SANTO SPIRITO. Storia di un centro costiero in Terra di Bari
L’antico locus Sancti Spiritus (così denominato in un contratto agrario del 1261) per la sua posizione lungo la litoranea fu motivo di scontri tra le città di Bari e Bitonto per lunghi secoli; per tutta l’epoca medievale e per una parte dell’epoca moderna il suo porto fu utilizzato da città dell’interno come Bitonto, Palo, Grumo, Bitetto, Modugno che intendevano inserirsi nelle rotte commerciali adriatiche. Attraverso l’analisi delle vicende economiche, sociali, religiose (dall’età romana sino all’epoca attuale), inserite nello sviluppo storico delle città della Terra di Bari, si e’ ottenuto un quadro complesso del centro costiero che, conosciuto come luogo idoneo per trascorrere piacevoli vacanze estive e sede di ville patrizie ottocentesche, già nella prima metà del 1800 subisce una trasformazione economica e sociale dovuta all’attività edilizia privata, alla costruzione della Chiesa dedicataallo Spirito Santo, alla produttività marinara, artigianale, agricolo-pastorale, che avrà pieno sviluppo nel secolo XX. Tutto ciò ebbe inizio anche a seguito della lottizzazione di terreni appartenenti, nei secoli precedenti, al Beneficio Camerale di Patronato Regio di Santo Spirito a mare.
La narrazione degli avvenimenti storici di Santo Spirito é arricchita da trascrizioni di documenti del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, dalla riproduzione a colori sia di piante topografiche che di oltre cento cartoline d’epoca che testimoniano lo sviluppo economico, urbanistico e demografico. LA GRANDE BARI
Regio Decreto del 6 settembre 1928 n.2133 con il quale Santo Spirito fu annesso
alla città di Bari
"Vittorio Emanuele III - Per grazia di Dio e volontà della Nazione - Re d'Italia -.
L'annessione di Palese e Santo Spirito alla città di Bari comunicata alla cittadinanza , dal Commissario Straordinario al Comune di Bari dott. Vella , in questo manifesto : "Cittadini di S.Spirito e Palese , l'alba radiosa dell'Anno Settimo dell'Era Fascista consacra l'aggregazione delle Vostre ridenti contrade alla Città che le ha sempre spiritualmente possedute . Mai unione di terre e di popolazioni fu da entrambe le parti più desiderata ! Il Sogno di tanti anni è oggi - per volere del Governo Fascista ,auspice S.E.Di Crollalanza - una magnifica realtà . Cittadini di Santo Spirito e Palese, il provvedimento di aggregazione è giunto a tempo per dare a Voi il legittimo orgoglio di partecipare alla imponente opera di rinnovamento che oggi in Bari si compie . La città costruisce giorno per giorno , ora per ora - per virtù dei suoi figli laboriosi e tenaci - il suo grande prossimo avvenire . Voi porterete a questa costruzione il contributo della vostra operosità e del Vostro affetto : la città darà a Voi i benefici dei suoi servizi pubblici che sempre più si perfezionano , i vantaggi di una amministrazione vigile , giusta e premurosa . Cittadini di Santo Spirito e Palese , salutiamo l'odierno avvenimento con sentita letizia e con fermezza di propositi , e proseguiamo insieme in piena armonia di opere e intenti - il cammino iniziato verso le mete luminose segnate alla città dal Fascismo e dal Duce ". Dott. Vella , Commissario Straordinario al Comune di Bari , 28 ottobre 1928
Uno sgradito vicesindaco - Nel verbale della seduta
monotematica del 10 Settembre 1916 del Consiglio Comunale di Bitonto
in cui venne approvato una 'mozione
di protesta' al Governo del Re per le sopraffazioni
esercitate dalla Prefettura di Bari in danno del Consiglio stesso,
si legge - nella relazione dell'Assessore Emanuele Morea a corredo
dell'atto - di una curiosa vicenda che vide Santo Spirito, allora
frazione del Comune di Bitonto, uno degli elementi della (accesa)
diatriba.
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