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Artisti si nasce , pittori si diventa : Le tavole per dipingere
Gli antichi fiamminghi usavano tenere a bagno in acqua corrente la tavola (loro usavano soprattutto quelle di legno di quercia) per liberarlo dell'eccesso di sostanze resinose e tannino . Oggi il metodo che comunemente si utilizza è quello di sottoporla a vapori di acqua calda . vengono così liberate le resine e si evitano o per lo meno si riducono al minimo quei pericolosi stiramenti delle fibre che fanno screpolare i colori e le mestiche . Dopo questo trattamento si deve proteggere la tavola dai futuri disastrosi attacchi dei tarli : basterà inzuppare il legno con oli essenziali , fortemente odorosi oppure con un preparato pronto all'uso reperibile in una qualsiasi ferramenta .
Anche l'umidità è un rischio da evitare
: quindi proteggete le vostre tavole sul retro . Ci sono diverse possibilità
: cementite ; comuni colori ad olio diluiti con vernice stesi in diverse
passate ; smalti comuni o addirittura come usava fare Van EYck , gesso ,
colla , stoppa e vernice nera (son passati secoli eppure quella tavola non
risulta mai essere stata attaccata da quegl'infidi) . Naturalmente può
essere utilizzato anche il semplice compensato (di pioppo , di platano
oppure di castagno) l'importante è scegliere pezzi con fibre non molto
accentuate : col tempo tendono addirittura a trasparire attraverso la
pittura . Preparateli con una ingessatura a colla oppure con una stesura di
tempera o di vernice diluita mai però con oli ,colori ad olio e vernici a
base di lacca : si incupirebbero col tempo i toni delle varie tinte .
Ricordatevi che un ottima ingessatura si ottiene solo dopo diversi strati
(gli antichi ne passavano otto) e dopo aver lasciato asciugare il tutto per
almeno un giorno ; si passa il raschiatoio piano finché la superficie
diventa lucida come fosse marmo e .... ora è pronta ad accogliere un'opera
d'arte .
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