Nato a Portarbera (Pavia)
nel 1900, Oreste Bogliardi studiò a Brera e dal 1924 al 1925 fu a Parigi. Rientrato
in Italia nel '26 dipinse ed espose fino alla mostra del 'Milione'
nel 1934, pitture " novecentesche con accenni a sintesi di tipo
purustico e metafisico, ma con una supremazia del colore e del
disegno" (Fossati, L'immagine sospesa, 1971, p.141).
Iniziò le ricerche astratte nel '34, in occasione della prima mostra
al 'Milione'; insieme a Ghiringhelli e Reggiani scrisse la
Dichiarazione degli espositori, pubblicata il 22 novembre 1934
sul n° 32 del Bollettino del Milione. Le opere di questo
periodo testimoniano l'interesse dell'artista per la traduzione di
stati psicologici e movimenti interiori in composizioni articolate
di colore, dove si avverte ancora una contaminazione emotiva della
materia pittorica, " non sufficientemente digerita e ripulita"
(Fossati).
Nel 1935 Oreste Bogliardi partecipò alla Prima Mostra Collettiva di Arte Astratta
Italiana, tenutasi nello studio di Casorati e Paolucci,
a Torino, insieme a De Amicis, D'Errico, Fontana, Ghiringhelli,
Licini, Melotti, Reggiani, Soldati, Veronesi, sottoscrivendone
la dichiarazione.
Espose alla seconda Quadriennale romana del '35 in una sala
dedicata al gruppo: vi comparivano opere di Ghiringhelli, Reggiani,
Magnelli, Licini, Soldati, De Amicis. Gia dal '34 in contatto col
gruppo parigino 'Abstraction-Création', vi aderì nel 1935,
anno in cui giunse a costruzioni maggiormente filtrate, nette e
precise. Si spense a Rapallo nel maggio del 1968.
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Ultimo
aggiornamento:
06-02-22
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