Il titolo della conferenza di Diego Cibelli è tratto dal workshop
che l’artista ha condotto tra gennaio e febbraio 2022 negli spazi di
ISIA Faenza, coinvolgendo gli studenti dei Bienni di Design del
Prodotto e Design della Comunicazione. Per Cibelli, il materiale
ceramico è caratterizzato da una natura “connettiva” capace di
generare discussione; per “addomesticarlo” è necessario creare un
team di lavoro che agisca tramite valori quali scambio, dialogo e
condivisione.
Al contrario di altri paesi europei in cui la rivoluzione
industriale è stata preponderante, l’Italia ha una storia ricca di
collaborazioni e alleanze, che hanno contribuito a dare una maggiore
complessità alla sua cultura progettuale: nel nostro paese, ad
accogliere queste esperienze di condivisione è sempre stato lo
scenario produttivo del laboratorio che grazie alle sue ‘radici’,
può continuare a rappresentare un contesto capace di ispirare
produzioni con un’estetica che nasce prima di tutto dall’etica delle
relazioni tra le persone, ed è frutto di una collaborazione di
energie e di idee prima ancora di essere forma e funzione. Lo
scambio culturale è una necessità, uno strumento di conoscenza
reciproca: l’Italia ha sempre mantenuto una sua particolare identità
culturale, nonostante le continue invasioni e dominazioni, grazie
alla sua capacità di assorbire e rielaborare a suo modo le influenze
straniere e di produrre oggetti che non fossero mai solo oggetti ma
– per citare tre parole chiave del workshop – “scambi, continuità
e innovazioni incomplete”. Oggi più che mai, il design italiano
può ripartire dalla dimensione laboratoriale, elaborando un modello
autonomo di produzione basato sullo scambio ma allo stesso tempo
capace di mantenere un forte legame con la sua storia. Una
continuità progettuale che ha rinvigorito il processo di dialogo tra
generazioni e cultura materiale, anche tramite la produzione di
oggetti che inglobano esperienze stratificate producendo forme che
sono come “anticorpi” in grado di evolversi e rigenerarsi nel tempo.
Nel corso del workshop, grazie a una ricerca d’archivio e dal
recupero di calchi e immagini provenienti dalla tradizione faentina,
dalla Real Fabbrica di Capodimonte e dal suo laboratorio, Cibelli ha
proposto la realizzazione di una serie di totem, modellati tramite
un condiviso dialogo con gli studenti. Ogni silhouette è frutto
appunto di scambio e sperimentazione, due valori propri della
dimensione laboratoriale e quanto mai indispensabili per poter
comprendere la società attuale e trovare un proprio posto al suo
interno.
Giovanna Cassese, presidente di ISIA Faenza, commenta:
“L’inaugurazione di quest’anno accademico è altamente simbolica,
fortemente voluta dagli organi in un momento così complesso per
tutti e specialmente per i giovani e per il mondo della cultura e
della formazione. È un forte messaggio di speranza e una
dichiarazione di politica culturale dell’istituzione che si rafforza
nella consolidata tradizione delle industrie culturali e creative,
vero patrimonio dell’Italia tra valorizzazione del genius loci e
sguardo critico e innovativo sull’intero mondo del progetto. L’ISIA
non si è mai fermata durante la pandemia e ha continuato a produrre
ricerca, fondata su chiari principi etici ed estetici, oltre il
confine tra arti, artigianato e design. È una comunità laboriosa e
all’avanguardia che dà fiducia e strumenti di conoscenza ai suoi
allievi, i nostri futuri designer, a cui è affidata la progettazione
di un mondo ecosostenibile e resiliente. Oggi non si può che
ripartire dalla formazione se si vuole “cambiare strada” per dirla
con le parole del filosofo e sociologo francesce Edgard Morin”.
Maria Concetta Cossa, direttore di ISIA Faenza, afferma: ”Stiamo
lavorando intensamente per creare esperienze che arricchiscano
ulteriormente il percorso formativo previsto dai piani di studio e
offrano maggiori opportunità di conoscenza ai nostri studenti. In
tale direzione si è pensato di progettare un'articolata attività di
workshop e conferenze secondo una visione coerente – e ambiziosa –
utile per disegnare nuove dimensioni e nuove opportunità per la
figura del giovane progettista: una figura capace di declinare
tradizioni e culture e che, con senso critico e coscienza etica,
sappia osservare il presente e guardare verso il futuro. Per questo
ci si è avvalsi della preziosissima collaborazione di designer,
artisti, aziende ed enti operanti nel territorio, non solo locale.
Il lavoro di Diego Cibelli, condotto insieme ai nostri studenti dei
Bienni di Specialistica e in stretta collaborazione i nostri
docenti, inaugura perfettamente e simbolicamente questo percorso”.
Nata con una forte vocazione verso la ceramica, negli anni ISIA
Faenza ha allargato la propria sfera d’azione a tutta la complessa
area del Design di prodotto e della Comunicazione, improntando la
didattica progettuale verso la ricerca e la sperimentazione
tecnologica avanzata anche nel settore ceramico e aprendo la
didattica verso le nuove forme di comunicazione a supporto
dell’ambito produttivo e dell’altissima tradizione che caratterizza
la città di Faenza. Inoltre l’ISIA Faenza può contare su due punti
di forza esclusivi: l’accesso a un numero programmato – l’iscrizione
infatti è consentita a un massimo di 30 studenti per anno – e la
presenza di numerosi laboratori di comunicazione e di modellistica
dedicati ai diversi corsi di progettazione, dai materiali ceramici
al legno, ai metalli a quello per i polimeri, fino all’audiovisivo e
al fashion che uniscono lo studio della progettazione alla
realizzazione manuale e oggi anche digitale del prodotto.
L’offerta formativa dei corsi è inoltre annualmente integrata da
molteplici attività, tra cui la partecipazione al Fuorisalone della
Milano Design Week e ad altre importanti manifestazioni italiane, le
collaborazioni con enti pubblici, aziende e professionisti del
settore come i workshop condotti da autorevoli designer e artisti
internazionali tra cui Andrea Anastasio, Salvatore Arancio, Diego
Cibelli, Paolo Deganello, Giulio Iacchetti, Ugo La Pietra. Luciano
Perondi, Denis Santachiara e Joe Velluto, la pubblicazione di
cataloghi, le attività d’orientamento, i seminari e le conferenze
tenute da figure influenti nel campo del design, dell’arte e
dell’impresa.
L’inaugurazione dell’Anno Accademico sarà anche l’occasione per
annunciare la programmazione di ISIA Faenza per il 2022, ricca di
workshop, collaborazioni, incontri e importanti occasioni di
crescita e sperimentazione per i giovani designer.
Diego Cibelli (Napoli, 1987) si laurea a Berlino presso la
Weissensee Kunstochschule Berlin con una tesi in geografia
umanistica, iniziando a produrre lavori che evidenziano la relazione
tra l'uomo e l'ambiente. I suoi studi continuano nell’ambito del
Design del prodotto, con una laurea presso il Dipartimento di
Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della
Campania "Luigi Vanvitelli" di Aversa. Qui Cibelli si focalizza sul
medium installativo come strumento di indagine dei diversi aspetti
dell’abitare, identificando una rilevante dimensione culturale nella
funzione stessa del risiedere in un luogo. Con la messa in moto di
una serie di referenze culturali e visive, Cibelli costruisce
scenari che guidano a loro volta il disegno progettuale delle
installazioni. Ogni scenario, inteso come insieme di relazioni
immateriali e materiali tra uomo e paesaggio, è concepito come un
habitat e composto da più oggetti, prodotti nella materia vivente
della porcellana e della ceramica, ed organizzate in una dimensione
narrativa. Il suo lavoro è stato esposto in diverse sedi
istituzionali in Italia e all’estero tra cui: Kunsterhaus Bethanien
Berlin, Galleria Atelier 35 di Bucarest, MSU Museo d’Arte
contemporanea di Zagabria, Izolyatsia Foundation a Donetsk in
Ucraina, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. Ha preso
parte a numerose residenze d’artista e tenuto diversi workshops. Nel
2021 il Museo e Real Bosco di Capodimonte gli dedica la mostra
personale L'Arte del Danzare assieme. Nello stesso anno, sempre a
Napoli, è protagonista di altre due personali: presso la Real
Fabbrica di Capodimonte e Feed me with domestic stuff presso Made in
Cloister. I suoi lavori sono parte di diverse collezioni museali,
tra cui quelle di MAD Museum of art and design di New York e Museo e
Real Bosco di Capodimonte.
ISIA Faenza Design & Comunicazione è un istituto di
formazione superiore del Ministero dell'Università e della Ricerca,
settore dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, di
primo piano nel mondo della creatività e della progettazione
contemporanee che, fin dalla sua fondazione nel 1980, forma
professionisti nel settore, sviluppando un dialogo sempre più
serrato tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione della
cultura del design. Presieduta da Giovanna Cassese e diretta da
Maria Concetta Cossa, rilascia Diplomi Accademici di I livello in
Disegno Industriale e Progettazione con Materiali Ceramici e
Innovativi e di II livello in Design del Prodotto e Progettazione
con Materiali Ceramici e Innovativi nonché in Design della
Comunicazione, equiparati ed equipollenti rispettivamente ai titoli
di Laurea L4 e Laurea Magistrale LM12. Una delle caratteristiche che
rendono gli ISIA un modello d'eccellenza nel panorama dell'Alta
Formazione, è costituita dai rapporti diretti e assidui con il mondo
dell'industria e della ricerca, grazie all'intervento di
professionisti del design, artisti, esperti di settore e docenti
universitari. ISIA Faenza è un'istituzione culturale particolarmente
attiva nel sistema del contemporaneo con una specifica Biblioteca di
design intitolata a Bruno Munari e promuove l'internazionalizzazione
attraverso gli scambi Erasmus con numerosi Paesi comunitari.
Materia Relazionale / Materia Laboratoriale
Conferenza di Diego Cibelli
ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di
Faenza
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2021-2022
ISIA FAENZA
Palazzo Mazzolani, Aula Magna
Corso Giuseppe Mazzini, 93
Giovedì 17 febbraio 2022, ore 17
Informazioni e prenotazioni
info@isiafaenza.it
Ufficio stampa ISIA Faenza
Irene Guzman | Email ufficio.stampa@isiafaenza.it | Cel
+39 349 1250956
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Ultimo
aggiornamento:
22-03-22
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