"La materia delle azioni" è il titolo della mostra personale dell’
artista giapponese Shozo Shimamoto (Osaka 1928 – 2013) a cura di
Vittoria Coen, che il 24 agosto 2013 alle ore 11.00 presso la
Galerie Hofburg di Jakob Komaptscher a Bressanone si inaugurerà :
una ventina di opere di medie e grandi dimensioni (comprese tra gli
Anni Cinquanta e gli esiti più recenti), e realizzate su tela e su
carta con le tecniche ormai proprie del maestro in tutta la sua
brillante carriera.
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Non mancheranno i celebri Bottle Crash, decisamente materici,
realizzati con dripping di colore gettato sulla tela, spesso durante
le sue performance insieme a frammenti di bottiglie rotte. Vi
saranno anche lavori dalla chiara impronta informale di grande
poesia e magia nell’uso del colore che regalano alla mostra il
sapore di una sorta di raccolta antologica.
Shozo Shimamoto è stato un protagonista del Movimento Gutai che,
fondato nel 1954 da Yoshihara, deve il suo nome proprio a lui. Del
movimento, tra gli altri, facevano parte Kanayama, Shiraga, Murakami
ed ha ottenuto i più alti riconoscimenti nel mondo (si ricorda, per
esempio, la presenza del Gruppo Gutai alla Biennale di Venezia del
’93 e quella recente presso il Guggenheim Museum di New York). Gli
artisti Gutai hanno rappresentato e rappresentano oggi una complessa
e originale dialettica tra una solida tradizione culturale e
un’autentica spinta verso il rinnovamento della pittura attraverso
il superamento della tradizione, così come fu per il Movimento
Informale e l’Action Painting o l'Espressionismo Astratto di matrice
statunitense. Nel 1998 le opere di 150 artisti, protagonisti
dell’arte del XX secolo, furono esposti presso il MOCA di Los
Angeles, e quelle di Shozo Shimamoto erano collocate proprio vicino
a quelle di Pollock e di Fontana.
Pittura, improvvisazione, azione performatica, si fondono in un
“sentire comune” per artisti della stessa generazione che oggi
rappresentano dei “classici” del contemporaneo.
Shimamoto, le cui opere sono presenti nei più importanti musei
internazionali tra cui la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou
di Parigi, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, partecipò anche alla
48ma e alla 50ma Edizione della Biennale di Venezia con Yoko Ono nel
1999 e nel 2003 nel progetto Brain Academy Apartment.
Catalogo con testo introduttivo di Vittoria Coen e riproduzioni
delle opere esposte.
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