La natura dell’Arte tra essere e apparire Il maestro Giuseppe Signorile e gli allievi della Bottega d'Arte “Ippogrifo”
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Collettiva d'arte contemporanea curata dal maestro Giuseppe Signorile - dal 4 al 14 maggio 2010 - presso il sottotetto della Chiesa Russa di Bari |
Uno spazio espositivo suggestivo, quello concesso da padre Vladimir Kochumov, che rappresenta come ogni sottotetto, il custode di memorie impolverate dove si raccordano le trame di storie lontane e reso in questo caso ancora più emblematico dall’essere l’unico luogo ortodosso nella vecchia Europa a fungere da congiunzione tra Oriente e Occidente. Tema ispiratore anche per alcuni artisti come Cosimo Calabrese che, da operaio in una fabbrica industriale, si trasforma nel proprio tempo libero in un attento e volenteroso allievo dedito all’approfondimento di tecniche antiche e moderne. “Questa non è la classica galleria”, sottolinea il maestro Signorile, “ma una bottega d’arte alla maniera fiorentina in cui si sperimentano tutte le espressioni artistiche, dalla pittura alla scultura, al mosaico o alla musica. I tedeschi la chiamerebbero “bauhaus” (casa dell’arte, ndr) e resta davvero l’ultima del suo genere in Italia perché la scorsa settimana ha chiuso i battenti quella di Firenze. Chi entra qui impara in un secondo tempo la tecnica perché prima di tutto è necessario sapere come mettere un chiodo e tagliare il legno. Con i miei allievi si discutono concetti estetici e filosofici mentre si lavora manualmente; un ottimo metodo che consente di creare associazioni e ricordare più a lungo”. Giuseppe Signorile, classe 1927, inizia la sua attività da autodidatta facendosi notare giovanissimo in una personale barese. La curiosità e la voglia di confronto lo portano a viaggiare in tutto il mondo e a entrare in contatto con artisti del calibro di De Chirico, Guttuso e Picasso con il quale stringe un rapporto amichevole. Dopo aver insegnato a Norimberga e Napoli rientra nella terra d’origine e avvia la bottega che da quarant’anni in via Michele De Napoli 22 accoglie tutti, da bambini di sei anni a maturi professionisti purché animati da un anelito artistico. In questa occasione il maestro ha riunito attorno a sé quindici dei suoi allievi indipendentemente dal grado raggiunto e dalle tecniche utilizzate a rappresentare la complessità poliespressiva di cui si fa portavoce da sempre. Settanta dipinti tra cui, con le opere più note del maestro come l’Ulivo, scelto per la copertina del catalogo, o l’Autoritratto che ricorda i chiaroscuri del Caravaggio, trovano posto preziosismi tecnici come quelli di Silvia Belviso, le ispirazioni pop art di Michele Desiderato, i ritratti di Angela Dilillo con i suoi rimandi alle atmosfere klimtiane e infine fantasie naif come quelle di Piera Falivelli o Vito Santamaria. Gli altri artisti, in ordine alfabetico: Rosanna Benedetto, Pasquale Conserva, Dora Di Pasquale, Giovanni Gualario, Tina L’Abbate, Agostino Lancieri, Liliana Pierfelice, Caterina Schirone, Michele Zippitelli.
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La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni fino al 14 maggio dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20. |
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