Veikko Aaltona

 

Veikko Aaltona - Autoritratto

Veikko Wilhelm Aaltona principe di Mastaguera, pittore e poeta, nacque a Simo (Finlandia) il 1 dicembre del 1910. Dopo aver compiuto i primi studi artistici, tra 1934 e il 1936, all' Accademia d'Arte di Helsinki, si iscrisse (1936-1939) alle Regie Accademie di Belle Arti di Firenze e di Venezia (nella città lagunare frequentò anche la scuola del mosaico). Nel 1947, completò i suoi studi presso l' Accademia d'Arte di Stoccolma. Per quanto finlandese di nascita e svedese di nazionalità, può essere considerato italiano per formazione artistica e per i suoi ripetuti soggiorni a Roma. Fondò il movimento dell' Espressionismo mistico esponendo a Helsinki nel 1935 (anno, in cui esordì), ed a cui fecero seguito numerose mostre a Varsavia, Roma, Salerno, Marsiglia e Parigi. Si spense a Lugano nel 1990.

 

Veikko Wilhelm Aaltona - Dipinto 1"Artista vigoroso ed incisivo, Aaltona risente dello studio dei Fiamminghi come dei pittori rinascimentali italiani, avendo superato l'impressionismo francese per abbracciare un espressionismo tutto suo, improntato ad una cromatica efficace, qua e là saporosa di vivaci accenti, ricca com'è di di pastosità pura, stemperata da una pennellata sagace e quanto mai armoniosa. Gli è che Aaltona fa appello a tutte le forze sue culturali, possedendo altresì il gusto del buon taglio dell'opera, una incisività di toni giammai stridenti, nonchè un occhio attento ed una potenza recettiva singolarissima.
 

Veikko Wilhelm Aaltona - Dipinto 2Incline alla "scena", amante delle composizioni religiose, il Nostro stende cromi e linee con un misticismo lirico a volte toccante, specie nel racconto biblico, nelle esaltazioni evangeliche. La sua dialettica è libera, nè risente di quell'accademismo purtroppo solito negli esecutori di temi sacri, sciorinando il suo cromatico periodo attraverso note spontanee ben stese, dopo una attenta riflessione interna, lotta e tenzone tra il suo spirito mistico e la sua ragione meramente pittorica. Egli pertanto ha informato la sua pittura ad un espressionismo singolare, risultato dal suo prediligere i soggetti sacri, composti sui dettami delle parabole del Vangelo e sulle descrizioni delle tappe più salienti della vita di Cristo. La sua maniera è la risultanza d'un misticismo non già esasperato, bensì elaborato e lirico allo stesso tempo. Una descrittiva pacata ed ardente insieme, raccontata da una vivacità cromatica su una schematicità lineare disinvolta e scorrevole. Aaltona sacrifica la parte per l'assieme, il dettaglio per la scena, preferendo le risultanze f'effetti all'acume del particolare.
 

Veikko Wilhelm Aaltona - Dipinto 3Più che impressionista egli è espressionista, poichè mentre per la prima maniera avrebbe dovuto esaltare l'oggettività della sensazione, l'Artista ha preferito invece porre in luce la soggettività dell'espressione. Ma nell'espressione ha smussato gli angoli della teatralità drammatica, per abbracciare una condotta misticissima che, restando nel mero campo pittorico, gli permette un sagace attardarsi sul soggetto sacro per nulla intaccando lo scettro dei suoi conquistati allori pittorici." Testo di Aurelio T. Prete


Tratto dal volumetto AALTONA della collana Artisti d'Oggi, pubblicato nell'ottobre del 1956 a cura della ERS, Roma.

 

 

 

Ultimo aggiornamento:  30-01-22