1) INTERACT riunisce azioni collettive e progetti partecipati
realizzati in loco.
È
il caso, ad esempio, di Orto volante, un orto collettivo realizzato
sulla terrazza di Merano Arte dalle associazioni Brave New Alps
(Rovereto) e Magari (Merano) in collaborazione con altre realtà del
territorio e con tutti i soggetti interessati ad aderire. L’orto è
concepito come uno spazio per coltivare idee, amicizie e piante, uno
spazio in cui i visitatori e le visitatrici di diverse generazioni
entrano in contatto per creare insieme una nuova realtà. Le persone
sono invitate a un discorso critico sulla natura, sulla maniera in
cui trattiamo l’ambiente e il futuro del nostro pianeta. Immaginato
in modo partecipato durante la primavera, nel periodo della mostra
sarà luogo di laboratori e momenti conviviali, per poi migrare
nell’autunno nelle sedi delle diverse associazioni coinvolte.
Anche Wish Tree (1961-2021) di Yoko Ono (Tokyo, 1933) è un’opera che
si sviluppa e ha senso di esistere a partire dal rapporto diretto
con il pubblico partecipante. L’artista invita infatti i visitatori
e le visitatrici a lasciare una traccia dei propri desideri,
munendosi di matita a riportandoli su biglietti che saranno poi
appesi a un albero di ulivo. Si tratta di un progetto che l’artista
porta avanti da decenni e a cui hanno partecipato più di un milione
di persone. Tutti i desideri vengono poi restituiti all’artista e
raccolti nell’installazione a Reykjavík IMAGINE PEACE TOWER,
dedicata alla memoria di John Lennon.
2) INTERPLAY riguarda le opere in cui i visitatori e le
visitatrici possono interagire tra loro in modo ludico.
Con
Unitled (Tomorrow is the question) (2015) Rirkrit Tiravanija
(Buenos Aires, 1961) invita il pubblico a sfidarsi in una gara di
ping pong e a diventare quindi parte attiva nel progetto artistico,
ma, al contempo, a interrogarsi sul domani che ci attende, in
termini politici, ecologici e sociali. L’artista mette in
discussione i confini tra pratiche artistiche e non artistiche e
sposta l’attenzione dall’oggetto in senso tradizionale ai meccanismi
di confronto e socialità.
Norma Jeane (un' artista senza corpo, senza genere, senza una
biografia) propone invece con #OneLove (2022) una nuova versione del
lavoro esposto alla Biennale del 2011. Inizialmente sarà proposta
una sala vuota, eccetto che per un grande cubo di plastilina
colorata. Il pubblico potrà letteralmente appropriarsi dell’opera,
usarla per scrivere o disegnare sulle pareti e sul pavimento,
determinandone una continua trasformazione nel corso della mostra.
3) INTERFERE rimanda all’arte che fa appello all'impegno
politico e sociale, all'empatia e al senso di responsabilità dei
visitatori e delle visitatrici.
Qui
sono esposti artisti che hanno interrogato e denunciato sistemi di
potere, talvolta anche a scapito delle proprie libertà personali,
coniugando attivismo e ricerca artistica. È il caso, ad esempio, di
Tanja Bruguera (Havana, 1968), che ha subito diverse
incarcerazioni. Il lavoro dell’artista e attivista ci ricorda che
“il misero trattamento riservato ai migranti oggi sarà il nostro
disonore di domani”.
Con Funk Lessons (1983), Adrian Piper (New York, 1946)
ci racconta di come abbia proposto a studenti universitari delle
lezioni sulla storia e sul significato sociale e politico della
musica funk nella cultura afroamericana.
Officinadïdue (Vera Bonaventura e Roberto Mainardi)
mette a disposizione del pubblico dei semi di pioppo – una pianta
capace di assorbire grandissime quantità di CO2 – prendendo così
posizione sulla crisi ambientale e sul riscaldamento globale
provocato dall’uomo. Invitando a raccogliere i semi e a diffonderli
in tutto il mondo, propone una metafora del fatto che ciascun* di
noi può assumere un ruolo attivo e fare la propria parte. Il titolo
del lavoro, Zoocoria (Seedbombs) (2022) (così come il cosiddetto
“guerrilla gardening”) prende a prestito un termine di natura
bellica (bombs) per invitare a svolgere un atto del tutto pacifico:
lottare contro il riscaldamento globale.
TOGETHER. Interact – Interplay – Interfere
A cura di Judith Waldmann
Assistente alla curatela: Anna Zinelli
Durata della mostra: 25.06 - 25.09.2022
Inaugurazione: 24.06.2022, ore 19
Conferenza stampa: 23.06.2022, ore 11
Sede: Kunst Meran Merano Arte | Via Portici 163, 39012 Merano
Orari di apertura: martedì-sabato: ore 10-18 / domenica e festivi:
ore 11-18
Informazioni: info@kunstmeranoarte.org | www.kunstmeranoarte.org
Ufficio stampa (italiano):
Irene Guzman | press@kunstmeranoarte.org | Tel. + 39 349 1250956
Anna Zinelli | zinelli@kunstmeranoarte.org | Tel. + 39 0473 212643
Ufficio stampa (tedesco):
Ursula Schnitzer | schnitzer@kunstmeranoarte.org | Tel. + 39 0473
212643
Con il prezioso sostegno di:

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Ultimo
aggiornamento:
10-05-22
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