di Vito Lozito edito da Levante, 1994
Sorto e sviluppatosi attorno ad una cala naturale (oggi il porticciolo) colorato dai vivaci gozzi da pesca e difeso da una graziosa torre di guardia del 500, Santo Spirito si presenta come un pittoresco borgo di pescatori che si trascina una storia lunga più di 2mila anni... nonostante la storica “invadenza” delle vicine Bitonto e Bari, città quest’ultima di cui rappresenta amministrativamente il quartiere più a nord.
Santo Spirito. Storia di un centro costiero in Terra di Bari
"Santo Spirito, frazione di Bitonto (Bari) sino al 1928, anno in cui entrò a far parte del territorio della città di Bari, doveva essere conosciuta già in epoca romana perché attraversata dalla via marittima oltre che per la presenza di una comoda cala utile all’attracco delle navi mercantili. II naufragio di una nave romana lungo la costa santospiritese e il rinvenimento di anfore databili tra il II secolo a.C. e il I sec. d.C. avvalorano tale tesi.
L’antico locus Sancti Spiritus (così denominato in un contratto agrario del 1261) per la sua posizione lungo la litoranea fu motivo di scontri tra le città di Bari e Bitonto per lunghi secoli; per tutta l’epoca medievale e per una parte dell’epoca moderna il suo porto fu utilizzato da città dell’interno come Bitonto, Palo, Grumo, Bitetto, Modugno che intendevano inserirsi nelle rotte commerciali adriatiche.
Attraverso l’analisi delle vicende economiche, sociali, religiose (dall’età romana sino all’epoca attuale), inserite nello sviluppo storico delle città della Terra di Bari, si e’ ottenuto un quadro complesso del centro costiero che, conosciuto come luogo idoneo per trascorrere piacevoli vacanze estive e sede di ville patrizie ottocentesche, già nella prima metà del 1800 subisce una trasformazione economica e sociale dovuta all’attività edilizia privata, alla costruzione della Chiesa dedicata allo Spirito Santo, alla produttività marinara, artigianale, agricolo-pastorale, che avrà pieno sviluppo nel secolo XX. Tutto ciò ebbe inizio anche a seguito della lottizzazione di terreni appartenenti, nei secoli precedenti, al Beneficio Camerale di Patronato Regio di Santo Spirito a mare.
La narrazione degli avvenimenti storici di Santo
Spirito é arricchita da trascrizioni di documenti
del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, dalla
riproduzione a colori sia di piante topografiche che
di oltre cento cartoline d’epoca che testimoniano lo
sviluppo economico, urbanistico e demografico.."
Nel verbale della seduta monotematica del 10 Settembre 1916 del Consiglio Comunale di Bitonto in cui venne approvato una 'mozione di protesta' al Governo del Re per le sopraffazioni esercitate dalla Prefettura di Bari in danno del Consiglio stesso, si legge - nella relazione dell'Assessore Emanuele Morea a corredo dell'atto - di una curiosa vicenda che vide Santo Spirito, allora frazione del Comune di Bitonto, uno degli elementi della (accesa) diatriba.
Regio Decreto del 6 settembre 1928 n.2133 con il quale Santo Spirito fu annesso alla città di Bari
Vittorio Emanuele III - Per grazia di Dio e volontà della Nazione - Re d'Italia
In virtù dei poteri conferiti al Governo col R. Decreto Legge 17 maggio 1927 n 383 , convertito nella legge 7 giugno 1928 n. 1382 ;
sulla proposta del Capo del Governo , Primo Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'interno ; abbiamo decretato e decretiamo :
Art. 1 - Le frazioni Palese del Comune di Modugno e Santo Spirito del Comune di Bitonto , nonché la parte di quest'ultima frazione situata nel territorio di Giovinazzo , sono aggregate al Comune di Bari .
Art. 2 - Il confine tra il Comune di Bari e quelli di Modugno,Bitonto e Giovinazzo è delimitato in conformità della pianta topografica vistata dall'ufficio del Genio Civile di Bari . Tale pianta , vidimata d'ordine Nostro , Ministro proponente , farà parte integrante del presente decreto .
Art. 3 - Il Prefetto di Bari , sentita la Giunta Provinciale Amministrativa , provvederà al regolamento dei rapporti patrimoniali e finanziari fra i Comuni suindicati .
Ordiniamo che il presente decreto , munito del sigillo dello Stato , sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia , mandando a chiunque spetti osservarlo e di farlo osservare.
Dato a San Rossore addì 6 settembre 1928 Anno VI
L'annessione di Palese e Santo Spirito alla città di Bari comunicata alla cittadinanza , dal Commissario Straordinario al Comune di Bari dott. Vella , in questo manifesto:
Cittadini di S.Spirito e Palese , l'alba radiosa dell'Anno Settimo dell'Era Fascista consacra l'aggregazione delle Vostre ridenti contrade alla Città che le ha sempre spiritualmente possedute .
Mai unione di terre e di popolazioni fu da entrambe le parti più desiderata ! Il Sogno di tanti anni è oggi - per volere del Governo Fascista ,auspice S.E.Di Crollalanza - una magnifica realtà .
Cittadini di Santo Spirito e Palese, il provvedimento di aggregazione è giunto a tempo per dare a Voi il legittimo orgoglio di partecipare alla imponente opera di rinnovamento che oggi in Bari si compie . La città costruisce giorno per giorno , ora per ora - per virtù dei suoi figli laboriosi e tenaci - il suo grande prossimo avvenire .
Voi porterete a questa costruzione il contributo della vostra operosità e del Vostro affetto : la città darà a Voi i benefici dei suoi servizi pubblici che sempre più si perfezionano , i vantaggi di una amministrazione vigile , giusta e premurosa .
Cittadini di Santo Spirito e Palese , salutiamo l'odierno avvenimento con sentita letizia e con fermezza di propositi , e proseguiamo insieme in piena armonia di opere e intenti - il cammino iniziato verso le mete luminose segnate alla città dal Fascismo e dal Duce .
Dott. Vella , Commissario Straordinario al Comune di Bari , 28 ottobre 1928
- Category: storia d'europa - Argomento : Terra di Bari
- Autore: Vito Lozito
- Pubblicazione: 1994
- Editore: Levante