cultura e dell’arte di comprovata esperienza. La giuria è
composta da rappresentanti dell’ente promotore e da professionisti del
mondo della cultura e dell’arte: Claudia D’Alonzo (docente,
curatrice indipendente e consulente della Fondazione Il Lazzaretto);
Alfred Drago (Cofondatore e presidente della Fondazione Il
Lazzaretto); Gianni Moretti (artista); Beatrice Oleari
(Head of International Relations e cofondatrice di FARE - Cultura
Contemporanea Applicata); Adrian Paci (artista); Linda Ronzoni
(Direttrice Creativa della Fondazione Il Lazzaretto).
L’artista selezionato/a sarà inoltre coinvolto in un percorso di
formazione sul tema proposto dal bando attraverso diversi momenti di
confronto con i membri della giuria e il network di professionisti del
settore coinvolti nella programmazione della Fondazione. Obiettivo del
premio Lydia è infatti quello di favorire la crescita professionale di
talenti emergenti e stimolare una riflessione su tematiche che
permettano di leggere, attraverso la ricerca di giovani artisti, le
trasformazioni in atto nel contemporaneo.
Ogni anno la Fondazione Il Lazzaretto focalizza la propria
programmazione su un tema specifico aperto a più interpretazioni
rispetto al quale intende stimolare e accogliere sguardi diversi. La
tematica della vecchiaia accompagnerà quindi gli appuntamenti di tutto
il 2019 e sarà al centro del Festival della Peste! – in programma per il
prossimo novembre con una serie di incontri, workshop, concerti,
proiezioni, installazioni e performance – in cui sarà presentata anche
l’opera vincitrice del premio Lydia!.
IL
LAZZARETTO, il luogo del contagio e delle contaminazioni
Il Lazzaretto è nato nel 2014 come Associazione culturale, per poi
trasformarsi in Fondazione non-profit nel 2017. La sua missione è volta
a favorire processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi
di cambiamento e crescita, attraverso momenti di partecipazione
culturale, caratterizzati da un approccio aperto, interrogativo e libero
da stereotipi e preclusioni. A questo scopo, la Fondazione raccoglie
fondi per promuovere e sostenere ricerche e iniziative dove arti visive,
pratiche psico-fisiche e arti performative si incontrano.
Il Lazzaretto è il luogo del contagio e delle contaminazioni, dove
giocare con certezze e confini, praticare l’arte del dubbio e provocare
significati possibili. Al Lazzaretto si entra certi, per poi scoprirsi
spaesati, uscire stupiti, tornare più curiosi di prima. Il Lazzaretto è
un’idea e una pratica, un terreno di sperimentazione e uno spazio fisico
aperto e flessibile. Storicamente, era luogo della cura e della
separazione dal resto del mondo. Essere una peste, oggi, significa
aprirsi alle possibili contaminazioni del mondo; significa camminare sui
confini, forzare il limite con ironia e divertimento, provare a
combinare assieme logica e immaginazione, approccio scientifico e
trepidazione, investigazione inflessibile e coraggio creativo, e, in
ultima istanza, provare così a promuovere una riflessione sui processi
di cambiamento e trasformazione individuale e collettiva.
IL
FESTIVAL DELLA PESTE!
Quattro giorni di performance, mostre, conversazioni, laboratori,
pratiche psico-fisiche, a Milano, nella sede della Fondazione Il
Lazzaretto e oltre, con la volontà di contagiare la città. Risultato di
un anno di lavoro, di dialoghi, di workshop con artisti, performer,
curatori, filosofi, scienziati, di dialogo con un pubblico chiamato a
contribuire alla programmazione del festival ponendo domande, fornendo
idee e punti di vista.
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Il bando completo di Lydia! con tutti i
dettagli per partecipare è disponibile al seguente link:
www.illazzaretto.com/lydia2019
Fondazione Il Lazzaretto
Via Lazzaretto 15
20124 Milano
lydia@illazzaretto.com
www.illazzaretto.com/lydia/
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