Giuseppe Vassura è nato a Lugo di Romagna il 29 febbraio 1916. Da
giovane trova un impiego in un ufficio amministrativo che abbandona
sul finire degli anni Cinquanta dopo un soggiorno a Venezia,
allorché scopre la sua predisposizione 'naturale' alla pittura. Era
solito dire di aver accettato con serenità le difficoltà e i
sacrifici con la convinzione di chi avverte una 'chiamata', come se
fosse una 'vocazione' o la rivelazione del proprio destino.
L'intensa attività espositiva, non in ambito locale, dove le sue
opere di piccole dimensioni comparivano spesso nelle vetrine di
alcuni esercizi commerciali, ma a Roma, Firenze, Venezia e Milano,
gli ha consentito di ottenere prestigiosi riconoscimenti, tra cui il
Pantheon d'oro dell'arte a Roma e il Nettuno d'Oro a Bologna. Nel
1985, come punto culminante della sua carriera artistica, riceve la
Laurea 'Honoris causa' in Discipline artistiche della North West
London University, dopo aver presentato una tesi dal titolo
'Elementi di tecnica della pittura, pensieri sull'arte e
annotazioni'. E' morto il 20 gennaio 1998 a Cotignola, dove da
alcuni anni era ricoverato nella locale casa di riposo.
Ha scritto
Aurelio
T. Prete in una pubblicazione del 1963 edita da ERS Roma : " Molte
sono le vie per raggiungere la verità, l'essenza della vita, la
preghiera, l'elevazione a Dio, e tra queste v'è sempre stata l'arte,
sia essa pittorica come poetica. Questo concetto m'è venuto nella
mente osservando le opere di Giuseppe Vassura, pittore nato ed
operante in Lugo di Romagna.
Basta tener presente la purezza dei colori da lui impiegai, le
stesse linee sobrie ed incisive, la natura da lui descritta e
cantata attraverso una gamma cromatica impetuosa, eppure tanto
armoniosa.
Vassura predilige - con la natura tutta - gli alberi, descrivendoli
con rami elevati verso l'alto: e qui la preghiera, con tratti
nervosi di linee scavate e tutte rivolte verso il cielo, quasi mani
innalzate da un coro di voci osannanti Dio.
Reduce di studi assidui presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia,
l'artista possiede una pittura singolare, sorretta da colature
cromatiche vergini, usando stemperare le tinte senza molto
impastarle. E' per questo che s'è indugiato sovente sui paesaggi
nevosi (chè sono quelli che maggiormente lo circondano nelle gelide
invernate romagnole), spogliando man mano il colore della sua
polposità sino a raggiungere levigatezze di bianchi che mostrano una
mano esperta, un'esecuzione attenta e magistralmente resa. Gli è che
ogni artista trasferisce sensazioni e propri gusti nella opera e
Vassura - che ha l'animo sensibile di un asceta - si presenta nelle
sue tele col candore della sua personale visione della vita o, per
meglio dire, della sua aspirazione a come concepirebbe o vorrebbe la
vita stessa. Nascono così tagli e scorci paesistici ammantati dalla
soffice coltre nevosa, laddove un campanile o la tonda cupola di una
basilica maggiormente valgono a rendere poetico e mistico l'assieme
descritto.
Ma, di rimando, invece, quanto colore, quanta iridescenza notiamo
nelle sue 'marine', nei suoi azzurri cieli, nelle vele che solcano
placide acque adriatiche, nei tramonti infuocati, nelle solatie
spiagge puntolinate da variopinti ombrelloni, nelle polpose zolle di
terra, negli alberi e sui tetti di casupole campagnole! Qui
l'artista palesa tutto l'entusiasmo per la vita, per la natura, per
il divino creato tutto.
E v'è ancora altra dote peculiare all'arte del Nostro, la
descrizione di notturni, oltre che di tramonti. Qui, nelle tele e
tavole riportanti angoli cittadini o dormenti periferie di campagne,
Vassura serra ancor più il registro cromatico, presentando delle
risultanze di blu come di neri in più spinta chiave di suggestività
e lirismo. Architettonici sempre, i suoi quadri si presentano
schematici, rivestiti però d'una poeticità che riesce a smussare il
freddo richiamo della linea. E' il Vassura poeta che guadagna
terreno, che si sostituisce al Vassura ottimo dialettico. E' il
pittore che vince sul sagace disegnatore, è il mistico che supera
l'artista, è infine il cuore che guida la esperta mano.[..]"
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Ultimo
aggiornamento:
30-01-22
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