Artisti si nasce , pittori si diventa :
La cornice
Sembra forse un po’ scontato
spiegare che la cornice è un oggetto rigido che contorna e racchiude
un’immagine, permettendole di incastonarsi in una struttura più solida su
cui poggia la tela. Forse più difficile e meno immediato è il senso della
sua funzione.
La cornice ha innanzitutto una funzione di protezione nei confronti del
quadro poiché lo rende meno esposto al contatto degli oggetti che lo
circondano. Ma essa deve anche isolare l’opera d’arte, permettendo
all’occhio di concentrarsi su ciò che vi è al suo interno.
La cornice, che circonda la tela, si unisce al quadro arricchendolo
maggiormente e dando un valore aggiunto all’oggetto d’arte.
In virtù di queste funzioni il quadro si trasforma in una preziosa reliquia,
che racchiude allo stesso tempo la tangibilità di qualcosa di materiale e la
spiritualità delle immagini.
La scelta della cornice
Le cornici impreziosiscono i quadri di ogni dimensione e forma, per questo
ne esistono di svariate dimensioni e tipi.
Ma come si può scegliere quella più adatta a un’opera d’arte?
Innanzitutto bisogna ricordarsi che la cornice deve abbellire e impreziosire
l’opera senza oscurarla, né sovrastarla. Deve assecondarne lo stile, ma
anche arredare e compiacere alla vista.
La scelta della cornice deve quindi ricadere su due fattori: il tipo di
opera e la dimensione del quadro.
Per i quadri raffiguranti un primo piano (per esempio un ritratto o una
natura morta) la cornice ideale deve essere importante, larga e massiccia,
per valorizzare il soggetto raffigurato.
Per i quadri d’insieme (come una scena composita o un paesaggio) e si può
predilire una cornice costituita da un semplice listello.
La cornice nella storia
Le cornici originariamente venivano realizzate con metalli come bronzo, oro
e argento, e legnami preziosi come ciliegio e mogano.
Con il tempo al legno tradizionale, semplice o pregiato, si sono affiancati
materiali come acciaio e ottone, mentre in parallelo è proseguita la
produzione di cornici gessate e dorate.
Non si può negare che delle incorniciature lignee fossero già presenti
nell’arte greca, egizia e romana. Ed è anche vero che in età medievale la
cornice era ricavata dalla stessa tavola su cui era eseguito il dipinto, il
bordo veniva gessato e dorato per poi essere esposto nei luoghi di culto o
nei palazzi privati.
Originariamente quindi non si trattava di un oggetto a sé stante, staccato
dall’opera e intercambiabile come ce lo figuriamo oggi. Le cornici erano
legate al quadro, perché venivano ricavate nella stessa tavola di legno che
faceva da supporto al dipinto.
La nascita della cornice in senso moderno si può quindi far risalire al XIII
secolo, quando la pittura iniziò a essere praticata non solo più come
affresco murale e si fece largo l’esigenza di delimitare i bordi del quadro.
La cornice italiana del Quattrocento e Cinquecento fu molto importante in
ambito artistico internazionale, come del resto la pittura di quel periodo;
i modelli originali della Toscana e del Veneto fecero scuola. Le cornici
subirono l’influsso degli stili architettonici ed estetici che si
susseguirono nel corso dei secoli, per raggiungere forme altamente
elaborate, come nelle cornici barocche, addirittura ornate da fogliame,
angioletti e altre figure simboliche.
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Ultimo
aggiornamento:
13-02-21
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