Vincenzo Iacobelli
tra materia e spirito
"Immagini e cromatismi fluenti in un viaggio si
dissolvono all'ombra di una solitudine che palpita
nei colori, come nelle prospettive che accendono un
dialogo dionisiaco, fondato sull'elasticità delle
idee e nel rapporto gioia-dolore, dove appunto
l'artista trae liricità.
Vincenzo Iacobelli s'inserisce con volontà nei
canoni dei contemporanei, laddove il dipingere
diviene "spiritualità" feconda per un uomo il cui
universo è sostenuto da un pathos che genera luci e
colore ravvicinati.
Il nostro pittore scolpisce con purezza d'intenti
anatomie cosmiche, come tangibili incontri materia e
spirito dove i valori della propria impronta offrono
elegie e clessidre di riflessioni autentiche. Una
sorta d’emozioni a ventaglio, infine, scopriamo nei
lavori di Vincenzo Iacobelli, attento e baluardo
conoscitore di coloriture d'immagini sempre sorrette
da un sentimento d'amore tra sogno e realtà, come
tra un distacco e un rapporto diretto, direbbe il
filosofo Angelo Arpa da Venezia.
Sono opere, le sue, che attingono nel credo della
natura, come nel vangelo della fede, dove preghiera
e comunione di speranza racchiudono elegiache
ricerche nell’assoluto del proprio intimo, quando
conquista con impeto lo scettro della beatitudine
con forme e fraseggi altamente filosofali.
Devo ammettere che l’opera di Iacobelli affronta con
carica emotiva le radici di una esistenzialità
pacata, le cui espressioni rafforzano lo spessore di
un indagine non sempre consona per motivi che
caratterizzano la società moderna, ma che appunto,
rievocano una fondata cristianità del dovere in un
mondo che crede ancora al bello e alle bellezze
divine."
Gianni Ianuale presidente del club artisti
italy
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