Vito Laselva

 

Vito Laselva è nato a Bari nel 1967. Ha frequentato l' Accademia di Belle Arti, conseguendo il diploma in Scenografia nel 1990.
Il suo talento ottiene un primo importante riconoscimento pubblico nel 1996, quando le sue opere vengono selezionate ed esposte alla "Biennale dell'arte - Immagini Giovani" organizzata dal comune di Vigonza (PD).
Nel 2000 iniziò a collaborare con la galleria "L' Immagine" di Bari, realizzando mostre personali e partecipando a mostre collettive insieme ad importanti nomi della contemporanea pittura italiana.
Nel 2006 Vito Laselva espose a Parigi, presso la Mairie du 13ème Arrondissement, nell' ambito della manifestazione culturale "La Semaine Italienne".
Continua a svolgere la sua attività di pittore nella sua casa-atelier nel centro storico di Loseto, piccolo borgo medievale a 10 km da Bari, dedicandosi anche alla lavorazione artigianale del legno e al restauro.


 

"Il nero che circonda il perimetro delle figure umane ritratte da Laselva, attraversate da venature marmoree che sembrano riassumere la millenaria storia dell'uomo, diventa metro di misura di un rinnovato viaggio dell'anima. In queste tavole alberga un estremo silenzio che diviene rifugio per lo spirito. L'omogeneità del nero di Laselva non indica alcun arcano sconcertante; l'intensità materica, perché tangibile, del colore è il luogo dove il viaggiatore può trovare asilo, ponendosi al riparo dall'incalzante peso del moderno, con la sua forza annientatrice del pensiero e il suo vigore anestetizzante delle sensibilità".

(Antonio Di Giacomo, Barisera, 13/02/1997)
 



"Nero d'attesa propone un percorso esistenziale sul solco di una tradizione figurativa alta: le immagini, in prevalenza lividi nudi dall'incarnato marmoreo sospesi nell'intensità del nero assoluto, si stagliano in un'attesa metafisica intrisa di arcaismi e rovelli interiori [...]"

(Antonella Marino, Flash Art, n. 203 aprile-maggio 1997)

"Il legno è la materia nobile e antica, pregna di memoria, da cui riaffiorano le figure di Laselva [...] E tutte quante queste figure sono benissimo disegnate, corporali, fisicamente contratte, insomma come prigioniere nel riquadro delle cornici d'un colore appena più chiaro del fondo scuro da cui vengono fuori, aggallano, per magia di pittura. E qui fa certamente da padrona la mano ferma, duttile, capricciosa di un disegnatore di razza, se non, addirittura, quella di un consumato scultore e subito, allora, a questa vista, queste stesse figure, senza tema di abbagli, ricordano I prigioni michelangioleschi".

(Giorgio Saponaro, Catalogo della mostra "Nero d'attesa", febbraio 1997)
 



"[...] Le opere recenti di Vito Laselva sono la naturale evoluzione di un discorso dove la luce, frantumandosi in colori, continua a rimanere nella tensione del confronto con il 'nero', che ha perso una parte della sua capacità 'd'attesa'. Ora è l'immobilità carica di inquietudine delle figure ad affascinare l'osservatore, inquietudine pur sempre vitale, dove la ragione rinuncia a capire, affidando la ricerca dei motivi dell'essere all'atto profondamente creativo della 'regressione' artistica. Ma sarà mai luce totale? No, perchè è il tormento la poesia delle cose."

(Nicola Partipilo, Catalogo della mostra "Vuoti di memoria", aprile 2000)

Vito Laselva

Opere

Vito Laselva : Il ritorno

Vito Laselva : Guardami

Tutte le opere di Vito Laselva sul suo sito personale

 

 

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Ultimo aggiornamento:  13-10-22