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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura - Precetti del pittore

"Quel pittore che non dubita, poco acquista. Quando l'opera supera il giudizio dell'operatore, esso operante poco acquista. E quando il giudizio supera l'opera, essa opera mai finisce di migliorare, se l'avarizia non l'impedisce."

 

Charles Baudelaire - FIORI DEL MALE

DONNE DANNATE

Coricate sulla sabbia come armento pensoso volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi
che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci languori e brividi amari.
Le une, cuori innamorati di lunghe confidenze, nel folto dei boschetti sussurranti di ruscelli,
vanno riandando l'amore delle timide infanzie e incidendo il legno verde dei giovani arbusti;

altre, camminano lente e gravi come suore attraverso le rocce piene di apparizioni, dove
Sant'Antonio vide sorgere, come lava, i seni ignudi e purpurei delle sue lussuriose tentazioni;

e ve n'è che ai bagliori di resine stillanti, nel muto cavo di vecchi antri pagani, ti chiamano
in soccorso delle loro febbri urlanti, o Bacco, che sai assopire gli antichi rimorsi.

Altre, il cui petto ama gli scapolari e nascondono il frustino entro le lunghe vesti, mischiano,
nelle notti solitarie e nei boschi scuri, la schiuma del piacere e le lagrime degli strazi.

O vergini, o demòni, mostri, martiri, grandi spiriti spregiatori della realtà, assetate
d'infinito, devote o baccanti, piene ora di gridi ora di pianti,

o voi, che la mia anima ha inseguito nel vostro inferno, sorelle, tanto più vi amo quanto più vi
compiango per i vostri cupi dolori, per le vostre seti mai saziate, per le urne d'amore di cui
traboccano i vostri cuori.