Nel Mezzo del Mezzo | |
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Le opere presentate saranno l'espressione di queste tensioni dalle forme più astratte, ossia spirituali, a quelle più contingenti, carnali, materiali e politiche. Verranno messe in luce numerose tematiche, dai legami con l'antichità alla questione degli scambi, delle migrazioni e delle frontiere, della diaspora e dei conflitti, senza ignorare il substrato culturale caratteristico del Mediterraneo attraverso la convivialità, la tradizione marittima, lo scambio dei prodotti, la musica e la danza. Questi temi scandiranno il ritmo espositivo del Museo Riso che offrirà degli incontri inediti, per esempio tra le opere degli artisti siciliani del Gruppo Forma 1 (Accardi, Sanfilippo, Consagra), e l’astrazione di artisti libanesi (Choucair, Adnan, Caland). L’opera dell’artista sarda Maria Lai sarà messa a confronto con quella di Luca Francesconi collegate entrambe ai prodotti della terra. L’eredità di Alberto Burri e del suo famoso «Grande Cretto» di Gibellina si collegherà con le opere degli artisti contemporanei Raphaël Zarka e Marzia Migliora. Un gruppo di opere verrà riunito intorno al vulcano “Stromboli” di Giovanni Anselmo, a Masbedo, passando per il documentarista Vittorio De Seta. Saranno inoltre esplorati i temi del Mediterraneo e del suo territorio (Emilio Isgrò, Michele Ciacciofera, Mona Hatoum), della città e del mare, della vita quotidiana e della abitudini socio-culturali. La musica sarà evocata sia da Hassan Khan che da Luca Vitone, senza dimenticare i concerti litofonici delle pietre di Pinuccio Sciola.
Questa mostra, promossa dalla Regione Siciliana e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nell’ambito delle iniziative del POIn Asse II, concepita dai curatori Christine Macel (capo curatore del Centre Pompidou, Parigi), Marco Bazzini (storico e critico d’arte) e Bartomeu Mari (direttore del museo MacBa di Barcelona da 2008 a 2015) sotto l'egida del Museo Riso di Palermo, nasce dal progetto di François Koltès e Michele Ciacciofera, artista presente in mostra. Essa trova una particolare ragione nell'attuale contesto siciliano, per la sua stessa centralità in seno al Mediterraneo, cosi come per la sua storia scandita da momenti di confronto ed integrazione che si sono susseguiti in fasi successive (greci, arabi, normanni e spagnoli etc.). I luoghi espositivi, concentrati nel cuore della città dove in epoche diverse siciliani, arabi, normanni, aragonesi e catalani hanno storicamente converso dando luogo ad una miscellanea culturale unica, che sino ad oggi contraddistingue l’immagine dell’Isola, permetteranno di scoprire o riscoprire, parallelamente agli artisti viventi provenienti dal Mediterraneo o più semplicemente da esso transitati negli anni più recenti, delle grandi figure storiche che vi hanno lavorato come Maria Lai, Emilio Isgrò o Nagasawa. Opere nuove e commissionate (Mohamed Bourouissa; Benoît Maire etc.) saranno presentate a fianco di opere documentarie provenienti dalla Sicilia.
Il vernissage di sabato 10 ottobre sarà l’occasione di un momento di
convivialità ritmato da performances (Gabriella Ciancimino,
Pinuccio Sciola o Kader Attia, tra gli altri). | |
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