MANIFESTO DEL DE STIJL
Ci sono due concezioni
del mondo: una antica e una nuova. L’antica tende verso
l’individualismo. La nuova, verso
l’universale. La lotta tra individualismo e universale si registra sia
nella guerra mondiale che nell’arte della nostra epoca.
La guerra distrugge il vecchio mondo con il suo contenuto: il dominio
individuale, comunque inteso.
L’arte nuova ha messo in evidenza il contenuto della nuova concezione
del mondo: l’universale e l’individuale in uguali proporzioni.
La nuova concezione del mondo è pronta a realizzarsi in tutto, anche
nella vita.
Le tradizioni, i dogmi e le prerogative dell’individualismo (il
naturale) si oppongono a questa realizzazione.
Lo scopo della rivista “De Stijl” è di fare appello a tutti coloro che
credono nella riforma artistica e culturale per annientare ciò che ne
ostacola lo sviluppo, come i suoi collaboratori hanno fatto nella nuova
arte plastica sopprimendo la forma naturale che contrasta un’autentica
espressione d’arte, esito di ogni conoscenza artistica.
Gli artisti d’oggi hanno preso parte alla guerra mondiale nel campo
spirituale, spinti dalla stessa coscienza, contro le prerogative
dell’individualismo: il capriccio. Essi solidarizzano con tutti coloro
che combattono spiritualmente o materialmente per la formazione di
un’unità internazionale nella vita, nell’arte, nella cultura.
L’organo De Stijl, fondato a questo scopo, fa ogni sforzo per porre in
luce la nuova idea della vita.
Theo van Doesburg
Robt. van’t Hoff
Vilmos Huszar
Antony Kok
Piet Mondrian
G. Vantongerloo
Jan Wils. |