DA quasi vent’anni dall’ultima edizione, quella del 1999, torna alla
ribalta del contesto espositivo italiano e all’attenzione della critica
e del pubblico la prestigiosa rassegna d’arte contemporanea quale è
sempre stata il Premio Marche.
Dalla prima edizione regionale del 1956, alla successiva rassegna
nazionale del 1957, per tutti gli anni Sessanta e poi negli anni
Novanta, il Premio Marche si è posto come l’appuntamento più
significativo del centro Italia nel dialogo con il dibattito artistico
contemporaneo nazionale del quale proponeva contesti e situazioni per la
loro divulgazione scientifica e per una riflessione critica.
Fin dagli anni Cinquanta il Premio Marche può annoverare la
partecipazione dei maggiori artisti marchigiani e nazionali affermati o
che, anche attraverso la rassegna, diventeranno protagonisti di un
riconosciuto percorso professionale. Come avvenne inizialmente, accanto
ai marchigiani come Bruno da Osimo, Orfeo Tamburi, Wladimiro Tulli,
Renato Bruscaglia, Carlo Ceci, Arnoldo Ciarrocchi, Umberto Peschi,
Valeriano Trubbiani, per autori riconosciuti del panorama artistico
sovraregionale, non solo marchigiani come ad esempio, Gino Del Zozzo,
Luigi Bartolini, Attilio Alfieri, Corrado Cagli, Felice Casorati,
Pericle Fazzini Giuseppe Migneco, Orfeo Tamburi, Antonio Zancanaro, ecc.
Per arrivare agli anni Novanta i cui protagonisti furono, tra gli altri,
da Fabio Mauri a William Xerra, da Paola Gandolfi a
Concetto Pozzati, da
Renato Mambor a Carlo Bertocci, Omar Galliani, Elio Marchegiani, Enzo
Cucchi, Giuseppe Salvatori, ecc. Il Premio Marche ha inoltre annoverato
la partecipazione dei maggiori critici d’arte chiamati ad essere tra i
curatori delle più recenti edizioni nazionali come: Mariano Apa, Renato
Barilli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Vitaliano
Corbi, Fabrizio D’Amico, Luigi Dania, Mario De Micheli, Floriano De
Santi, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Francesco Gallo.
Pertanto, il Premio Marche, dall’edizione 2018, torna ad essere la
celebre Biennale d’Arte Contemporanea, che sarà inaugurata il 17
novembre con una mostra al Forte Malatesta di Ascoli Piceno che rimarrà
aperta fino al 31 gennaio 2019.
Storicamente legata alla città di Ancona, la rassegna diventa
itinerante, per affermare e confermare l’obiettivo primario della
valorizzazione del territorio in ordine alla conoscenza, promozione e
valorizzazione della scena artistica marchigiana nell’ambito delle arti
visive contemporanee.
Per l’edizione corrente, nell'ambito di una rinnovata e aggiornata veste
rappresentativa, la manifestazione, riprende le caratteristiche storiche
della rassegna con la partecipazione degli artisti marchigiani viventi
invitati dal Comitato scientifico e con artisti marchigiani selezionati
attraverso una partecipazione a concorso.
Tra gli artisti invitati spiccano, tra le altre, le partecipazioni di
Ubaldo Bartolini, Luigi Carboni, Carlo Cecchi, Enzo Cucchi, Leonardo Cemak, i fotografi
Giorgio Cutini, Lorenzo Cicconi Massi, il celebre
manierista Bruno D'Arcevia, il pluri Premio Oscar per la scenografia
Dante Ferretti, i marchigiani d’adozione come Omar Galliani o
Elio Marchegiani, gli ascolani Giuliano Giuliani, Tullio Pericoli e Arnaldo Marcolini, e ancora
Franco Giuli, Rocco Natale, Oscar Piattella, Nino
Ricci, Mario Sasso, Roberto Stelluti, Valeriano Trubbiani, Walter
Valentini, Giuliano Vangi, Eliseo Mattiacci, protagonista quest’ultimo
di una antologica al Premio Marche del 1993, e molti altri artisti
affermati.
Tra gli artisti selezionati dalla Commissione Giudicatrice, a fronte del
riconosciuto valore artistico e dell’aderenza dell’opera al tema della
rassegna, sono risultati vincitori del PREMIO MARCHE 2018 i seguenti
dodici artisti: Franco Alessandroni, Iuliia Bazyaeva, Anthony Bufali,
Giulio Catelli, Stefano Dania, Andrea Fabietti, Francesco Gioacchini,
Bruno Marcucci, Hisako Mori, Riccardo Ruggeri, Paolo Sacchini, Federico
Sinatti.
Da questa edizione, inoltre, viene istituto il Premio della critica
“Alfredo Trifogli”, intitolato alla figura dello storico Presidente,
ideatore e fondatore del Premio Marche, che, per la corrente edizione, è
stato assegnato a Sandro Ciriscioli, pittore e incisore del Montefeltro,
docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
A questi verrà riservato l’invito alla successiva Rassegna biennale a
carattere nazionale.
Il Premio Marche 2018, si pone pertanto nella condizione di far
dialogare generazioni e medium espressivi diversi, accomunati da un tema
scelto per ogni edizione, per individuare un percorso estetico coerente
che sarà poi il filo conduttore della mostra, momento finale celebrativo
di ogni edizione. Il tema scelto per l’edizione 2018 è stato:
“L’interpretazione artistica come armonia. Espressione e parametro
percettibile di una eredità dell’opera d’arte nella tradizione artistica
italiana (occidentale ed europea)”.
Con questa nuova dimensione aggiornata del Premio Marche, si vuole
dimostrare come la regione delle Marche possa tornare ad essere punto di
riferimento per artisti, critici e studiosi per una concreta e credibile
ricognizione artistica sul territorio.
Dentro la storia e le dinamiche del Premio Marche l’impronta progettuale
ed organizzativa di questa nuova fase, che si appresta ad essere
inaugurata, può essere ritrovata in una sintesi tra il rispetto e
l’equilibrio degli obiettivi propositivi originari, la valorizzazione
dell’affermazione raggiunta nel tempo dalla manifestazione e quel suo
ruolo di strumento didascalico e di riflessione, oltreché anche di vera
e propria proposta di valorizzazione e valutazione critica della pratica
artistica e della valenza espositiva, che si pone accanto (più che a
margine) del dibattito sull’arte contemporanea tradizionalmente e
geograficamente discusso in altri luoghi.
Premiazione degli artisti vincitori - 17 novembre ore 11
Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno
Inaugurazione mostra - 17 novembre ore 17
Forte Malatesta, Ascoli Piceno
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