Geometria e arte
Quadrati, cerchi, triangoli e rettangoli: le figure geometriche
nell’arte sono sempre state presenti, sia sotto forma di figura definita
che come base per creare composizioni armoniose o caratterizzate da un
particolare significato. La prima apparizione delle figure geometriche
nell’arte si ha, addirittura, con le pitture rupestri: le popolazioni
primitive desideravano riprodurre il mondo che li circondava a scopi sia
magici che di narrazione, e il modo più semplice era utilizzare tratti
stilizzati che riferivano simbolicamente ad un oggetto reale. Ma non
solo: nell’arte e nell’artigianato della Grecia antica e nel mondo
orientale, mediorientale e delle civiltà precolombiane i motivi
geometrici regolari furono spesso utilizzati come ornamento di opere più
complesse e, in molti casi, queste decorazioni veicolavano in preciso
significato.
Geometria e arte: una storia lunga quanto la storia dell’uomo
Passando ad epoche più recenti, è facile notare quanto l’armonia nella
composizione diventi progressivamente sempre e sempre più importante.
Proprio per ottenere il miglior effetto estetico i più celebri artisti
rinascimentali utilizzavano regolarmente figure geometriche (come il
triangolo) come canovaccio per la composizione, assicurandosi così
risultati che rasentavano la perfezione assoluta. Tra gli esempi più
noti troviamo sicuramente la Pietà di Michelangelo, e Sant’Anna, la
Vergine e il Bambino con l’agnellino di Leonardo, oltre a migliaia di
opere minori dell’epoca, quasi tutte a carattere religioso.
Le figure geometriche nell’arte: epoca moderna e contemporanea
Sì, l’amore per la geometria non conosce confini: Kandinskij, Mondrian,
Picasso, e tutti i movimenti avanguardistici dello scorso secolo hanno
sempre utilizzato forme geometriche particolari per rendere viva
l’opera, spesso e volentieri anche con intenti simbolici molto evidenti
– vedi il caso di De Chirico con l’uovo. Una menzione particolare va
dedicata ad Escher: la sua arte, illusoria e sconvolgente, è interamente
basata su rigidi calcoli matematici, ispirati alle geometrie simmetriche
dei cristalli. Ed oggi? Bé, l’amore degli artisti per la geometria non è
finito: le figure geometriche nell’arte contemporanea stanno tornando
prepotentemente, complice anche un certo gusto d’ispirazione
minimalista, perfino nei graffiti. E qui, in ultimo, arrivano Haring e
Basquiat: due visionari capaci di trasmettere grandi emozioni, con un
semplice simbolo grafico e geometrie ridondanti.
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